Linee Guida per la Valutazione della Qualità Espositiva:  Exhibition Experience
(Art Experience) 

A cura di Ignazio Caloggero  

La qualità non è mai casuale; è sempre il risultato di uno sforzo intelligente (John Ruskin).

Versione Beta (Inchiesta Pubblica)

1. Premessa

La natura delle esperienze espositive consente di distinguere due principali tipologie, differenziate in base agli obiettivi, ai contenuti culturali valorizzati e all’intensità del processo interpretativo:

    • Exhibition Experience: Esperienza in cui gli elementi culturali associati all’esposizione vengono utilizzati prevalentemente come sfondo tematico o scenografico, con l’obiettivo principale di generare coinvolgimento sensoriale ed emotivo, attraverso l’applicazione dei principi esperienziali. In questo caso, il riferimento operativo è alle Linee Guida per la Valutazione della Qualità Esperienziale.
    • Heritage Exhibition Experience: Estensione interpretativa della Exhibition Experience, concepita per educare, informare e promuovere una comprensione autentica, profonda e contestualizzata del patrimonio culturale. L’esperienza valorizza contenuti, significati e connessioni interpretative, attraverso l’applicazione dei principi della Heritage Interpretation. Il riferimento operativo è alle Linee Guida per la Valutazione della Heritage Interpretation.

La prima tipologia è generalmente associata a esperienze di natura prevalentemente estetica o sensoriale, spesso legate alle arti visive, senza tuttavia approfondire in modo sistematico gli aspetti culturali o simbolici del patrimonio. La seconda tipologia, invece, è orientata alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale, attraverso una narrazione interpretativa che stimola connessioni emotive, riflessive e conoscitive.

La scelta tra l’una o l’altra tipologia dipende dagli obiettivi strategici, dalla missione educativa o comunicativa degli organizzatori e dal livello di profondità interpretativa che si intende raggiungere. Il Presente documento è riconducibile alla prima delle due tipologie indicate pertanto fa riferimento alle Linee Guida per la Valutazione della Qualità Esperienziale a cui si rimanda per tutti gli aspetti generali.  

Le Linee Guida possono essere utilizzate per:

        • Autovalutazione: Strumento di autovalutazione strutturato per misurare la qualità delle proprie offerte esperienziali.
        • Ottenimento del Marchio di Qualità Esperienziale:  Marchio di Qualità di Certificazione ®  che attesta il rispetto dei requisiti di Qualità Esperienziale misurata attraverso specifici indicatori.

Si ricorda che le presenti Linee Guida sono attualmente sottoposte a “Inchiesta Pubblica” con l’obiettivo di raccogliere commenti, osservazioni e suggerimenti da parte di tutti i soggetti interessati, al fine di favorire, nelle future revisioni, un consenso il più ampio e condiviso possibile.

Per le mostre espositive legate alla valorizzazione consapevole del Patrimonio Culturale si rimanda alle Linee Guida della Heritage Exhibition Experience 

2. Obiettivo delle Linee Guida

Le Linee Guida offrono uno strumento di autovalutazione strutturato, pensato per supportare professionisti, curatori e operatori culturali nella misurazione e riflessione critica sul livello qualitativo delle esperienze espositive. Sebbene molti dei concetti trattati possano essere applicati anche ad altre tipologie di mostre (es. allestimenti museali permanenti), il focus principale riguarda le esigenze specifiche degli eventi espositivi legati alle arti visive, limitatamente alle seguenti dimensioni qualitative fondamentali del coinvolgimento del visitatore:

    • Coinvolgimento Sensoriale: Capacità dell’esposizione di attivare i sensi (vista, udito, tatto, olfatto e gusto), generando un’esperienza percepita come viva, immersiva e multisensoriale.
    • Coinvolgimento Emotivo: Capacità dell’esperienza di suscitare emozioni autentiche, stimolare connessioni affettive, evocare ricordi e rafforzare il senso di appartenenza o di meraviglia.
    • Coinvolgimento Comunicativo: Capacità della mostra di trasmettere significati in modo chiaro e narrativamente efficace, facilitando la comprensione dei contenuti esposti e la connessione con il loro valore profondo.

Nota:
Il coinvolgimento comunicativo viene sviluppato e valutato esclusivamente nell’ambito delle Heritage Exhibition Experiences, dove l’obiettivo principale è la rivelazione dei significati e la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la narrazione interpretativa.

