SPE174: Entertainment and Show Experience

A cura di Ignazio Caloggero

Modulo 3: Coinvolgimento Emotivo

CENTRO STUDI HELIOS

Sommario

Lezione 1. Approccio culturale (2 ore) 3

Lezione 2. Unicità (2 ore) 15

Lezione 3. Approccio relazionale (2 ore) 22

Lezione 4. Apprendimento esperienziale (2 ore) 30

Lezione 5. Intrattenimento 40

 

Lezione 1. Approccio culturale (2 ore)

Identità Toscana e tradizioni locali, 300mila euro per la valorizzazione.  De Robertis (Pd): “ Un segnale importante a sostegno del 'saper fare' locale”  | Gruppo PD Regione Toscana

P2. Approccio culturale: L’esperienza dovrebbe permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità culturale

Nelle Entertainment and Show Experiences, il principio dell’approccio culturale si realizza quando lo spettacolo non si limita a intrattenere, ma diventa anche veicolo di conoscenza e strumento di connessione con un patrimonio culturale tangibile o intangibile. Questo principio si attua pienamente quando lo show stimola il pubblico a riflettere, scoprire o riscoprire aspetti identitari, tradizioni locali, simbologie collettive o significati profondi legati al contesto in cui l’evento si inserisce.

Sebbene nelle Cultural Event Experience questo principio sia spesso strutturalmente presente (concerti tematici, rievocazioni storiche, rappresentazioni ispirate a tradizioni popolari, ecc.), è importante sottolineare che qualsiasi spettacolo, anche apparentemente “neutro”, può essere arricchito da elementi culturali con un minimo di consapevolezza progettuale e una precisa scelta narrativa.

Ruolo del contesto e dell’identità locale

L’inserimento di riferimenti culturali è particolarmente efficace quando:

  • lo spettacolo si svolge in luoghi carichi di significato (es. siti storici, aree paesaggistiche, spazi simbolici della comunità);
  • l’esperienza è pensata per valorizzare elementi di identità locale o far emergere narrazioni condivise;
  • vengono utilizzati linguaggi artistici capaci di trasmettere contenuti culturali in modo accessibile, emozionale o simbolico (musica, danza, teatro, visual art, ecc.).

Inoltre, in uno spettacolo ben progettato, l’identità culturale non è mai un’aggiunta decorativa, ma parte integrante dell’idea di spettacolo stesso, della scenografia, dei costumi, dei testi e persino della musica scelta.

Strategie operative

Ecco alcune strategie pratiche per integrare efficacemente l’approccio:

1. Tematizzare lo spettacolo su un elemento identitario: Sviluppare un concept ispirato a una tradizione locale, a un personaggio storico, a un rito o a una ricorrenza comunitaria. Esempio: una performance musicale ispirata ai canti di lavoro siciliani o al repertorio delle minoranze linguistiche.

2. Utilizzare spazi significativi come palcoscenico narrativo: Scegliere luoghi che abbiano un valore storico, architettonico o paesaggistico e usarli non solo come sfondo, ma come elemento narrante dello spettacolo. Esempio: realizzare uno spettacolo multimediale nella piazza principale di un borgo storico, integrando proiezioni legate alla storia del luogo.

3. Inserire contenuti culturali nel flusso dello show: Includere brevi storytelling, testi, immagini, simboli o suoni che richiamano la cultura locale o nazionale. Esempio: alternare brani musicali con narrazioni che introducono il pubblico a tradizioni locali o aneddoti culturali.

4. Collaborare con artisti, artigiani o comunità locali: Integrare elementi creati da attori del territorio per rafforzare l’autenticità e il legame con l’identità culturale. Esempio: coinvolgere gruppi folklorici, musicisti locali, artisti che reinterpretano la tradizione in chiave contemporanea.

5. Offrire elementi di approfondimento pre/post evento: Fornire materiali (opuscoli, audio-guide, podcast, installazioni interattive) per chi voglia approfondire i temi culturali evocati dallo spettacolo. Esempio: affiancare a uno spettacolo barocco una postazione digitale che racconta la storia dell’architettura del luogo ospitante.

6. Tradurre in simboli e linguaggi universali contenuti specifici: Quando il pubblico è internazionale o eterogeneo, è utile veicolare l’identità culturale attraverso la musica, la danza o la scenografia, riducendo il peso della verbalizzazione. Esempio: utilizzare una danza tradizionale rivisitata in chiave contemporanea come simbolo della continuità tra passato e presente.

7. Rendere i riferimenti culturali parte integrante dell’emozione: Integrare elementi di identità in modo da generare empatia, sorpresa o senso di appartenenza. Esempio: usare un canto popolare in un momento culminante dello spettacolo per creare un climax emotivo condiviso.

Indicatori di Qualità a carattere generale

Possibili indicatori osservabili  associabili al principio “P2. Approccio culturale” e validi di norma per gran parte delle tipologie di Entertainment and Show Experiences.

ECU1. L’esperienza aiuta i partecipanti a conoscere o comprendere meglio aspetti della cultura locale o globale?

Obiettivo: Stimolare la curiosità culturale e favorire l’arricchimento personale attraverso il contatto con saperi, tradizioni o visioni del mondo.

ECU2. Sono stati integrati riferimenti espliciti a elementi culturali (storia, arte, musica, linguaggi, riti, usanze, ecc.) nel concept o nella narrazione dello spettacolo?

Obiettivo: Rafforzare la dimensione culturale dell’esperienza rendendo visibili i legami con patrimoni materiali e immateriali.

ECU3. Lo spettacolo promuove una riflessione o una maggiore consapevolezza su temi identitari, storici o antropologici?

Obiettivo: Sollecitare pensiero critico e consapevolezza rispetto a valori, memorie e questioni culturali che toccano l’individuo e la collettività.

ECU4. I contenuti culturali sono proposti in modo accessibile, coinvolgente e coerente con il linguaggio artistico scelto?

Obiettivo: Rendere fruibili e significativi i temi culturali per pubblici eterogenei, attraverso forme espressive efficaci e coerenti.

ECU5. Il pubblico viene accompagnato in un processo di scoperta culturale (anche sottile o simbolico), attraverso riferimenti artistici, simbolici o narrativi?

