Operatore di Ittiturismo: Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata senza uno schema definito (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è messo a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e elementi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it 

Descrizione

PTU22: Operatore di Ittiturismo (V Liv. EQF)

L’Operatore di Ittiturismo effettua attività di “Ittiturismo”.

L’Ittiturismo consiste in attività di ospitalità ricreative, didattiche, culturali e di servizi finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici delle risorse della pesca e alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche esercitate da imprenditori, singoli o associati, attraverso l’utilizzo della propria abitazione o di struttura nella disponibilità dell’imprenditore stesso (Decreto Legislativo del 9 gennaio 2012, art. 2, paragrafo 2, lett. b).

L’ittiturismo è un’attività complementare alle attività di pescaturismo e da questa del tutto indipendente. Per ittiturismo si intendono l’insieme dei servizi turistici offerti dai pescatori sulla terra ferma, quali l’ospitalità in case di pescatori ed in borghi marinari. Elemento importante dell’ittiturismo è la ristorazione base di pescato locale possibilmente a cura degli stessi pescatori all’interno delle loro comunità.

Principali ambiti turistici di riferimento

  • Turismo d’Avventura
  • Turismo Naturalistico
  • Turismo Esperienziale

 

 

Dove lavora

Nell’ambito dell’ittiturismo si possono esercitare una o più delle seguenti attività:

    • preparazione e somministrazione di pasti e bevande per la consumazione in locali, ambienti o in spazi aperti appositamente allestiti e attrezzati nella disponibilità dell’imprenditore ittico
    • organizzazione di degustazioni di prodotti aziendali
    • organizzazione di attività didattiche e ricreative, rivolte in particolare alle scuole, con lezioni tenute dai pescatori finalizzate alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle attività del settore e alla conoscenza dell’ecosistema marino
    • ospitalità in adeguati alloggi nella disponibilità dell’imprenditore ittico;
    • ospitalità in altri locali o ambienti appositamente allestiti e attrezzati nella disponibilità dell’imprenditore ittico.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

È comunque opportuno vagliare la normativa regionale nei casi in cui, siano previste ulteriori restrizioni e autorizzazioni oltre a quelle previste per svolgere l’attività di imprenditori ittico, nonché tutte le autorizzazioni necessarie ad ottenere la licenza di pesca e quelle a carattere sanitario e turistico.

Altra normativa utile per il settore di pescaturismo

D.Lgs. 9 gennaio 2012, n. 4  “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, a norma dell’articolo 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96”

Compiti fondamentali e attività specifiche 

Gli operatori di Ittiturismo sono dei professionisti che già operano nel settore della pesca, in genere in qualità di imprenditori ittici. Pertanto, l’ittiturismo può essere inteso come una specializzazione di una professione precedentemente acquisita. Si presuppone che gli Operatori di Ittiturismo siano in possesso di tutte le autorizzazioni, abilitazioni e competenze necessarie per svolgere la propria attività professionale primaria di imprenditore ittico (pesca, conduzione, gestione e manutenzione dell’imbarcazione, delle attrezzature di bordo e di pesca, tecniche di navigazione marittima, cartografia, sicurezza dell’imbarcazione e nei luoghi di lavoro, ecc.).

Di seguito non verranno quindi trattati i compiti legati alla propria attività professionale primaria ma solo quelli orientati all’attività prettamente di natura turistica che chiameremo “offerta turistica”

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo Operatore di Ittiturismo

Compiti fondamentali 

  • T1: Valutare i bisogni e le aspettative degli ospiti
  • T2: Analizzare il Contesto dell’offerta turistica
    • T2.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.2 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate: interne/esterne)
    • T3.3 Individuare e Analizzare le attrazioni locali (Patrimonio Turistico)
  • T3: Analizzare costi e benefici ed effettua l’analisi dei rischi (Risk Management)
  • T4: Progettare l’offerta turistica
  • T5: Comunicare l’offerta turistica
  • T6: Realizzare l’offerta turistica
    • T6.1: Pianificare le attività dal punto di vista qualitativo e operativo
    • T6.2: Predisposizione e gestione del servizio di degustazione o ristorazione se previsto dall’offerta turistica
    • T6.3: Predisposizione e gestione del servizio ricettivo se previsto dall’offerta turistica
    • T6.4: Predisposizione e gestione del servizio didattico (conoscenza dei saperi della pesca, dei prodotti pescati, della cucina marinaresca, valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle attività del settore e alla conoscenza dell’ecosistema marino, ecc.)
    • T6.5: Predisposizione e gestione di servizio ricreativi e di intrattenimento se previsti dall’offerta turistica
    • T6.6: Garantire la corretta esecuzione dell’offerta turistica
    • T6.7: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
  • T7: Monitorare la qualità dell’offerta turistica

Compiti facoltativi 

  • T8: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Note

  • La competenza del compito T8 può essere messa a disposizione anche da altri componenti del team di accompagnatori laddove la richiesta dell’utenza lo preveda. In ogni caso è consigliabile, al fine di operare in piena autonomia la conoscenza di una o più lingue straniere (livello A2 o superiore).

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

Prerequisito di partenza: essere in regola con la normativa autorizzativa di settore. 

Oltre al requisito di partenza:  

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto

 

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

     

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