3. Fattori di Qualità per la Exhibition Experience

La differenza principale tra una Heritage Exhibition Experience e una Exhibition Experience  risiede nel fatto che quest’ultima rappresenta un’estensione interpretativa della prima. Oltre alle dimensioni della qualità sensoriale ed emotiva, già presenti nella Exibition Experience, la Heritage Exibition Experience introduce una terza dimensione qualitativa: la dimensione comunicativa, finalizzata a svelare significati e favorire connessioni autentiche con il patrimonio culturale.

Qualità Sensoriale

Stimolare i sensi non è solo un mezzo per catturare l’attenzione, ma anche un potente strumento per catturare l’attenzione. Attraverso un uso consapevole degli stimoli sensoriali, una mostra può trasformarsi da semplice esposizione a esperienza immersiva, in cui i visitatori non si limitano a osservare, ma vivono lo spazio espositivo con tutti i loro sensi.  Il coinvolgimento sensoriale nell’esperienza espositiva è strettamente legato ai seguenti principi fondamentali:

P1. Approccio Multisensoriale: La visita espositiva attiva più sensi (vista, udito, tatto, olfatto e, quando possibile, gusto) per arricchire la percezione complessiva dell’evento?

Nota: Non si tratta solo di ammirare le opere d’arte con la vista, ma di creare un ambiente in cui i visitatori possono vivere l’arte attraverso una gamma completa di stimoli sensoriali, culturali e intellettuali

P5. Partecipazione diretta: L’esperienza espositiva prevede attività interattive che incoraggino i visitatori a partecipare attivamente piuttosto che limitarsi a osservare?

Nota: Un’esposizione che favorisce l’interazione trasforma il pubblico da osservatore passivo a protagonista dell’esperienza, generando maggiore coinvolgimento, apprendimento e memorabilità.

P7. Approccio Tematico: La mostra è costruita intorno a un tema narrativo coerente, che collega tra loro gli stimoli sensoriali per creare un’esperienza unitaria?

Nota: L’integrazione di elementi visivi, sonori e quando possibile, tattili che richiamano un unico concetto permette ai visitatori di percepire la mostra in modo strutturato e coinvolgente.

P8. Approccio Estetico: La mostra pone particolare attenzione all’estetica complessiva dell’esperienza, curando dettagli come lo spazio espositivo, l’illuminazione, i colori e i materiali utilizzati per offrire al partecipante una fruizione visiva e percettiva armoniosa, piacevole e coerente con l’identità della mostra?

Nota: Un ambiente esteticamente curato rafforza l’esperienza sensoriale, migliorando la percezione visiva, cromatica e spaziale. L’attenzione ai dettagli, all’armonia dei colori, all’illuminazione e alla disposizione delle opere contribuisce a creare un impatto emotivo forte e a rendere il percorso espositivo più gradevole e immersivo.

P10. Immersione: La mostra è progettata tenendo conto dei principi di multisensorialità, partecipazione, estetica e approccio tematico?

Nota: L’obiettivo è portare il visitatore a sentirsi parte della mostra, coinvolgendolo in un’esperienza che supera la semplice osservazione e lo trasporta in un universo narrativo ed emozionale.

Qualità Emotiva

Il coinvolgimento emotivo nell’esperienza espositiva è strettamente legato ai seguenti principi fondamentali:

 P2. Approccio Culturale: L’esperienza espositiva valorizza elementi di identità culturale collegabili al tema e alle opere esposte?

Nota:  Questo approccio non si limita a esporre oggetti o opere, ma invita a contestualizzarli culturalmente, collegandoli a un universo più ampio di riferimenti simbolici, storici, territoriali o biografici. Il visitatore, così, non si limita a osservare, ma viene guidato in un percorso che lo avvicina alle identità culturali, sia esse legate a un territorio, a un artista o a una comunità.

P3: Unicità: La mostra non si limita a presentare contenuti, ma offre un’esperienza irripetibile, capace di imprimersi nella memoria dei visitatori attraverso un’identità forte, distintiva e difficilmente replicabile?