Obiettivo: Favorire un apprendimento esperienziale e indiretto, attivando connessioni emotive e interpretative profonde con il contenuto culturale.

ECU6. La location scelta ha una rilevanza culturale e viene valorizzata anche attraverso lo spettacolo stesso?

Obiettivo: Integrare il luogo nell’esperienza come elemento narrativo e culturale, rafforzandone il significato attraverso lo spettacolo.

ECU7. Sono stati inclusi artisti, linguaggi, repertori o forme espressive che riflettono una specifica identità culturale (locale, regionale, etnica o globale)?

Obiettivo: Dare voce alla diversità culturale e promuovere il dialogo interculturale attraverso scelte artistiche rappresentative.

ECU8. Esistono momenti all’interno dello spettacolo che favoriscono la connessione con storie, memorie o tradizioni di una comunità?

Obiettivo: Attivare un legame empatico tra il pubblico e le culture rappresentate, attraverso la condivisione di patrimoni narrativi collettivi.

ECU9. L’esperienza consente di approfondire il legame tra forma d’arte e contesto culturale di riferimento?

Obiettivo: Aiutare il pubblico a comprendere come la forma espressiva adottata sia radicata in un contesto culturale specifico, valorizzandone il significato.

Indicatori negativi (da evitare)

ECUN1. I riferimenti culturali sono superficiali, scollegati o inseriti senza coerenza con la proposta artistica.

ECUN1. Il contesto culturale in cui si svolge l’evento è ignorato o non riconoscibile.

ECUN2. I contenuti culturali eventualmente presenti sono presentati in modo didascalico, sterile o scollegato dall’emozione.

ECUN3. Lo spettacolo utilizza stereotipi culturali, senza offrire elementi autentici o significativi.

ECUN4. Non vi è alcuna mediazione o facilitazione per aiutare il pubblico a comprendere i riferimenti culturali proposti.

ECUN5. La componente culturale viene percepita come forzata o ornamentale.

Alcuni eventi che costituiscono esempi applicativi del principio Approccio Culturale

Garma Festival of Traditional Cultures – Arnhem Land, Australia

Garma Festival of Traditional Cultures - Yothu Yindi Foundation

Il più grande raduno culturale indigeno d’Australia, che celebra le tradizioni Yolngu con danze, canti ancestrali e pratiche artistiche locali. Si sviluppa come una vera esperienza educativa e immersiva, capace di trasmettere conoscenze culturali autentiche e connessioni emotive profonde.

https://youtu.be/VXEtfYNP7Q4?si=oYFEk0y_YeKP2P4I

Parrtjima – A Festival in Light – Alice Springs, Australia

Parrtjima festival shines light on Alice Springs Indigenous art and culture  - ABC News

Un evento notturno di arte luminosa che fonde tecnologia, storytelling aborigeno e musica per rievocare narrazioni antiche. Inserito in un deserto carico di significato culturale, celebra la cultura aborigena e trasforma il paesaggio in un vero teatro narrativo.

https://youtu.be/4PwrRj-RDLQ?si=2W_pNVDDKmwpwF-h

Siam Niramit – Phuket, Thailandia

Phuket: Biglietto per il Siam Niramit con trasferimento di andata e ritorno  e cena | GetYourGuide

Un grande spettacolo culturale in stile show tematizzato, che combina teatro, musica, costume, danza e mini-villaggi ambientati nelle diverse regioni della Thailandia. Ripercorre oltre 700 anni di storia thailandese grazie a una scenografia coerente e immersiva.

https://youtu.be/bZvK7f9Stro?si=hxQC5869kECsW4N4

Medaina Festival – Petra e Wadi Rum, Giordania

Medaina Festival transforms Petra into a new frontier for electronic music  | The Independent

Festival internazionale di musica elettronica ambientato in siti UNESCO. Integra performance artistiche con esperienze culturali locali (esplorazioni storiche, cucina beduina, laboratori tradizionali), fondendo tecnologia contemporanea e identità culturale del territorio

Folklorama – Winnipeg, Canada: Festival multiculturale che organizza oltre quaranta padiglioni tematici, ciascuno dedicato a una cultura specifica, con spettacoli musicali, danze, cucina locale e laboratori artigianali. Un modello virtuoso di spettacolo come cultura condivisa e partecipativa.

Festival Internacional Cervantino (Guanajuato, Messico)

Festival Internacional Cervantino – Ciudades Patrimonio de Mexico

Uno dei più importanti festival culturali dell’America Latina, con eventi di teatro, danza, musica, arti visive e letteratura, che coinvolge artisti da tutto il mondo. Promuove l’arte e la cultura messicana e internazionale, favorendo l’incontro tra diverse espressioni culturali.

Harbin International Ice and Snow Sculpture Festival (Harbin, Cina)

The Harbin Ice and Snow Festival Is a Winter Wonderland With Beautiful  Castles and Light Shows

Il più grande festival di sculture di ghiaccio e neve al mondo, con opere monumentali illuminate, attività culturali e spettacoli tradizionali. Combina l’arte scultorea con le

https://youtu.be/kpEAl4p2n18?si=ROn8994v5I_4OMbS

Altri esempi:

Festival dei Due Mondi (Spoleto, Italia): Fondato nel 1958, è un festival internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che celebra l’incontro tra la cultura italiana ed europea e quella americana. Offre un ricco programma di opere, concerti, balletti, mostre e conferenze, valorizzando il patrimonio culturale locale e internazionale. Promuove la conoscenza e l’interscambio culturale tra diverse nazioni, mettendo in luce tradizioni artistiche e culturali.

Festival dei Teatri di Pietra (Siti Archeologici, Italia): Una rassegna teatrale che si svolge nei siti archeologici e nei teatri antichi italiani, con spettacoli che spaziano dalla tragedia greca al teatro contemporaneo. Valorizza il patrimonio storico e archeologico italiano, combinando arte drammatica e luoghi storici.

Lezione 2. Unicità (2 ore)

Dinner in the sky”, pranzi e cene a 50 metri di altezza a Formia

P3. Unicità: Il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità.

Nelle Entertainment and Show Experiences, il principio di Unicità si traduce nella capacità dell’evento di essere irripetibile, sorprendente e distintivo, tale da imprimersi nella memoria dei partecipanti. Un evento unico non si limita a replicare format esistenti o a presentare uno spettacolo generico: introduce elementi innovativi, racconta una storia diversa, sfrutta ambienti straordinari e valorizza il contributo di artisti o performer in modo originale.

Importanza dell’Unicità nelle Entertainment and Show Experience

Differenziazione nel Mercato dell’Intrattenimento: L’unicità è ciò che rende un evento riconoscibile e desiderabile in un settore spesso saturo di offerte simili. Uno show unico può diventare un punto di riferimento nel panorama culturale o spettacolare.

Connessione Emotiva Profonda: Eventi che offrono contenuti o ambienti inediti generano stupore, meraviglia e una partecipazione più intensa. L’unicità è una leva potente per stimolare emozioni durature.

Valore Esperienziale e Reputazionale: Più un evento è percepito come irripetibile, più aumenta la disponibilità dei partecipanti a investire (tempo, attenzione, denaro). Questo attrae anche sponsor, artisti e partner di alto profilo.

Risonanza Mediatica e Sociale: Eventi unici hanno un maggiore potenziale di diffusione sui social media, nella stampa e nei network artistici. Possono diventare fenomeni virali o cult.

Elementi di Riflessione

Unicità Artistica: La presenza di artisti che propongono performance create ad hoc per l’evento (es. coreografie inedite, sceneggiature originali, musica composta appositamente) costituisce un forte fattore distintivo.

Unicità del Contesto: L’uso creativo di location straordinarie (teatri storici, paesaggi naturali, edifici industriali rigenerati, luoghi inaccessibili) contribuisce a un’esperienza visiva e ambientale fuori dall’ordinario.

Unicità Esperienziale: L’introduzione di momenti sorpresa, di interazioni personalizzate, o l’attivazione del pubblico in ruoli partecipativi o performativi accresce la dimensione unica dello spettacolo.

Strategie Operative per Generare Unicità

1. Concept Creativi e Inediti: Progettare format narrativi o performativi mai realizzati prima (es. teatro immersivo su barche galleggianti, musical site-specific itinerante). Unire linguaggi artistici diversi in modo non convenzionale.

2. Location Straordinarie: Utilizzare spazi inconsueti o non teatrali (capannoni industriali, cave, terrazze panoramiche, gallerie sotterranee). Organizzare spettacoli in spazi pubblici reinterpretati in chiave artistica (stazioni, piazze, cortili scolastici, monumenti).

3. Collaborazioni con Artisti o Personalità Esclusive: Includere guest star inaspettate o artisti emergenti con performance create per l’evento. Invitare artisti internazionali per creare un’opera “site-specific” che si realizza solo in quell’occasione.

4. Elementi Sorpresa e Coinvolgimento Attivo: Flash mob professionali durante l’evento. Apparizioni inaspettate, effetti speciali, mutamenti improvvisi di scena o atmosfera. Esperienze segrete all’interno dell’evento (es. aree accessibili solo a pochi, percorsi nascosti, performance intime).

5. Edizioni Limitate o One Shot: Dichiarare l’evento come unico e irripetibile, oppure come parte di una “limited series” di appuntamenti. Offrire una sola replica o accesso riservato a pochi partecipanti.

6. Tecnologie Innovative e Interattive: Utilizzare tecnologie immersive come VR/AR, ologrammi, mappature interattive, suono 3D spazializzato. Integrare scenografie digitali che cambiano in base al comportamento del pubblico.

7. Esperienze Personalizzate: Creare percorsi diversi per diversi tipi di pubblico (es. percorso per adulti e bambini nello stesso show). Offrire contenuti personalizzati (musica scelta dal pubblico in tempo reale, personaggi che interagiscono individualmente).

8. Narrazione Radicata nel Contesto Culturale o Locale: Rielaborare miti, storie e personaggi locali in chiave spettacolare (teatro-multimedia, street opera, danza ispirata alla tradizione). Usare dialetti, idiomi, o repertori artistici del territorio per rendere l’esperienza “irripetibile altrove”.

Indicatori di Qualità a carattere generale

Possibili indicatori osservabili  associabili al principio “P3. Unicità” e validi di norma per gran parte delle tipologie di Entertainment and Show Experiences.

EUN1. Il concept dell’evento è originale e non replicabile altrove?

Obiettivo: Verificare se l’evento si distingue per un’idea centrale autentica, distintiva e non standardizzata, che ne garantisce l’irripetibilità.

EUN2. L’esperienza proposta è chiaramente distinta da eventi simili presenti nel territorio o nel mercato?

Obiettivo: Accertare che l’evento offra un’identità specifica, capace di differenziarlo dalla concorrenza e di posizionarlo in modo riconoscibile.

EUN3. Sono stati integrati elementi creativi e sorprendenti che rendono l’evento memorabile?
Obiettivo: Valutare la presenza di soluzioni inedite, inattese o innovative che stimolino meraviglia e rendano l’esperienza difficilmente dimenticabile.

EUN4. La location scelta contribuisce a rendere l’evento unico e irripetibile?

Obiettivo: Esaminare se lo spazio in cui si svolge l’evento amplifica il senso di unicità, attraverso la sua specificità culturale, simbolica o ambientale.

EUN5. Sono stati coinvolti artisti, performer o professionisti in grado di offrire contenuti unici e riconoscibili?

Obiettivo: Verificare che la qualità e la riconoscibilità dei protagonisti artistici contribuiscano all’esclusività dell’evento.

EUN6. L’evento prevede una personalizzazione dei contenuti o delle interazioni rispetto al pubblico presente?

Obiettivo: Valutare la capacità dell’evento di adattarsi al pubblico reale, offrendo esperienze su misura o relazioni personalizzate che rafforzano il senso di unicità.

EUN7. Sono stati inseriti elementi scenici, tecnologie o effetti speciali non convenzionali?
Obiettivo: Indagare l’uso di strumenti tecnici e scenografici non ordinari, capaci di caratterizzare fortemente l’esperienza rispetto ad altre.

EUN8. L’esperienza si presenta come un’edizione limitata, esclusiva o non ripetibile?

Obiettivo: Accertare se l’esperienza si fonda su una logica di esclusività temporale o quantitativa che ne rafforzi il valore e l’attrattiva.

EUN9. Vi sono elementi legati al contesto culturale o territoriale che rendono l’esperienza irripetibile altrove?

Obiettivo: Verificare che l’esperienza sia radicata in un’identità locale o culturale così forte da renderla inseparabile dal suo contesto originario.

Indicatori Negativi (da evitare)

EUNN1. L’evento replica format già visti e non presenta elementi distintivi.

EUNN2. Le tecnologie utilizzate sono obsolete o già largamente impiegate in altri eventi.

EUNN3. Non c’è nessun elemento che faccia percepire l’evento come esclusivo o raro.

Esempi di Event Experience Uniche

Dinner in the Sky

Food Experience: progettare partendo dall'intrattenimento - PIUTREND

Un’esperienza culinaria dove i partecipanti cenano sospesi a 50 metri d’altezza, assicurati a una piattaforma elevata da una gru. Combina gastronomia di alto livello con l’adrenalina di essere sospesi nel vuoto.

https://youtu.be/71VrZ8ruUaA

Tramjazz – Roma

Immagine che contiene esterni, erba, trasporto, giallo
Descrizione generata automaticamente

Tramjazz: una serata di spettacolo che offre insieme un concerto jazz, un’ottima cena a lume di candela e un tour notturno nel centro di Roma, tutto a bordo di un tram storico della collezione ATAC, restaurato e risistemato come ristorante e sala da concerto viaggiante.

https://youtu.be/qLPx-0BoFuI?si=jTJ7ajphX8kSTU1W

Lezione 3. Approccio relazionale (2 ore)

Il valore delle relazioni umane per il benessere organizzativo - BenEssere  Organizzativo

P4. Approccio Relazionale: L’esperienza dovrebbe essere basata sulle relazioni, ponendo al centro l’unicità delle persone

Nel contesto delle Entertainment and Show Experiences, il principio dell’approccio relazionale assume un ruolo da non sottovalutare: ogni spettacolo, concerto, performance o evento immersivo rappresenta un’occasione per creare connessioni autentiche tra partecipanti, organizzatori, artisti e, quando possibile, contesto culturale.

In un mondo dove la tecnologia rischia di ridurre le interazioni umane a scambi rapidi e impersonali, l’esperienza dal vivo può e deve diventare uno spazio privilegiato di empatia, scambio e partecipazione autentica.

Relazione come valore esperienziale

L’obiettivo non è solo coinvolgere emotivamente il pubblico, ma anche favorire relazioni significative che trasformino l’evento in un momento di appartenenza condivisa. Questo accade quando l’esperienza:

  • valorizza le persone e le loro storie;
  • stimola l’interazione tra gli attori coinvolti (staff, artisti, facilitatori, pubblico);
  • crea le condizioni per una comunicazione empatica e attenta.

Il rapporto umano tra chi offre l’esperienza e chi la vive rappresenta il cuore pulsante dell’evento. Quando questa relazione si costruisce in modo autentico, ogni spettacolo diventa più intenso e trasformativo.

Strategie operative per favorire l’approccio relazionale

1. Staff empatico e presente: Formare uno staff consapevole, capace di “leggere” i segnali emotivi del pubblico, accogliere con gentilezza e rispondere con empatia:

  • Punti di ascolto: postazioni o strumenti digitali per raccogliere opinioni, suggerimenti e impressioni in tempo reale.
  • Team di supporto mobile: staff itinerante e facilmente identificabile, pronto a rispondere ai bisogni del pubblico.

2. Personalizzazione dell’esperienza: Adattare, quando possibile, momenti dell’evento alle preferenze e aspettative dei partecipanti:

  • Sondaggi pre-evento: utili per raccogliere informazioni utili alla co-creazione dell’esperienza.
  • Percorsi personalizzati: agende flessibili, app o mappe interattive che suggeriscono attività sulla base degli interessi dichiarati.

3. Esperienze in piccoli gruppi: Quando il formato lo consente, lavorare in gruppi ristretti può favorire interazioni autentiche:

  • Workshop esclusivi: attività artistiche, laboratori creativi o momenti con artisti, pensati per un numero limitato di partecipanti.
  • Tavole rotonde e incontri tematici: momenti di confronto con ospiti speciali, esperti o performer.

4. Attività interattive e co-partecipate: Favorire la partecipazione attiva attraverso:

  • Giochi di gruppo, workshop creativi, performance collettive o interazioni sceniche che coinvolgano il pubblico.
  • Storytelling partecipativo, in cui i partecipanti possono contribuire con la propria voce alla narrazione dell’evento.

5. Spazi conviviali e di scambio: Progettare aree comuni accoglienti dove il pubblico possa socializzare liberamente:

  • Zone relax con sedute comode, musica di sottofondo, angoli per conversare.
  • Spazi esperienziali dove gli artisti o performer possono incontrare il pubblico in modo informale.

6. Storie personali e narrazione condivisa: In particolare negli eventi a sfondo culturale o sociale, valorizzare il vissuto delle persone:

  • Speaker locali: coinvolgere voci autentiche del territorio.
  • Sessioni di condivisione: momenti guidati in cui i partecipanti raccontano esperienze, memorie o riflessioni legate al tema dell’evento.

Indicatori di Qualità a carattere generale

Possibili indicatori osservabili  associabili al principio “P4. Approccio Relazionale” e validi di norma per gran parte delle tipologie di Entertainment and Show Experiences.

EAR1. Lo spettacolo prevede momenti di interazione diretta tra musicisti/artisti e pubblico?
Obiettivo: Favorire il coinvolgimento diretto del pubblico, creando un dialogo dinamico tra performer e spettatori.

EAR2. Gli artisti si rivolgono personalmente al pubblico durante lo show (es. parlando, coinvolgendoli in cori, applausi, richieste)?

Obiettivo: Promuovere una comunicazione empatica e coinvolgente che rafforzi il senso di partecipazione e appartenenza.

EAR3. Il pubblico ha la possibilità di influenzare in parte l’andamento dello spettacolo (es. scelta dei brani, improvvisazioni, bis)?

Obiettivo: Aumentare la partecipazione attiva del pubblico e renderlo co-protagonista dell’esperienza artistica.

