MARCHIO QUALITY HERITAGE INTERPRETATION (QHI)
Certificazione di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio Culturale
Marchio di Certificazione Depositato ()

 

 

 

Premessa

Il Marchio “Quality Heritage Interpretation” rappresenta un’estensione del Marchio di Qualità Esperienziale ed è applicato alle esperienze legate prevalentemente al patrimonio culturale e ispirate ai principi dell’Heritage Interpretation. Si basa sui diciotto principi dell’Heritage Interpretation, i quali non solo includono, ma anche ampliano e approfondiscono i dieci principi esperienziali su cui si fonda il Marchio di Qualità Esperienziale, garantendo così un approccio più strutturato e una visione olistica dell’interpretazione culturale.

L’obiettivo del Marchio “Quality Heritage Interpretation” non è soltanto quello di assicurare un’esperienza immersiva e multisensoriale, ma anche di guidare i partecipanti in un percorso di scoperta e rivelazione, permettendo loro di connettersi con il significato più autentico del patrimonio culturale. Questo marchio certifica non solo la qualità dell’esperienza, ma anche la capacità dell’offerta di trasmettere conoscenza, emozione e comprensione profonda, attraverso i principi dell’Heritage Interpretation.

Per chi fosse interessato esclusivamente al Marchio di Qualità Esperienziale, è disponibile una pagina dedicata: Marchio di Qualità Esperienziale.

 

1. Descrizione

L’iniziativa di concessione del Marchio è finalizzata a:

      • Promuovere la Cultura Esperienziale, Interpretativa e della Qualità;
      • Riconoscere e Valorizzare le esperienze che rispettano i più alti standard di narrazione, coinvolgimento e autenticità, basandosi sui Principi dell’interpretazione

 

2. Principi Interpretativi e Applicazione del Marchio

Dalla rivisitazione dei concetti introdotti dai “padri” dell’interpretazione – John Muir, Liberty Hyde Bailey, Enos A. Mills, Charles Matthias Goethe – e dei principi formulati da Freeman Tilden, Sam Ham, Larry Beck, Ted T. Cable e John A. Veverka, nascono i seguenti diciotto principi.

      • P1. Approccio Multisensoriale: L’esperienza attiva in modo integrato più sensi (vista, udito, tatto, olfatto, gusto) per ampliare la percezione e potenziare il coinvolgimento?
      • P2. Approccio Culturale: L’esperienza valorizza identità, valori, tradizioni o espressioni culturali, creando connessioni significative e stimolando empatia e rispetto?
      • P3. Unicità: L’esperienza interpretativa può essere considerata irripetibile, capace di lasciare un’impronta unica nella memoria emotiva dei partecipanti?
      • P4. Approccio Relazionale: L’esperienza favorisce relazioni autentiche tra partecipanti, interpreti e patrimonio rafforzando il coinvolgimento emotivo e la partecipazione attiva?
      • P5. Partecipazione Diretta: L’esperienza coinvolge i partecipanti in attività esperienziali e concrete consentendo loro di utilizzare attivamente i sensi, rafforzando la presenza consapevole e favorendo il coinvolgimento?
      • P6. Apprendimento Esperienziale: L’esperienza integra momenti di scoperta personale, stimola emozioni legate alla curiosità e alla crescita interiore?
      • P7. Approccio Tematico: E’ presente un tema centrale chiaro e coerente che agisce come filo conduttore, orchestrando gli stimoli sensoriali in un’esperienza unitaria e significativa?
      • P8. Approccio Estetico; La cura estetica dell’ambiente – nella scelta di colori, forme, materiali, suoni e profumi – rafforza l’armonia sensoriale e contribuisce a creare ambienti evocativi capaci di intensificare l’interpretazione?
      • P9. Intrattenimento: L’’esperienza include momenti ludici o di intrattenimento significativo potenzia il coinvolgimento emotivo, rendendo l’esperienza più piacevole, accessibile e partecipata?
      • P10. Immersione: L’esperienza riesce a creare ambienti o situazioni capaci di avvolgere il partecipante, ridurre le distrazioni e generare una sensazione di piena presenza e coinvolgimento attraverso la sinergia dei sensi?
      • P11. Rivelazione: La comunicazione interpretativa svela i significati nascosti del patrimonio, trasformando l’esperienza in una scoperta personale che arricchisce il visitatore?
      • P12. Provocazione: L’interpretazione stimola la curiosità attraverso domande, spunti riflessivi e narrazioni che spingano il partecipante a riflettere e a esplorare nuovi punti di vista?
      • P3. Approccio Sistemico: Ogni elemento dell’esperienza, dall’ambiente alla presentazione dei piatti, è   integrato in una narrazione coerente, creando un ecosistema comunicativo che valorizzi il legame tra patrimonio, partecipanti e contesto scenografico?
      • P14. Approccio su Misura: La comunicazione è calibrata sulle caratteristiche del pubblico, rispettandone esperienze, sensibilità e aspettative, per costruire un’esperienza intima e personalizzata?
      • P15. Approccio Creativo: E’ presente l’uso di tecniche narrative innovative, come storytelling esperienziale, teatralizzazione, elementi multimediali o interattivi, che rende l’interpretazione più coinvolgente, dinamica e memorabile?
      • P16. Interpretazione Fondata sui Fatti: La credibilità dell’esperienza interpretativa è garantita da informazioni accurate, verificate e contestualizzate, che supportano la narrazione senza appiattirla in un elenco di dati?
      • P17. Semplicità e Coerenza Comunicativa: Il linguaggio utilizzato è chiaro, accessibile e coerente con il tema della cena e con l’universo culturale che si intende evocare?
      • P18. Connessione Emotiva: La passione autentica dell’interprete si riflette sull’esperienza dei visitatori, trasmettendo entusiasmo, amore per il patrimonio e alimentando una connessione emotiva sincera?