 Nota: Una mostra unica è capace di generare impatto emotivo, senso di scoperta e connessione personale con gli artisti, le opere o gli oggetti esposti. L’unicità può emergere da molteplici fattori:

                  • dal concept curatoriale,
                  • dalla narrazione costruita intorno alle opere,
                  • dalla natura del patrimonio culturale esposto,
                  • dalla relazione con il luogo,
                  • o dalla modalità di interazione proposta al pubblico.

P4: Approccio Relazionale:  La mostra è caratterizzata da relazioni significative, non solo relazioni umane tra chi offre l’esperienza (artisti, curatori, e staff) e chi la riceve (i visitatori), ma anche da relazioni che connettono opere, spazi espositivi e visitatori?

Nota:  L’obiettivo principale è quello di creare una connessione emotiva e intellettuale tra l’artista, attraverso le sue opere, e il visitatore, trasformando l’osservazione passiva in un’esperienza attiva e coinvolgente.

Un aspetto cruciale dell’esperienza espositiva è la creazione di un legame tra:

                  • L’artista e il suo percorso creativo.
                  • Le opere esposte e la loro interpretazione.
                  • Il patrimonio culturale, quando presente.
                  • Il contesto espositivo (spazio e atmosfera).
                  • Il visitatori, come soggetti attivi e partecipi dell’esperienza.

P6: Apprendimento Esperienziale: Il partecipante apprende qualcosa di nuovo attraverso l’esperienza espositiva in modo attivo e coinvolgente, unendo piacere ed esplorazione?

Nota: L’apprendimento in una mostra non dovrebbe limitarsi alla semplice fruizione passiva, ma favorire un processo cognitivo. Il visitatore dovrebbe essere stimolato a riflettere, esplorare e interagire, sviluppando una connessione personale con le opere o i temi trattati

P9: Intrattenimento e Coinvolgimento Ludico: L’esperienza espositiva integra elementi ludici, performativi o sorprendenti (musica dal vivo, storytelling, gioco, interazioni creative) che stimolino il divertimento e arricchiscano l’esperienza emotiva complessiva?

Nota: L’intrattenimento non deve essere invasivo, ma ben integrato nel tema e nell’ambiente della cena, offrendo agli ospiti momenti di svago, relax e divertimento che si fondono armoniosamente con l’esperienza artistica.

4. Livelli Esperienziali

Rimandando ai contenuti completi delle Linee Guida per la Valutazione della Qualità Esperienziale, e considerando che le esperienze espositive rientrano a pieno titolo nell’ambito delle esperienze culturali, è possibile individuare tre livelli progressivi di Exhibition Experience: 

  • Esperienza Semplice (Primo Livello): Esperienza multisensoriale che consente di approfondire la conoscenza di elementi legati all’identità culturale. Principi attivati: P1, P2, P3
  • Esperienza Autentica (Secondo Livello): Esperienza multisensoriale, unica e relazionale, che permette la comprensione di elementi identitari attraverso la partecipazione diretta nelle attività. Principi attivati: P1, P2, P3, P4, P5, P6, P7
  • Esperienza Piena (Terzo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane e sulla partecipazione attiva, che favorisce la comprensione profonda dell’identità culturale locale. Principi attivati: P1, P2, P3, P4, P5, P6, P7, P8, P9, P10

5. Attribuzione dei punteggi 

Per ciascun fattore di qualità (principio applicabile), è possibile attribuire un punteggio da 0 a 3 secondo la seguente scala valutativa:

        • 0= Fattore valutato ampiamente negativo
        • 1= Fattore valutato parzialmente negativo
        • 2= Fattore valutato parzialmente positivo
        • 3= Fattore valutato ampiamente positivo

Considerando i 10 fattori previsti, il punteggio massimo ottenibile è pari a 30 punti.

6. Strategie e Indicatori di Qualità

Per facilitare il processo di valutazione, sono proposti indicatori osservabili (strategie) associabili a ciascun fattore di qualità.
L’adozione di tali indicatori non è da considerarsi prescrittiva né universalmente obbligatoria, ma rappresenta un supporto operativo e flessibile per progettisti e valutatori.

      • Contestualizzazione: Alcuni indicatori potrebbero non essere applicabili a tutte le esperienze, in quanto dipendenti dalla specifica tipologia, dalle scelte progettuali o dalle modalità di erogazione adottate.

      • Valenza qualitativa: La presenza e l’attivazione di un numero maggiore di indicatori può essere indicativa di un livello qualitativo superiore, poiché esprime una maggiore capacità dell’esperienza di generare impatti sensoriali ed emotivi rilevanti.

      • Interconnessione tra i fattori: Alcuni indicatori possono contribuire simultaneamente alla valutazione di più fattori di qualità esperienziale (principi esperienziali). Per questo motivo, alcuni di essi potrebbero essere riproposti in più sezioni, anche in forma leggermente diversa, per evidenziarne la trasversalità e l’influenza reciproca tra i principi.

7. Indicatori di Qualità 

Di seguito gli indicatori osservabili associati ai diciotto principi presentati

Indicatori Qualità Sensoriale

Approccio Multisensoriale 

P1. Approccio Multisensoriale: La visita espositiva attiva più sensi (vista, udito, tatto, olfatto e, quando possibile, gusto) per arricchire la percezione complessiva dell’evento?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

Illuminazione 

        • SVI1. Selezione della Temperatura di Colore: Per ottenere una resa cromatica ottimale e valorizzare i colori delle opere:
        • SVI2. Utilizzo di Illuminazione Direzionale: Valutare l’impiego di illuminazione direzionale per concentrare la luce sulle opere e minimizzare dispersioni luminose, evitando riflessi fastidiosi o abbagliamenti per i visitatori.
        • SVI3. Posizionamento Strategico dei Faretti: I punti luce devono essere collocati in modo che la loro traiettoria sia indirizzata esclusivamente verso l’opera, evitando che il fascio luminoso colpisca direttamente gli occhi dei visitatori lungo il percorso di visita.
        • SVI4. Uso di Luci d’Accento:  L’illuminazione d’accento (accent lighting) può essere utile per mettere in evidenza dettagli particolarmente significativi di un’opera, come trame pittoriche, incisioni o specifici elementi decorativi.
        • SVI5. Evitare Fonti di Abbagliamento: Luce eccessivamente intensa o mal posizionata può generare zone di abbagliamento fastidiose. È importante regolare l’intensità luminosa per garantire un’illuminazione confortevole e uniforme.
        • SVI6. Evitare Contrasti Eccessivi tra Luci e Ombre: Un contrasto troppo marcato tra zone molto luminose e aree in ombra può affaticare la vista e compromettere la leggibilità dell’opera. L’illuminazione deve essere calibrata per garantire una transizione armoniosa tra le diverse aree espositive.
        • SVI7. Illuminazione delle Opere Tridimensionali: Per le opere tridimensionali (sculture, installazioni, manufatti artistici), si consiglia di utilizzare illuminazione focalizzata per enfatizzare i volumi e le forme

Suono 

        • SUD1. Musica di Sottofondo: Creare l’Atmosfera Giusta: La scelta della musica di sottofondo deve essere accuratamente calibrata in base al tema dell’esposizione e al tipo di esperienza che si vuole creare.
        • SUD2. Suoni Ambientali: Creare un’Immersione Sensoriale: I suoni ambientali possono amplificare l’atmosfera della mostra, stimolando la percezione sensoriale e migliorando il coinvolgimento emotivo.
        • SUD3. Il “Suono del Silenzio”: Il Valore della Quietudine: Il silenzio è spesso un elemento sottovalutato, ma in molti contesti espositivi può essere il miglior alleato per la contemplazione.
        • SUD4. Adattamento del Suono al Contesto Espositivo: L’uso strategico del suono deve sempre essere valutato in base al tema della mostra, alla tipologia di spazio espositivo e al pubblico di riferimento.

Tatto 

        • STA1.  Materiali Naturali: L’inserimento di materiali naturali come legno, pietra, lino o altri tessuti organici negli arredi e nei dettagli architettonici può rafforzare il legame tematico con l’esposizione.
        • STA2. Tessuti e Superfici Tattili Accoglienti: L’uso di tessuti e superfici che invitano al contatto – come tappeti morbidi, pareti rivestite, tende decorative, sedute imbottite o elementi in velluto – può rendere lo spazio espositivo più confortevole, caldo e sensorialmente ricco.
        • STA3. Percorsi Tattili e Interattivi: La progettazione di percorsi tattili permette ai visitatori di interagire fisicamente con materiali e superfici, sperimentando direttamente la varietà delle sensazioni al tatto.