EAR4. Ci sono momenti dedicati al racconto personale o al dialogo tra artista e spettatori, anche fuori dal palco?

Obiettivo: Rafforzare la relazione emotiva tra performer e pubblico attraverso la condivisione di esperienze autentiche.

EAR5. Viene creata un’atmosfera intima o inclusiva che stimola la connessione emotiva tra performer e pubblico?

Obiettivo: Creare un ambiente accogliente e coinvolgente che favorisca l’empatia e la relazione umana.

EAR6. Sono previste occasioni di incontro con gli artisti prima o dopo lo spettacolo (es. meet&greet, backstage aperti)?

Obiettivo: Offrire opportunità di contatto diretto e personale con gli artisti, rafforzando il valore esperienziale dell’evento.

EAR7. Il pubblico è incoraggiato a partecipare attivamente alla performance attraverso gesti, voce, movimento?

Obiettivo: Stimolare l’espressività e il coinvolgimento corporeo degli spettatori, aumentando il senso di inclusione.

EAR8. I contenuti dello spettacolo si adattano alle caratteristiche del pubblico presente (età, cultura, lingua)?

Obiettivo: Personalizzare l’esperienza per renderla significativa e accessibile a tutti i partecipanti.

EAR9. Sono stati attivati canali digitali o social per favorire l’interazione con il pubblico anche prima e dopo l’evento?

Obiettivo: Estendere la relazione con il pubblico oltre il momento dell’evento, creando una community attiva e fidelizzata.

Indicatori Negativi (da evitare)

EARN1. Gli artisti si esibiscono senza mai rivolgersi al pubblico in modo diretto o personale.

EARN2. Non è previsto alcun momento di scambio o interazione durante lo spettacolo.

EARN3. Il pubblico è trattato come spettatore passivo, senza possibilità di esprimersi o partecipare.

EARN4. I performer non creano connessione emotiva o relazionale con gli spettatori.

EARN5. L’esperienza musicale è pensata come fruizione individuale, senza stimoli per la condivisione.

EARN6. Lo spettacolo non tiene conto delle caratteristiche specifiche del pubblico presente.

EARN7. L’evento è percepito dai partecipanti come distante, impersonale e privo di calore umano o relazionale.

Esempi:

Immersive theatre: “Elvis Evolution”, “Abba Voyage”

Elvis Evolution – The Immersive Experience – IC Travel

In spettacoli immersivi come “Elvis Evolution” a Londra e “Abba Voyage”, il pubblico è coinvolto in ambientazioni narrative interattive che premiano la connessione emotiva con i personaggi e la storia. I partecipanti interagiscono con attori, ambienti e contenuti culturali, vivendo l’esperienza come parte attiva di una comunità narrativa temporanea.

Toledo Jeep Fest (USA): comunità di brand e passione condivisa

Toledo Jeep Fest - Destination Toledo

Il Toledo Jeep Fest è un evento dove gli appassionati si incontrano, scambiano esperienze, costruiscono legami e rafforzano la fidelizzazione al brand Jeep. La comunità si forma spontaneamente sul campo, con interazioni autentiche tra appassionati e staff, workshop, parate e attività condivise: perfetto esempio di relazione al centro dell’esperienza.

Altri esempi:

Esperienze immersive interattive: escape rooms, participatory theatre: Studi su eventi immersivi mostrano che esperienze come escape room, teatro partecipativo o lancio di prodotto coinvolgono attivamente i partecipanti attraverso interazioni sceniche e narrative condivise. I modelli concettuali sottolineano tre elementi chiave: interaction, sensory experience e localisation, che favoriscono la relazione come cuore del progetto esperienziale.

Lezione 4. Apprendimento esperienziale (2 ore)

P6. Apprendimento esperienziale: L’esperienza dovrebbe prevedere una fase di apprendimento di tipo esperienziale.

L’intrattenimento non è solo evasione: può diventare anche strumento di apprendimento quando il pubblico è coinvolto in modo attivo e partecipe. Il principio dell’apprendimento esperienziale, ispirato al modello di David Kolb, sottolinea che si impara attraverso il fare, il sentire, il riflettere e il rielaborare ciò che si è vissuto.

Nelle Entertainment and Show Experience, l’apprendimento esperienziale si attiva quando lo spettatore:

  • partecipa a momenti preparatori o interattivi con performer e artisti;
  • è esposto a contenuti significativi presentati attraverso linguaggi artistici, sensoriali o narrativi;
  • è chiamato a decodificare, agire o rimettere in circolo ciò che ha appreso;
  • vive un’esperienza che lascia una traccia emotiva e cognitiva duratura, stimolando la riflessione e l’interiorizzazione.

Anche negli eventi più spettacolari o ludici, è possibile generare apprendimento trasformativo, legato a temi culturali, scientifici, artistici o sociali, purché si superi il ruolo passivo dello spettatore.

Finalità dell’apprendimento esperienziale negli eventi di intrattenimento:

  • Avvicinare il pubblico al processo creativo o tecnico dietro lo spettacolo.
  • Aumentare la consapevolezza rispetto ai contenuti (musicali, artistici, sociali, scientifici, culturali).
  • Stimolare l’intelligenza emotiva, la creatività, l’immaginazione.
  • Favorire la co-creazione di significato, anche attraverso il dialogo o l’azione condivisa.

Strategie operative per applicare il principio

1. Laboratori esperienziali con artisti o tecnici

  • Workshop pre-evento con performer: incontri pratici in cui il pubblico prova strumenti, danza, tecniche vocali, mimo, ecc.
  • Masterclass artistiche: sessioni esclusive con artisti di rilievo che condividono processi, fonti ispirative, approcci.
  • Laboratori creativi per famiglie o bambini: costruzione di maschere, burattini, strumenti musicali, costumi.

2. Esperienze “dietro le quinte” (Backstage Learning)

  • Tour nei teatri, set o scenografie con focus su luci, scenografie, regia, trucco e costumi.
  • Visite guidate tecniche in cui il pubblico apprende come si costruisce l’evento (logistica, audio, regia, effetti speciali).
  • Dialoghi con lo staff tecnico (fonici, light designer, registi): scoperta delle professionalità nascoste dello spettacolo.

