Dalle Mappe di Comunità alle Mappe di Interpretazione del Patrimonio Culturale
di Ignazio Caloggero
Estratto dal corso: SPE153: Heritage Interpretation 3: Strumenti Interpretativi
Abstract:
Le mappe non sono solo strumenti per orientarsi: possono diventare potenti narrazioni collettive, capaci di far emergere la memoria, i saperi e i valori profondi di una comunità. In questo articolo esploriamo il passaggio dalle Mappe di Comunità, frutto di percorsi partecipativi locali, alle Mappe di Interpretazione del Patrimonio Culturale, strumenti fondamentali per i Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP) e per tutti coloro che vogliono svelare, con occhi nuovi, il significato nascosto del Patrimonio Culturale del territorio.
Premessa
La Mappa di Comunità è uno strumento partecipativo nato in ambito ecomuseale, attraverso il quale gli abitanti di un determinato luogo rappresentano il patrimonio, il paesaggio, i saperi e le memorie collettive che li definiscono come comunità. Essa restituisce la visione condivisa del territorio da parte dei suoi abitanti, valorizzando elementi materiali e immateriali considerati significativi, e proiettando tali elementi verso il futuro come eredità culturale da trasmettere.
Pur essendo strettamente associata agli ecomusei, la Mappa di Comunità può rivelarsi uno strumento estremamente efficace anche all’interno dei Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP), ove si intendano sviluppare percorsi di Interpretazione del Patrimonio Culturale radicati nel contesto locale e nel vissuto delle comunità.
Tuttavia, è importante sottolineare che il termine Mappa di Comunità dovrebbe essere utilizzato esclusivamente quando il processo di elaborazione è stato realmente partecipato e condiviso con la comunità di riferimento. In mancanza di tale coinvolgimento attivo e collettivo, risulterebbe più corretto adottare una diversa denominazione: Mappa di Interpretazione del Patrimonio Culturale
Mappa di Interpretazione del Patrimonio Culturale
La Mappa Interpretativa del Patrimonio Culturale è una guida visiva e concettuale che rivela le connessioni e i significati intrinseci del patrimonio culturale oggetto di Interpretazione (Patrimonio Interpretativo) di un territorio, andando oltre la semplice rappresentazione geografica. Essa diventa uno strumento strategico per:
-
- Valorizzazione: Evidenziare le unicità del patrimonio culturale.
- Comprensione: Facilitare la connessione tra il patrimonio culturale e i suoi fruitori, integrando narrazione e contesto.
- Promozione e Tutela: Creare consapevolezza e stimolare azioni per la conservazione del patrimonio culturale.
La Mappa di Interpretazione è quindi uno strumento grafico e narrativo finalizzato a rappresentare il patrimonio oggetto di interpretazione e le principali attività messe in atto per rivelarne il significato profondo, spesso non immediatamente percepibile. Essa consente di visualizzare i luoghi, i temi, le relazioni e le esperienze attraverso cui si attua il processo interpretativo, favorendo una comprensione sistemica e immersiva del Patrimonio Culturale interpretato e dei suoi valori culturali.
Questa mappa, normalmente allegata al Piano di Interpretazione, può derivare direttamente da una Mappa di Comunità nel caso in cui quest’ultima sia stata realizzata mediante un processo realmente partecipato. In tal caso, le due mappe coincidono e si rafforzano a vicenda: la prima esprime la visione della comunità, la seconda ne traduce l’essenza in un percorso di interpretazione.
Quando invece il processo partecipativo è assente o limitato, la mappa viene redatta in modo tecnico o curato da interpreti (Heritage Interpreter) e si configura esclusivamente come una Mappa di Interpretazione del Patrimonio Culturale, senza la valenza comunitaria che caratterizza la Mappa di Comunità.
Alcune considerazioni su questo strumento:
-
- Natura Interpretativa: La mappa non si limita a descrivere il territorio, ma offre una lettura narrativa che integra storie, leggende, tradizioni e valori culturali che hanno modellato e caratterizzato la cultura delle comunità interessate promuovendo una visione sistemica del patrimonio. La mappa interpretativa si fonda sui principi dell’interpretazione (es. Rivelazione, Approccio Culturale, Tematico e Sistemico, Informazione basata sui fatti, ecc.).
- Differenze rispetto alla Mappa di Comunità: Mentre le Mappe di Comunità sono sempre frutto di processi partecipativi e condivisi, le Mappe Interpretative possono essere realizzate anche da soggetti istituzionali come musei, parchi naturali o centri didattici. Tuttavia, desidero sottolineare che, quando la partecipazione attiva della comunità è inclusa, le due tipologie si avvicinano, condividendo obiettivi e metodologie.
- Adattabilità e Contesto: Può essere applicata in contesti diversi: Musei, Parchi e Riserve naturali, Laboratori e Centri Didattici, Biblioteche, Siti Archeologici, Case e Luoghi della memoria ma anche strutture che combinano attività esperienziali con approcci interpretativi (es. escursioni guidate, itinerari tematici)
- Strumento Educativo: La Mappa Interpretativa può essere utilizzata come strumento educativo nelle scuole e nelle istituzioni culturali. Può aiutare le nuove generazioni a comprendere e apprezzare il valore del patrimonio culturale del loro territorio.
- Promozione Turistica: La mappa può diventare uno strumento di promozione turistica, attirando visitatori interessati a scoprire e vivere le ricchezze culturali dei territori interessati. Può anche aiutare a sviluppare itinerari turistici tematici basati sul patrimonio culturale.
- Tecnologia e Innovazione: Con l’avvento delle nuove tecnologie, le Mappe Interpretative possono essere arricchite con contenuti multimediali, realtà aumentata, e interattività, rendendo l’esperienza di esplorazione ancora più coinvolgente e immersiva.
- Allineamento con le Definizioni Internazionali: Il patrimonio culturale da includere nella mappa dovrebbe allinearsi alle definizioni di Patrimonio Culturale stabilite nella Convenzione di Faro e nella Raccomandazione dell’UNESCO del 17 novembre 2015, che riguarda la protezione e la promozione dei musei, delle collezioni, della loro diversità e del loro ruolo fondamentale all’interno della società.
Alcuni possibili applicazioni operative
-
- Parchi Naturali: Una mappa che collega i percorsi naturali con le tradizioni culturali, come i miti legati a particolari piante o animali. Esempio: Una mappa del Parco Nazionale del Gran Paradiso potrebbe raccontare le leggende locali sullo stambecco e il suo significato simbolico.
- Case e Luoghi della Memoria: Mappe che guidano i visitatori attraverso spazi legati a figure storiche, integrando dettagli sulle loro vite e contributi. Esempio: Una mappa della Casa di Luigi Pirandello potrebbe includere tappe che esplorano i temi delle sue opere in relazione al paesaggio circostante.
- Siti Archeologici: Mappe che integrano la topografia con la narrazione storica. Esempio: Una mappa del Parco Archeologico di Selinunte potrebbe combinare percorsi tra i templi con storie mitologiche e prospettive sulla vita quotidiana nell’antica città.
In conclusione, la Mappa Interpretativa è uno strumento potente e versatile che, se progettata con cura e attenzione, può diventare un vero e proprio ponte tra passato e presente, valorizzando e “svelando” il patrimonio culturale in modo unico e stimolante, sia per le comunità locali che per i visitatori.
In Primo Piano
Formazione in Evidenza
Corsi Base