Conservation scientist: Schema di riferimento
Esperto di diagnostica e di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali

 

Schema B) Professione non regolamentata ma costruita con riferimenti normativi (non cogenti)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PPC7: Conservation scientist (VI-VII-VIII  Liv. EQF)

L’Esperto di Diagnostica e di Scienze e Tecnologia applicate ai Beni Culturali (afferente in ambito internazionale alla figura del conservation scientist) svolge attività di ricerca, analisi e interpretazione dei dati relativi alla materia costitutiva dei beni culturali, ai processi di degrado della stessa, all’interazione dell’ambiente (sia di rinvenimento che di conservazione) con il bene culturale, alle tecniche di costruzione e allo stato di conservazione; Collabora, con le altre figure partecipi dell’intervento conservativo, alla definizione dei materiali più idonei per l’esecuzione degli interventi di restauro e alla fase di manutenzione; monitora l’efficacia dell’intervento di restauro e lo stato di conservazione nel tempo.
E’ una professione di elevato contenuto intellettuale e di notevole complessità, che si svolge sia presso enti pubblici e privati sia come lavoro autonomo. Essa richiede una formazione culturale, scientifica, metodologica tecnica e etica specifica, ottenuta mediante percorsi di istruzione, formazione e aggiornamento a carattere teorico e pratico. Ha competenze multidisciplinari derivanti da conoscenze nelle discipline delle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché dell’informatica, applicate alla conservazione ed al restauro del patrimonio culturale, combinate ad ulteriori conoscenze di base di tipo storico, archeologico, artistico ed architettonico, che lo rendono capace di partecipare alla fase di progettazione dell’intervento conservativo e di redigere ed implementare il progetto del piano di indagine diagnostica e di monitoraggio prima, durante e dopo l’intervento di restauro, definendo le metodologie diagnostiche più idonee, il numero e la dislocazione delle prove da eseguire nel rispetto dei principi di non distruttibilità e non invasività delle analisi.

I compiti fondamentali dell’Esperto di Diagnostica e di Scienze e Tecnologia applicate ai Beni Culturali sono:

  • A. analizzare e documentare la materia costitutiva e il degrado dei beni culturali
  • B. progettare o collaborare alla progettazione degli interventi conservativi o conoscitivi sui beni culturali
  • C. Dirigere laboratori e curare iniziative sulla diffusione delle tecnologie collegate ai Beni Culturali.
  • D. Svolgere attività di studio, ricerca formazione ed educazione nel campo della diagnostica dei Beni Culturali e delle discipline affini e collegate.

Ciascuno di questi compiti caratterizza il profilo dell’Esperto di Diagnostica e di Scienze e Tecnologia applicate ai Beni Culturali e raggruppa le attività che il professionista è chiamato a svolgere, anche se con diversi gradi di responsabilità o specializzazione in base alle tre fasce (I, II, III) nelle quali è stata articolata la qualifica conformemente ai livelli EQF 8,7 e 6. E’ Esperto di Diagnostica e di Scienze e Tecnologia applicate ai Beni Culturali, rispettivamente di I, II e III fascia, chi ha un profilo conforme a questi compiti e svolge o ha la preparazione per svolgere almeno una delle attività che caratterizzano la rispettiva fascia.
Lo svolgere attività sotto coordinamento, proprio delle attività caratterizzanti la III fascia, non consente autonomia operativa nell’intervento sui Beni.

Per le attività si rimanda all’Allegato 6 del DM 244 ALLEGATO-6-DIAGNOSTA

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate
  • DM 244 del 20/05/2019 del MIBACT – allegato 6

Compiti e attività specifiche (dal DM 244 del 20/05/2019)

 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate.

Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali. 

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze  relativi alla professione, si allega quanto indicato dal DM 244

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione si allega quanto indicato dal DM 244.

Esperto di diagnostica e di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali I Fascia 8 livello EQF

Laurea magistrale in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali (LM-11) o Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico (12/S)

OPPURE
Laurea in Chimica, Fisica, Geologia, Biologia, Ingegneria dei Materiali, Scienze Geologiche, Scienze Ambientali con un numero di crediti minimi nelle discipline delle scienze applicate ai beni storico-artistici (GEO/07, 09; L-ART/02, 04; L-ANT/01,09; BIO/08; ICAR/19) equivalente a 96 CFU

OPPURE
Laurea Specialistica in Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico (12/S), Scienze Chimiche (62/S) o in Fisica (20/S) o in Scienza e Ingegneria dei Materiali (61/S) o in Biologia (6/S) o in Scienze geologiche (86/S) o in Scienze Geofisiche (85/S) o in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (82/S) con un numero di crediti minimi nelle discipline delle scienze applicate ai beni storico-artistici (GEO/07, 09; L-ART/02, 04; L-ANT/01,09; BIO/08; ICAR/19) equivalente a 96 CFU