3. Performance partecipative con finalità formative

  • Improvvisazione teatrale con coinvolgimento del pubblico nella creazione di scene e narrazioni.
  • Spettacoli didattici: eventi che raccontano concetti storici, scientifici o sociali in forma spettacolare (es. teatro-scienza).
  • Laboratori di teatro sociale: momenti guidati in cui il pubblico affronta, attraverso il corpo e la scena, temi civici o personali.

4. Forme di edutainment e storytelling immersivo

  • Esperienze narrative interattive: il pubblico prende decisioni, modifica lo sviluppo della storia, partecipa al mondo narrativo.
  • Escape room culturali o artistiche: risoluzione di enigmi legati ad arte, storia o contenuti educativi all’interno di contesti spettacolarizzati.
  • Videomapping educativo: spettacoli multimediali che insegnano attraverso l’arte visiva proiettata.

5. Stimoli cognitivi post-evento

  • Sessioni di riflessione condivisa: momenti brevi per rielaborare ciò che è stato appreso (domande, post-it, lavagne interattive).
  • Materiali di approfondimento digitali o cartacei: invio post-evento di schede, link, podcast per continuare l’apprendimento.
  • Challenge tematiche o giochi a premi: quiz o cacce al tesoro legate ai contenuti visti, con premi esperienziali.

6. Uso della tecnologia per l’apprendimento attivo

  • App o QR code interattivi: attivano contenuti extra, mini-quiz o esperienze AR (realtà aumentata).
  • Percorsi digitali paralleli: per seguire la storia dell’evento da diversi punti di vista o accedere a contenuti nascosti.
  • Game-based learning integrato nello show (es. punteggi, missioni, obiettivi da raggiungere).

Indicatori di Qualità a carattere generale

Possibili indicatori osservabili  associabili al principio “P6. Apprendimento esperienziale” e validi di norma per gran parte delle tipologie di Entertainment and Show Experiences.

Attivazione di un processo di apprendimento attivo

EAE1. I partecipanti non sono semplici spettatori, ma vengono coinvolti in attività che richiedono azione diretta, decisione o partecipazione fisica?

Obiettivo: Stimolare un apprendimento attivo attraverso il coinvolgimento diretto, fisico o decisionale, dei partecipanti durante l’esperienza.

EAE2. L’esperienza include momenti di scoperta, esplorazione autonoma o interazione con contenuti/artisti in modo significativo?

Obiettivo: Favorire l’autonomia esplorativa e l’interazione significativa con i contenuti o con gli attori dell’esperienza, promuovendo un apprendimento basato sulla scoperta.

EAE3. I partecipanti acquisiscono nuove conoscenze, competenze o consapevolezze durante l’esperienza (riferite a contenuti artistici, culturali, sociali o tecnici)?

Obiettivo: Generare apprendimento significativo attraverso l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità o consapevolezze collegate ai contenuti trattati.

Presenza di attività laboratoriali o pratiche

EAE4. Sono presenti workshop, masterclass o laboratori (artistici, performativi, musicali, creativi, tecnici, ecc.) integrati nel programma dell’evento?

Obiettivo: Integrare attività laboratoriali che permettano l’apprendimento esperienziale attraverso la pratica e l’interazione diretta con contenuti e strumenti.

EAE5. I laboratori prevedono un coinvolgimento attivo dei partecipanti (non solo osservazione)?
Obiettivo: Garantire un coinvolgimento attivo nei laboratori, trasformando l’esperienza in un’occasione di apprendimento concreto e partecipato.

EAE6. L’attività pratica è collegata tematicamente all’evento principale, ampliandone la comprensione o il valore esperienziale?

Obiettivo: Rafforzare l’apprendimento attraverso attività pratiche coerenti con il tema dell’evento, che ne approfondiscano il senso e la portata esperienziale.

Integrazione del dietro le quinte e dei processi creativi

EAE7. Sono previsti tour, incontri o spiegazioni relative al processo creativo, organizzativo o tecnico dell’evento?

Obiettivo: Favorire la comprensione dei processi creativi e organizzativi, promuovendo un apprendimento contestualizzato e reale.

EAE8. I partecipanti entrano in contatto con le figure professionali coinvolte, comprendendone il ruolo e le competenze?

Obiettivo: Stimolare l’apprendimento attraverso l’incontro diretto con professionisti del settore, valorizzando competenze, ruoli e processi di lavoro.

Stimolazione multisensoriale a fini educativi

EAE9. L’esperienza prevede l’attivazione integrata di più sensi (vista, udito, tatto, olfatto, gusto), funzionale all’assimilazione dei contenuti?

Obiettivo: Potenziare l’apprendimento attraverso la stimolazione multisensoriale, che favorisce la memorizzazione e la comprensione profonda.

EAE10. Il pubblico interagisce fisicamente con oggetti, ambienti, strumenti, trasformando la percezione in apprendimento?

Obiettivo: Trasformare la percezione sensoriale in apprendimento attivo mediante l’interazione fisica con elementi significativi dell’esperienza.

Coinvolgimento cognitivo e riflessivo

EAE11. L’esperienza include domande stimolo, spunti di riflessione, provocazioni narrative o interpretative?

Obiettivo: Attivare il pensiero critico e la riflessione personale attraverso stimoli narrativi, domande aperte e provocazioni concettuali.

EAE12. Sono previsti momenti per rielaborare l’esperienza, individualmente o in gruppo (es. post-it, micro-forum, lavagne, applicazioni digitali)?

Obiettivo: Favorire l’apprendimento riflessivo attraverso la rielaborazione attiva dell’esperienza, individuale o collettiva.

Utilizzo di tecnologie o strumenti digitali a supporto dell’apprendimento

EAE13. Sono utilizzate app, QR code, realtà aumentata o piattaforme digitali per approfondire i contenuti?

Obiettivo: Integrare strumenti digitali per arricchire l’esperienza e facilitare l’approfondimento dei contenuti.

EAE14. La tecnologia non è fine a sé stessa, ma è strumento funzionale al coinvolgimento e alla comprensione?

Obiettivo: Utilizzare la tecnologia in modo consapevole, come supporto alla comprensione e all’attivazione cognitiva dei partecipanti.

Indicatori Negativi (da evitare)

EAEN1. Il pubblico assume un ruolo esclusivamente passivo e non è previsto alcun momento di interazione significativa.

