Quello che i libri di storia non raccontano
Descrizione

Quello che i libri di storia non raccontano

Escursione di visita guidata in visita ai forti della prima guerra mondiale, da Fort Zaccaria a Forte Strino

Da Forte Zaccarana sulle tracce della storia che ha cambiato il volto alla nostra terra, nei luoghi protagonisti delle vicende della grande guerra… Ricordi che lasciano il segno.

Descrizione.

Questa piacevole e interessante escursione parte  dall’Ospizio San Bartolomeo 1971 m (l’ospizio costruito forse già dal 1127 e governato da un Priore, dava ospitalità e ristoro ai passanti) nei pressi del Passo del Tonale.

Qui inizia il nostro sentiero che tra sali e scendi nei boschi e lungo le praterie di alta montagna a cospetto della Presanella, ci porta a scoprire i resti di quello che costituiva la prima linea di difesa dell’Impero asburgico sul fronte meridionale.

Il primo che incontriamo è Forte Zacarana, completato nel 1913, era il più moderno ed efficiente dei forti del Tonale. Da qui si controlla tutto il Passo e il maestoso scenario formato dalla Presanella alla Busazza e cima Presena. Venne realizzato in calcestruzzo; sulla parte sommitale quattro cupole di acciaio girevoli contenevano obici e cannoni. Poteva ospitare 163 soldati e 4 ufficiali.

Proseguendo lungo la strada, incontriamo numerosi posti di guardia: gallerie realizzate in calcestruzzo o scavate nella roccia, per proteggere uomini e pezzi di artiglieria leggera. Giungiamo alle Caserme di Strino, un piccolo villaggio millitare. In questo punto, riparato dalle artiglierie italiane, l’esercito austro-ungarico realizzò caserme, magazzini e un ospedale da campo.

Ritorniamo per un breve tratto verso il Passo del Tonale ed arriviamo nei pressi dei ruderi dell’ex Forte Mero 1.841 m ( dove troviamo un’ area attrezzata). Questo forte  era stato pensato per la difesa ravvicinata ed era armato solo con sette mitragliatrici (degli esemplari sono conservati al Museo di Vermiglio e al Museo di Pejo). Ci concediamo una pausa per pranzare e riposarci contornati da un suggestivo bosco di larici.

Prossima meta e destinazione finale di oggi, che raggiungeremo una volta recuperate le nostre auto, è Forte Strino: il primo dei forti realizzati dagli austriaci. Interamente restaurato e visitabile, ospita una mostra permanente dedicata alla “Prima Guerra Mondiale”, nei mesi estivi e dallo scorso anno anche in inverno, organizza visite guidate, spettacoli e serate sul tema della Grande Guerra.

Forte Strino fu realizzato dagli austriaci tra il 1860 e il 1861 a presidio della strada tra Vermiglio e il Passo del Tonale, nei pressi del confine con il Regno di Piemonte e Sardegna (dal marzo 1861 Regno d’Italia).

Ospita il museo dedicato alla Grande Guerra ma in realtà nella Prima Guerra Mondiale il forte venne disarmato in quanto ormai inadeguato; negli anni trenta fu gravemente danneggiata dai recuperanti che ne asportarono tutte le parti in metallo. Verso la fine del Novecento, la Provincia autonoma di Trento ne ha promosso il recupero e, nel 1995, la riapertura.

Le acque in uscita dalla centrale vengono poi convogliate insieme a quelle del Noce, verso la centrale di Pont ubicata a Cogolo

Fonte e foto: https://experiencevaldisole.com/trekking-forti/

 

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