Olfatto 

        • SOL1. Aromi Ambientali e Fragranze Contestuali: L’utilizzo di essenze diffuse nell’ambiente consente di amplificare il messaggio visivo ed emotivo delle opere.
        • SOL2. Percorsi Olfattivi Tematici: È possibile progettare postazioni dedicate all’interazione olfattiva, in cui i visitatori possano annusare materiali, fragranze o oggetti odorosi in modo controllato e guidato.

Gusto 

        • SGU1. Offerta di Prodotti Tipici Locali: L’inserimento di momenti di degustazione di prodotti enogastronomici locali (formaggi, salumi, mieli, oli, vini, dolci tradizionali, ecc.) consente di rafforzare il legame tra l’esperienza artistica e il patrimonio immateriale del territorio.
        • SGU2. Degustazioni Sensoriali Tematiche: Organizzare eventi o percorsi degustativi in cui il cibo viene associato in modo tematico e simbolico alle opere d’arte o ai temi trattati nella mostra.

 Partecipazione diretta. 

P5. Partecipazione diretta: L’esperienza espositiva prevede attività interattive che incoraggino i visitatori a partecipare attivamente piuttosto che limitarsi a osservare?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • SPA1. Supporti Informativi Interattivi: Pannelli, schermi e totem digitali possono offrire esperienze di apprendimento attivo.
      • SPA2. Oggetti e Ambienti Interattivi: Anche gli elementi dello spazio espositivo possono diventare strumenti di partecipazione.
      • SPA3. Attività Animate o Guidate: La partecipazione può essere stimolata anche attraverso attività esperienziali dirette.
  • Approccio Tematico 

P7. Approccio Tematico: La mostra è costruita intorno a un tema narrativo coerente, che collega tra loro gli stimoli sensoriali per creare un’esperienza unitaria?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • STE1. Scelta Consapevole del Tema: Il tema deve essere selezionato in base alla coerenza con le opere esposte, alla rilevanza culturale o educativa, e alla sua capacità evocativa.
      • STE2. Design Espositivo Coerente con il Tema: Gli elementi scenografici (colori, materiali, suoni, illuminazione, arredi, supporti) devono riflettere e rafforzare il tema. La disposizione delle opere, il ritmo del percorso e la presenza di spazi di transizione devono seguire una logica narrativa.

Principio Estetico 

P8. Approccio Estetico: La mostra pone particolare attenzione all’estetica complessiva dell’esperienza, curando dettagli come lo spazio espositivo, l’illuminazione, i colori e i materiali utilizzati per offrire al partecipante una fruizione visiva e percettiva armoniosa, piacevole e coerente con l’identità della mostra?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • SES1: Zona di rispetto visiva: Ogni opera deve poter “respirare” visivamente: deve cioè disporre di uno spazio libero attorno a sé per essere percepita in modo pieno, senza interferenze.
      • SES2: Controllo degli Eccessi Sensoriali: Una scenografia troppo carica o una combinazione sproporzionata di luci, suoni, colori e materiali può opprimere i sensi e generare un’esperienza confusa.
      • SES3. Attenzione alle Carenze Estetiche: Un ambiente trascurato, privo di armonia visiva o incoerente con il tema, compromette la percezione dell’intera mostra.
      • SES4. Armonia dei Materiali e dei Supporti: I supporti (basi, cornici, pannelli, materiali di allestimento) devono essere coerenti con lo stile e il tono della mostra.
      • SES5. Coerenza Visiva e Tematica: Tutto ciò che circonda le opere deve essere in risonanza estetica con il tema dell’esposizione.
      • SES6. Equilibrio tra Spazio e Contenuto: Un’esposizione ben bilanciata distribuisce correttamente le opere, evitando sia l’eccesso che la dispersione.

 Immersione 

P10. Immersione: La mostra è progettata tenendo conto dei principi di multisensorialità, partecipazione, estetica e approccio tematico?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • SIM1. Tecnologia Immersiva adeguata: Strumenti tecnologici come la realtà aumentata (AR), proiezioni interattive e suoni surround possono arricchire l’esperienza, permettendo ai visitatori di esplorare mondi difficilmente ricreabili fisicamente. Ad esclusione delle mostre concentrate sulla tecnologia, per le mostre che prevedono l’esposizione di opere d’arte o beni culturali è opportuno fare un uso  ponderato della tecnologia.
      • SIM2. Ambienti Tematici: Progettare ambienti che rispecchino pienamente il tema della mostra, fungendo da amplificatori dell’esperienza immersiva.
      • SIM3. Ambienti Estetici: Curare un design armonioso che crei un’atmosfera capace di catturare l’attenzione e favorire l’immersione, bilanciando bellezza e funzionalità.
      • SIM4. Narrativa Coinvolgente: Elaborare una narrazione coerente e profonda che guidi i visitatori attraverso la mostra, connettendoli emotivamente alle opere e al patrimonio culturale esposto.
      • SIM5. Interazione Emotiva e Intellettuale: Progettare esposizioni che non solo stimolino i sensi, ma anche l’intelletto e le emozioni dei visitatori.
      • SIM6. Eliminazione delle Distrazioni: Assicurarsi che l’ambiente espositivo sia privo di elementi dissonanti o distraenti, come rumori esterni, segnaletica incoerente o arredi fuori tema, per mantenere l’immersione del visitatore.
      • SIM7. Partecipazione Diretta: Coinvolgere attivamente i visitatori nelle attività espositive, trasformandoli da spettatori passivi a partecipanti attivi, aumentando il loro livello di immersione e coinvolgimento.

Indicatori  Qualità Emotiva

Approccio Culturale 

 P2. Approccio Culturale: L’esperienza espositiva valorizza elementi di identità culturale collegabili al tema e alle opere esposte?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • ECU1. Collegamenti al Patrimonio Immateriale: Dove possibile, è opportuno legare le opere e gli oggetti esposti a pratiche, narrazioni o saperi della tradizione locale: leggende, rituali, antichi mestieri, forme narrative orali o pratiche simboliche.
      • ECU2. Valorizzazione dei Luoghi: I luoghi – intesi come paesaggi, quartieri storici, edifici o siti iconici – sono spesso depositari dell’identità culturale di una comunità. Una mostra può valorizzare questo legame attraverso un approccio narrativo-geografico.
      • ECU3. Narrazioni e Storie Locali: Le storie, i miti e i personaggi locali arricchiscono la mostra con una dimensione narrativa che stimola l’immaginazione e la connessione emotiva. È possibile includere momenti di storytelling, visite guidate tematiche o performance con narratori locali che raccontano le vicende e i significati legati alle opere o al contesto.
      • ECU4. Prodotti Tipici e Tradizioni Enogastronomiche: L’integrazione di prodotti artigianali o enogastronomici locali offre un’esperienza sensoriale e culturale completa.
      • ECU5. Mostre Tematiche su Tradizioni Locali: Progettare mostre interamente dedicate a pratiche culturali locali (come feste, artigianato, abitudini sociali) consente di costruire un ponte tra patrimonio materiale e immateriale.
      • ECU6. Architettura e Cultura del Costruito: Gli stili architettonici sono una chiave di lettura privilegiata per esplorare la storia culturale di un territorio.
      • ECU7. Esposizioni di Artisti Locali: Le mostre che presentano opere di artisti locali contribuiscono a valorizzare la cultura del territorio da un punto di vista contemporaneo. Oltre alle opere, è possibile integrare musica dal vivo, degustazioni, incontri con gli artisti e laboratori, trasformando la mostra in un momento comunitario e multidisciplinare.

Unicità 

P3: Unicità: La mostra non si limita a presentare contenuti, ma offre un’esperienza irripetibile, capace di imprimersi nella memoria dei visitatori attraverso un’identità forte, distintiva e difficilmente replicabile?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • EUN1. Eventi Esclusivi e a Tempo Limitato: Creare esposizioni o sezioni disponibili solo per un periodo ristretto, in un contesto irripetibile (es. dentro un monumento, durante una festa popolare o una ricorrenza culturale).
      • EUN2. Accesso Privilegiato o Straordinario: Offrire al pubblico esperienze in spazi normalmente non accessibili (collezioni private, ambienti storici chiusi al pubblico, atelier, archivi nascosti).
      • EUN3. Workshop e Interazioni con Artisti o Artigiani Locali: Attivare esperienze relazionali che permettano ai visitatori di interagire con gli autori delle opere o con testimoni del patrimonio culturale.
      • EUN4. Mostre con Performance dal Vivo: Integrare arti performative, teatro, danza o musica dal vivo in dialogo con le opere esposte, per arricchire la dimensione temporale ed emozionale della visita.
      • EUN5. Narrazioni Originali e Inedite: Costruire la mostra attorno a un filo narrativo originale, non già visto, che restituisca un punto di vista nuovo sul tema o sulle opere esposte.
      • EUN6. Curatele Collaborative e Mostre Co-progettate: Coinvolgere comunità locali, scuole, artisti emergenti o gruppi culturali nella progettazione della mostra, rendendola frutto di una costruzione collettiva.
      • EUN7. Contestualizzazione Locale e Geografica: Integrare nella mostra elementi del paesaggio, dell’architettura, della storia e delle specificità del luogo per radicare l’esposizione nel suo territorio.