OPPURE
Laurea Magistrale in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali (LM-11) o Biologia (LM-6) o in Fisica (LM-17) o in Scienza e Ingegneria dei Materiali (LM-53) o in Scienze Chimiche (LM-54) o in Scienze Geologiche (86/S) o in Scienze e Tecnologie Geologiche (LM-74) o in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (LM-75; 82/S) o in Scienze Geofisiche (LM-79; 85/S), con un numero di crediti minimi nelle discipline delle scienze applicate ai beni storico-artistici (GEO/07, 09; L-ART/02, 04; L-ANT/01,09; BIO/08; ICAR/19) equivalente a 96 CFU

INTEGRATE DA:
Dottorato di ricerca in argomento attinente alla diagnostica dei Beni Culturali, più almeno 24 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

OPPURE

Master di II livello (biennale) in argomento attinente alla diagnostica dei Beni Culturali, più almeno 36 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

OPPURE
almeno 48 mesi di esperienza professionale attinente alla diagnostica dei Beni Culturali a seguito di concorso pubblico presso il MiBAC o presso università e istituti di Alta Formazione per attività caratterizzanti il profilo, maturate alla data della pubblicazione del presente bando.

OPPURE
almeno cinque anni di documentata esperienza professionale attinente alla diagnostica dei Beni Culturali, anche non continuativa (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di livello II nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo), maturati alla data della pubblicazione del presente bando.

Esperto di diagnostica e di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali II Fascia 7 livello EQF

Laurea magistrale in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali (LM-11) o Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico (12/S)

OPPURE
Laurea in Chimica, Fisica, Geologia, Biologia, Ingegneria dei Materiali, Scienze Geologiche, Scienze Ambientali con tesi specificamente riguardante i BB. CC. e con un numero di crediti minimi nelle discipline delle scienze applicate ai beni storico-artistici (GEO/07, 09; L-ART/02, 04; L-ANT/01,09; BIO/08; ICAR/19) equivalente a 96 CFU

OPPURE
Laurea Specialistica in Scienze Chimiche (62/S) o in Fisica (20/S) o in Scienza e Ingegneria dei Materiali (61/S) o in Biologia (6/S) o in Scienze geologiche (86/S) o in Scienze Geofisiche (85/S) o in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (82/S) con tesi specificamente riguardante i BB.CC. e con un numero di crediti minimi nelle discipline delle scienze applicate ai beni storico-artistici (GEO/07, 09; L-ART/02, 04; L-ANT/01,09; BIO/08; ICAR/19) equivalente a 96 CFU

OPPURE
Laurea Magistrale in Biologia (LM-6) o in Fisica (LM-17) o in Scienza e Ingegneria dei Materiali (LM-53) o in Scienze Chimiche (LM-54) o in Scienze e Tecnologie Geologiche (LM-74) o in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (LM-75) o in Scienze Geofisiche (LM-79), con tesi specificamente riguardante la diagnostica dei BB.CC. e con un numero di crediti minimi nelle discipline delle scienze applicate ai beni storico-artistici (GEO/07, 09; L-ART/02, 04; L-ANT/01,09; BIO/08; ICAR/19) equivalente a 96 CFU

INTEGRATE DA:
almeno 24 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza professionale nelle scienze applicate alla conservazione dei beni culturali (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

Esperto di diagnostica e di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali III Fascia 6 livello EQF

Laurea triennale in Tecnologie per la conservazione e il restauro (L-43)

OPPURE
Laurea triennale in Beni Culturali con indirizzo tecnologico (L-01), con un numero di crediti inerenti la diagnostica e le scienze e la tecnologia applicate ai beni culturali equivalente ad almeno a 30 CFU

OPPURE
Laurea triennale (D.M. 270/04 ) in Scienze e Tecnologie Chimiche (L-27) o in Scienze e Tecnologie Fisiche (L-30) o in Scienze geologiche (L-34) o in Scienze Biologiche (L-13) o in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (L-32) o in Lauree in Biotecnologie (L-02) o in Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale (L07) o in Lauree in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche (L29), con un numero di crediti inerenti la diagnostica e le scienze e la tecnologia applicate ai beni culturali equivalente ad almeno a 30 CFU

OPPURE
Laurea triennale (DM 509/99) in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali (L41) o in Scienze della Terra L16 o in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura L27 o in Scienze e tecnologie fisiche (L25) o in Scienze e tecnologie farmaceutiche (L24) o in Scienze e tecnologie chimiche (L21) o in Scienze biologiche (L12) con un numero di crediti inerenti la diagnostica e le scienze e la tecnologia applicate ai beni culturali equivalente ad almeno a 30 CFU

OPPURE

diploma di laurea (DL) in Chimica, Fisica, Geologia, Biologia, Ingegneria dei Materiali, Scienze Geologiche, Scienze Ambientali, Scienze naturali, Biotecnologie indirizzo Biotecnologie industriali, Scienza dei materiali, con un numero di crediti inerenti la diagnostica e le scienze e la tecnologia applicate ai beni culturali equivalente ad almeno a 30 CFU

INTEGRATE DA:
almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza, anche non continuativa nelle scienze applicate alla conservazione dei beni culturali (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti nella detta formazione di livello I e II nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

    Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PPC7

    Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PPC7

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione