Restauratore di beni culturali:  Schema di riferimento

Schema A) Professione regolamentata: lo schema non entra nel merito dei requisiti ma ha lo scopo unicamente di richiamare la normativa vigente applicabile collegandola al quadro di riferimento TAH-CF

Descrizione

PPC22: Tecnico del restauro di Beni Culturali

Il restauratore di beni culturali mobili e di superfici decorate di beni architettonici, sottoposti alle disposizioni di tutela del Codice, è il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale.

A  tal  fine, nel quadro di una programmazione coerente e coordinata della conservazione, il restauratore analizza i dati relativi ai materiali  costitutivi,  alla tecnica di esecuzione  ed  allo  stato  di  conservazione  dei  beni e li interpreta; progetta e dirige, per la parte di competenza, gli interventi; esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro; dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al  restauro. Svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione.

Compiti fondamentali:

  • Esaminare preliminarmente i dati relativi al bene e all’ambiente, le tecniche esecutive e i materiali costitutivi sia originali sia di eventuali precedenti interventi, valutazione delle condizioni di degrado del bene e delle interazioni tra l’opera e il suo contesto.
  • Progettare le diverse fasi dell’intervento
  • Svolgere l’intervento curandone tutti gli aspetti, anche quelli amministrativi e di cantiere.
  • Divulgare e documentare i risultati.
  • Compiere attività di ricerca e sperimentazione.

Normativa di riferimento

D.M. 26 maggio 2009, n. 86. Regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’articolo 29, comma 7, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio.

Requisiti di accesso alla figura professionale 

La qualifica di restauratore si acquisisce solo a seguito di conseguimento di:

Diploma di Laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali (classe LMR02) o titolo equiparato

Diploma accademico di II livello a ciclo unico abilitante alla professione di restauratore di beni culturali (Codice DASLQ01)

L’elenco è aggiornato periodicamente con i nominativi di coloro che conseguono il titolo dopo ciascuna sessione di Laurea, trasmessi dalle Università, Accademie e Scuole di Alta Formazione accreditate

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

     

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