Approccio Relazionale 

P4: Approccio Relazionale:  La mostra è caratterizzata da relazioni significative, non solo relazioni umane tra chi offre l’esperienza (artisti, curatori, e staff) e chi la riceve (i visitatori), ma anche da relazioni che connettono opere, spazi espositivi e visitatori?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • EAR1. Comunicazione Empatica e attiva: Prevedere momenti di interazione tra gli artisti, il curatore, se presente o personale adeguatamente formato e i visitatori. 
      • EAR2. Esperienze in Piccoli Gruppi: Per facilitare una relazione più profonda tra artisti, staff, opere e visitatori, è consigliabile limitare il numero di persone che accedono contemporaneamente agli spazi espositivi.
      • EAR3. Dialogo tra le Opere e i Visitatori: Le opere d’arte dovrebbero essere presentate in modo da stimolare un dialogo diretto con i visitatori.
      • EAR4. Spazi di Interazione Sociale: Aree all’interno dell’esposizione dove i visitatori possono discutere liberamente delle opere tra di loro o con il personale dello spazio espositivo.
      • EAR5.  Interazione Guidata da Testi Descrittivi o Poesie: L’interazione guidata da testi descrittivi o versi poetici associati alle singole opere può rafforzare il legame tra le opere d’arte e il pubblico.

Apprendimento Esperienziale 

P6: Apprendimento Esperienziale: Il partecipante apprende qualcosa di nuovo attraverso l’esperienza espositiva in modo attivo e coinvolgente, unendo piacere ed esplorazione?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      • EAE1. Workshop e Attività “Mani-in”: Organizzare laboratori pratici e attività partecipative che permettano ai visitatori di “mettere le mani in pasta”, sperimentando tecniche artistiche, creative o artigianali legate al tema della mostra.
      • EAE2. Mostre a Carattere Educativo: Progettare visite guidate e percorsi didattici che approfondiscano gli aspetti tecnici, storici, culturali e artistici delle opere esposte.
      • EAE3. Interazioni Culturali: Favorire occasioni di dialogo diretto con artisti, artigiani, curatori, storici dell’arte o altre figure culturali, attraverso conferenze, talk, interviste pubbliche, tavole rotonde o  performance commentate. 
      • EAE4. Giochi e Percorsi Interattivi: Progettare percorsi ludici e interattivi che stimolino l’apprendimento in forma esperienziale, trasformando la visita in un viaggio esplorativo ricco di stimoli cognitivi e creativi. 

 Intrattenimento e Coinvolgimento Ludico 

P9: Intrattenimento e Coinvolgimento Ludico: L’esperienza espositiva integra elementi ludici, performativi o sorprendenti (musica dal vivo, storytelling, gioco, interazioni creative) che stimolino il divertimento e arricchiscano l’esperienza emotiva complessiva?

I seguenti indicatori osservabili possono aiutare a valutare l’efficacia del principio indicato:

      •  EIN1. Attività Divertenti: Proporre attività ludiche e momenti di svago che offrano una pausa leggera e piacevole all’interno del percorso espositivo.
      • EIN2. Spettacoli e Performance dal Vivo: Integrare nel programma espositivo spettacoli dal vivo come concerti, danze, letture sceniche, teatro o performance artistiche.
      • EIN3. Interazioni Leggere e Sociali: Creare spazi o momenti all’interno della mostra dedicati a interazioni sociali informali e giocose, che favoriscano l’incontro e lo scambio tra i visitatori.
      • EIN4. Collaborazioni con Artisti Locali: Coinvolgere artisti, performer o artigiani del territorio in attività legate al percorso espositivo.

 

  • Per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo:

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Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it

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