Il Marchio è applicato alle esperienze interpretative che rispettano almeno 9 principi interpretativi tra cui necessariamente i principi prettamente esperienziali P1, P2, P3 e P7 e i Principi prettamente Interpretativi  P11, P12, P13 e P14.

 

Categorie di Marchio 

Il Marchio Quality Heritage Interpretation è applicabile alle seguenti Categorie di Esperienze Interpretative:

      • Cultural Dinner Experience (Esperienze Enogastronomiche Culturali)
      • Cultural Event Experience (Esperienze di Eventi Culturali)
      • Cultural Travel Experience (Esperienze di Viaggi Culturali)
      • Museum and Ecomuseum Experience (Esperienze Museali ed Ecomuseali)
      • Visitor Center Experience (Esperienze nei Visitor Center)
      • Archaeological Experience (Esperienze Archeologiche)
      • Cultural Art Experience (Esperienze di Arte e Cultura)
      • Industrial Heritage Experience (Esperienze di Patrimonio Culturale Industriale)
      • Historical Reenactment Experience (Esperienze di Rievocazione Storica)
      • Living History Experience (Esperienze di Storia Vivente)
      • House Museums and Memory Sites Experience (Esperienze nelle Case Museo e nei Luoghi della Memoria)

Ulteriori categorie  saranno inserite prossimamente, anche su indicazioni delle parti interessate. 

 

3. Chi può richiedere il Marchio “Quality Heritage Interpretation”

Possono ottenere il Marchio le esperienze turistiche, culturali e artistiche nonché le esperienze proposte dai Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP) e da tutte le strutture  che realizzano progetti di valorizzazione, comprensione, promozione e tutela del Patrimonio Culturale materiale e Immateriale utilizzando un approccio basato sui principi dell’interpretazione.

A titolo esemplificativo:

      1. Musei: Inclusi i musei scientifici, archeologici, etnografici, d’arte moderna o contemporanea, e le loro sezioni specializzate.
      2. Ecomusei: Strutture che, per definizione, già adottano un approccio interpretativo in quanto “ecomusei interpretativi”.
      3. Parchi e Riserve Naturali: Inclusi parchi regionali, nazionali, aree protette e geoparchi UNESCO.
      4. Laboratori e Centri Didattici: Strutture dedicate all’educazione ambientale, scientifica o culturale.
      5. Fattorie Didattiche e Agricole: Con un focus sul patrimonio rurale, le tradizioni agroalimentari e l’educazione alla sostenibilità.
      6. Istituzioni Educative: Scuole, università ed enti formativi con programmi educativi o laboratori di ricerca che adottano approcci interpretativi (es. orti scolastici, laboratori archeologici).
      7. Visitors Center: Spazi informativi e di accoglienza situati in prossimità di siti di interesse naturale o culturale.
      8. Centri per l’Interpretazione del Paesaggio: Strutture dedicate alla lettura, interpretazione e valorizzazione del paesaggio culturale e naturale.
      9. Centri di Interpretazione Urbana: Luoghi che raccontano la storia, le trasformazioni e il significato culturale delle città e dei quartieri.
      10. Centri per Eventi Artistici o Culturali: Teatri, spazi per performance, esposizioni di pittura, fotografia, scultura o altre forme d’arte visiva, e iniziative culturali simili.
      11. Biblioteche e Archivi Storici: Strutture che ampliano la loro funzione tradizionale adottando approcci interpretativi per valorizzare il patrimonio documentale.
      12. Siti Archeologici e Storici: Spazi gestiti da enti pubblici o privati, valorizzati con strumenti interpretativi per esplorare contesti complessi.
      13. Villaggi Tematici e Parchi a Tema: Strutture focalizzate sulla narrazione e interpretazione di temi culturali, storici o naturali.
      14. Centri di Spiritualità e Siti Religiosi: Monasteri, abbazie, santuari o chiese che interpretano e comunicano il patrimonio spirituale e religioso.
      15. Centri per la Promozione del Patrimonio Immateriale: Strutture dedicate alla valorizzazione di tradizioni locali, folklore, artigianato ed enogastronomia.
      16. Imprese Culturali e Creative: Realtà che utilizzano tecnologie innovative, storytelling e approcci creativi per interpretare e promuovere il patrimonio culturale.
      17. Associazioni Culturali o Ambientali: Gruppi locali che organizzano eventi e percorsi interpretativi per valorizzare il patrimonio.
      18. Centri di Turismo Esperienziale: Strutture che combinano attività esperienziali con approcci interpretativi (es. escursioni guidate, itinerari tematici).
      19. Centri di Educazione alla Sostenibilità: Focalizzati sulla sensibilizzazione al patrimonio naturale e culturale legato alla sostenibilità ambientale e sociale.
      20. Case e Luoghi della Memoria: Spazi che evocano e preservano ricordi collettivi legati a fatti storici, miti, religioni, leggende, personalità o saperi del passato, come i luoghi del lavoro storico.

 

4. Procedura per l’ottenimento, il mantenimento ed il rinnovo del Marchio di Qualità Esperienziale 

Primo rilascio

      • Richiesta del Marchio;
      • Valutazione di merito;
      • Rilascio del Marchio.

Mantenimento annuale

      • Invio di una dichiarazione relativa al mantenimento dei requisiti valutati in sede di primo rilascio.

Rinnovo triennale

      • Valutazione dei requisiti di mantenimento e rinnovo Marchio.

 

Differenze tra il Marchio di Qualità Esperienziale e il Marchio “Quality Heritage Interpretation”

Il Marchio di Qualità Esperienziale si basa sui dieci principi esperienziali ed è applicabile a tutte le offerte che garantiscono un’esperienza coinvolgente e multisensoriale, indipendentemente dalla loro natura specifica. Il Marchio “Quality Heritage Interpretation” rappresenta un’estensione del primo, specificamente orientato alle esperienze legate al Patrimonio Culturale. Esso si fonda sui diciotto principi dell’Heritage Interpretation, che non solo includono, ma ampliano e approfondiscono i dieci principi esperienziali, garantendo un approccio più strutturato e una visione olistica dell’interpretazione culturale.

La scelta tra il Marchio di Qualità Esperienziale (QE) e il Quality Heritage Interpretation (QHI) dipende dalla natura, dagli obiettivi e dal livello di profondità interpretativa dell’esperienza proposta.

Se l’esperienza si basa su elementi culturali utilizzati come sfondo tematico o scenografico, e il suo scopo principale è quello di generare coinvolgimento sensoriale ed emotivo attraverso l’applicazione dei principi esperienziali (multisensorialità, estetica, partecipazione, intrattenimento, ecc.), allora l’identificazione più adatta è quella offerta dal Marchio di Qualità Esperienziale (QE).

Al contrario, quando l’esperienza è concepita per educare, informare e promuovere una comprensione autentica, profonda e contestualizzata del patrimonio culturale, valorizzando contenuti, significati e connessioni interpretative, è preferibile adottare il Quality Heritage Interpretation (QHI).
Questo marchio non si limita a garantire la qualità immersiva dell’esperienza, ma certifica la capacità dell’offerta di guidare il pubblico in un percorso di scoperta, rivelazione e connessione significativa con il patrimonio, grazie all’applicazione strutturata dei principi dell’Heritage Interpretation.

In sintesi:

Obiettivo prevalente dell’esperienza Marchio consigliato
Emozionare e coinvolgere attraverso i sensi e l’estetica dell’esperienza Qualità Esperienziale (QE)
Interpretare e far comprendere in profondità il patrimonio culturale Quality Heritage Interpretation (QHI)

                                                                                       

Marchio Quality Heritage Interpretation (QHI) (clicca per richiederlo)

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