EAEN2. L’esperienza si limita alla fruizione visiva o uditiva senza opportunità di agire, esplorare o decidere.

EAEN3. L’esperienza è priva di contenuti informativi, narrativi o culturali riconoscibili.

EAEN4. Eventuali workshop o attività collaterali sono puramente dimostrativi, senza coinvolgimento diretto.

EAEN5. Le eventuali attività pratiche presenti non sono collegate al tema o ai contenuti principali dell’evento.

EAEN6. Mancano mediatori, facilitatori o spiegazioni che aiutino a comprendere il valore di ciò che si sta vivendo.

Esempi operativi:

“Sound Check Experience” – Festival musicali che aprono le prove tecniche al pubblico con spiegazione degli strumenti e tecnologie.

“National Theatre Backstage Tours” – Londra: visite guidate dietro le quinte con spiegazioni su scenografia e produzione.

“360° Live Music Learning” – Esperienze immersive dove i partecipanti ascoltano i brani con cuffie multicanale e comprendono la costruzione del suono.

“Luna Park dell’Arte” – Evento itinerante per bambini che unisce giochi e arte contemporanea in chiave educativa e sensoriale.

Esempi tratti dalla rete:

You Me Bum Bum Train (London)

You Me Bum Bum Train | Secrecy-shrouded interactive theatric… | Flickr

Uno spettacolo immersivo che trasforma i partecipanti nei protagonisti del proprio percorso narrativo. Ogni visitatore vive un’esperienza unica, reagendo in modo spontaneo e apprendendo sul sé, sulle emozioni e sulle relazioni interpersonali. Molti spettatori riportano cambiamenti significativi di prospettiva e consapevolezza interiore.

Paradox Museum (Miami e altri USA)

Museo del paradosso Miami | Miami e Miami Beach

Un museo interattivo che unisce illusioni ottiche e spiegazioni matematico scientifiche, offrendo attività multisensoriali: corridoi specchianti, tunnel rotanti, esperienze zero-gravity e sezioni didattiche. Un modello di apprendimento esperienziale integrato in chiave entertainment.

https://youtu.be/EHZyf2RgGLg?si=JL1DJNUhbrkxClAz

Altri esempi:

Illuminarium Experiences: Teatri immersivi ad alta tecnologia che utilizzano proiezioni 4K, suoni spatial, sensori di movimento e profumi per creare ambientazioni mozzafiato (safari, viaggi spaziali, ambienti naturali). Ogni show include anche sezioni esplicative sulle tematiche affrontate.

Interactive Theatre: “66 Minutes in Damascus”: Spettacoli in cui gli spettatori non solo assistono ma interagiscono con lo spazio scenico, i performer e la narrazione. Il pubblico decide percorsi, ruoli o scene da vivere in prima persona, attivando apprendimento cognitivo-emotivo.

Immersive Theatre come le “Houses” di Netflix: Produzioni in cui il pubblico interagisce con ambienti, attori e tecnologie immersive (AR/VR, suoni, ambienti tattili) per vivere un apprendimento esperienziale sul contesto narrativo, la costruzione del personaggio o la cultura dietro il franchise.

Lezione 5. Intrattenimento

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P9. Intrattenimento: Il percorso esperienziale dovrebbe includere momenti di intrattenimento che arricchiscono l’esperienza.

Pur essendo endogeno nelle Entertainment and Show Experience, il principio non va dato per scontato: la differenza tra un evento ordinario e uno memorabile sta nella qualità dell’intrattenimento progettato, nella sua coerenza narrativa, nella sua capacità di sorprendere senza banalizzare.

Un buon intrattenimento non si limita a “riempire” il tempo, ma:

  • sorprende in modo intelligente;
  • coinvolge attivamente i partecipanti;
  • mantiene alto il livello energetico dell’evento;
  • genera emozioni positive, come meraviglia, gioia, entusiasmo, stupore;
  • favorisce la socializzazione e l’empatia tra i partecipanti.

L’intrattenimento diventa così un veicolo capace di alleggerire, ritmare, sorprendere e creare legami, rafforzando l’impatto complessivo dell’evento.

Elementi chiave dell’intrattenimento efficace

Attività ludiche e divertenti: Inserire momenti puramente dedicati al divertimento, che generino allegria, risate e spontaneità. Esempi: quiz musicali, sfide teatrali, spettacoli di magia, sketch comici, giochi collettivi.

Interazioni leggere e sociali: Prevedere spazi per interazioni giocose e non formali tra i partecipanti, che riducano la distanza sociale. Esempi: attività “rompi ghiaccio” (giochi, esercizi o interazioni iniziali), postazioni interattive, giochi di ruolo improvvisati.

Sorprese e colpi di scena: Integrare momenti inattesi che possano stupire il pubblico, rompendo la linearità dell’evento. Esempi: performance a sorpresa, apparizioni improvvise, flash mob, premi nascosti, momenti comici non annunciati.

Socializzazione guidata: Creare occasioni strutturate di incontro e scambio tra i partecipanti in un contesto rilassato. Esempi: “speed meeting” (sessioni strutturate di brevi conversazioni tra partecipanti), giochi a coppie o a squadre, domande stimolo, postazioni tematiche da esplorare in gruppo.

Ritmo e alternanza: Variare intenzionalmente i tempi dell’evento, alternando momenti di intensità artistica a pause ludiche, per stimolare attenzione e mantenere viva la partecipazione. Un buon ritmo permette all’intrattenimento di agire come “respiro” dell’esperienza.

Strategie operative per l’applicazione del principio

1. Micro-show diffusi nell’evento: Inserire mini-performance (danza, acrobazie, numeri comici, giocoleria, magia) in momenti inaspettati e in luoghi decentrati. Ideale nei festival o negli eventi con più aree, per creare una sensazione di vitalità continua.

2. Personaggi guida o “host narrativi”: Utilizzare personaggi-ponte che accompagnino il pubblico con ironia, gioco e leggerezza. Possono essere attori, performer o presentatori che aiutano a vivere l’esperienza come un racconto, con una componente ludica.

3. Spazi esperienziali interattivi: Allestire aree con giochi visivi, illusioni ottiche, pareti scrivibili, quiz a tema, installazioni immersive. Coinvolgono i sensi e stimolano la curiosità in modo ludico, offrendo pause divertenti tra un’attività e l’altra.

4. Performance co-create con il pubblico: Coinvolgere i partecipanti nella realizzazione di brevi sketch, momenti musicali, piccole coreografie o scene improvvisate. Trasformano il pubblico da osservatore a protagonista dell’intrattenimento.

5. Intrattenimento sensoriale leggero: Integrare suoni ambientali divertenti, giochi di luce inaspettati, profumazioni evocative o snack creativi come parte dell’esperienza ludica. L’intrattenimento agisce qui come esperienza multisensoriale giocosa.

6. Sfide e giochi tematici: Proporre piccole challenge individuali o a squadre, collegate al tema dell’evento. Esempi: cacce al tesoro digitali, quiz interattivi, giochi di movimento, “escape room” temporanee, giochi di mimesi.

7. Finale spettacolare o inatteso: Concludere l’esperienza con un momento memorabile, che sia anche simbolicamente forte (es. una pioggia di coriandoli, un monologo ispirazionale, un’esplosione visiva, una standing ovation corale…). L’intrattenimento qui agisce come sigillo emotivo dell’intera esperienza.

Esempi operativi:

  • Spettacoli di Artisti Locali: Durante un festival culturale, organizzare performance di gruppi folkloristici locali che eseguono danze tradizionali, coinvolgendo il pubblico in sessioni di ballo.
  • Interazione con il Pubblico: In uno spettacolo teatrale, coinvolgere il pubblico in alcuni numeri o chiedere volontari per salire sul palco.
  • Esperienze Dietro le Quinte: Offrire ai partecipanti l’opportunità di visitare il backstage e incontrare gli artisti, aggiungendo un elemento esclusivo all’evento.
  • Aree Tematiche Interattive: In un festival musicale, allestire zone con attività parallele come giochi, workshop artistici o realtà virtuale.
  • After Show Party: Organizzare feste post-evento dove i partecipanti possono socializzare e continuare a divertirsi.
  • Spettacoli Multisensoriali: Integrare tecnologie avanzate come ologrammi, mapping 3D o effetti speciali per sorprendere e affascinare il pubblico.

Indicatori di Qualità a carattere generale

Possibili indicatori osservabili  associabili al principio “P9. Intrattenimento” e validi di norma per gran parte delle tipologie di Entertainment and Show Experiences.

Elementi di sorpresa e meraviglia

EIN1. L’esperienza include almeno un momento di sorpresa o inatteso che suscita stupore?

Obiettivo: Suscitare meraviglia e stimolare la curiosità attraverso eventi inaspettati che catturano l’attenzione e spezzano la prevedibilità.

EIN2. Sono presenti colpi di scena, apparizioni improvvise, cambi di ritmo o performance non annunciate?

Obiettivo: Rafforzare il dinamismo dell’esperienza creando momenti di sorpresa che generano un coinvolgimento emotivo immediato.

EIN3. Le sorprese sono studiate per essere memorabili, senza risultare forzate o fuori contesto?

Obiettivo: Garantire che gli elementi sorprendenti siano coerenti con il tema e ben integrati nell’esperienza, così da lasciare un ricordo positivo e significativo.

Interazioni ludiche e coinvolgenti

EIN4. Sono state previste attività ludiche o giochi per il divertimento del pubblico?

Obiettivo: Stimolare la partecipazione attiva e il divertimento dei partecipanti attraverso dinamiche di gioco e momenti ricreativi.

EIN5. I partecipanti possono interagire tra loro in modo spontaneo o guidato, in un contesto leggero e informale?

Obiettivo: Favorire la socializzazione e la costruzione di legami attraverso interazioni rilassate e momenti di condivisione informale.

EIN6. Sono presenti momenti che danno un senso di “rottura” dell’evento, stimolando spontaneità e allegria?

Obiettivo: Inserire pause creative o inattese che rigenerino l’attenzione, favoriscano il buonumore e mantengano vivo l’interesse.

EIN7. Il contesto favorisce interazioni amichevoli (es. giochi di gruppo, attività di team, spazi relax condivisi)?

Obiettivo: Creare un ambiente accogliente che inviti alla partecipazione spontanea e favorisca relazioni positive tra i partecipanti.

Ritmo ed equilibrio dell’esperienza

EIN8. L’intrattenimento è ben distribuito lungo l’evento, con alternanza tra momenti intensi e pause più leggere?

Obiettivo: Assicurare un’esperienza equilibrata e sostenibile, evitando sovraccarico sensoriale o cali di attenzione.

EIN9. È stato curato il ritmo generale dell’esperienza, evitando tempi morti o eccessiva monotonia?

Obiettivo: Mantenere vivo il coinvolgimento del pubblico attraverso una scansione temporale efficace e ben calibrata.

EIN10. Gli elementi ludici e spettacolari non appesantiscono né disturbano la coerenza narrativa dell’evento?

Obiettivo: Integrare l’intrattenimento in modo armonico all’interno della struttura narrativa, evitando distrazioni o incoerenze tematiche.

EIN11. Sono presenti momenti “iconici” che i partecipanti probabilmente ricorderanno nel tempo?

Obiettivo: Generare esperienze memorabili attraverso momenti simbolici, spettacolari o fortemente emozionali che restano impressi nella memoria.

Indicatori negativi (da evitare)

EINN1. Attività divertenti ma fuori tema rispetto all’evento o alla narrazione principale.

EINN2. Sketch, giochi o performance che distraggono invece di arricchire l’esperienza complessiva.

EINN3. Momenti di comicità o leggerezza non coerenti con il tono emotivo o estetico dell’evento.

EINN4. Umorismo non calibrato sul pubblico presente (es. contenuti infantili per adulti, o viceversa).

EINN5. Intrattenimento eccessivamente lungo o ripetitivo, che appesantisce l’esperienza.

EINN6. Assenza di variazioni nel tono e nel ritmo, che genera noia o calo di attenzione.

EINN7. Momenti inseriti solo per “riempire” il tempo, senza valore aggiunto.

EINN8. Inviti all’interazione troppo invadenti o pressanti, che possono creare imbarazzo o rifiuto.