Manager del Turismo delle Radici (SP/TAH-CF/PTUMN12)

Schema SP/TAH-CF/PTUMN12 Ver. Beta

Schema di riferimento elaborato in conformità allo standard: SP/TAH-CFStandard Professionale (SP) 3.0  basato sulle competenze professionali indicate nel Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e del Patrimonio Culturale, definito in linea e in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF), alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET), e allo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle Professioni non regolamentate.

Lo schema è sottoposto ad una prima inchiesta pubblica a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e contributi utili a migliorarne i contenuti. Successivamente, ai sensi dell’art. 9 della legge 4/2013 che vede le Associazioni Legge 4/2013 collaborare alla elaborazione della normativa tecnica UNI relative alle singole attività professionali, gli schemi saranno inviati all’ente di normazione per l’inchiesta pubblica prevista dai regolamenti vigenti in ambito normativo.

 

1. Titolo e Descrizione

PTUMN12: Manager del Turismo delle Radici (VI Liv. EQF)

Il “Manager del Turismo delle Radici” è una figura professionale specializzata nella creazione e gestione di esperienze di viaggio che consentono ai viaggiatori di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica. Integrando i principi del turismo esperienziale questo manager sviluppa percorsi unici e personalizzati che offrono un’immersione profonda nelle identità locali, stimolando tutti i sensi e coinvolgendo attivamente i visitatori.

Le sue competenze spaziano dalla ricerca storica e genealogica alla pianificazione di itinerari tematici che enfatizzano la multisensorialità, l’apprendimento attivo, e l’intrattenimento culturale. Egli promuove un approccio olistico che unisce l’estetica, l’unicità e l’interazione umana, assicurando che ogni viaggio sia non solo un tour, ma un’avventura emotiva e culturale arricchente. In questo modo, il Manager del Turismo delle Radici non solo facilita la scoperta delle origini dei viaggiatori ma anche l’apprezzamento delle diverse culture, contribuendo a un turismo più consapevole e significativo.

In sostanza, il Manager del Turismo delle Radici è un professionista che unisce conoscenze storiche e culturali con competenze di gestione del turismo per creare esperienze di viaggio personalizzate e profondamente significative, che permettono ai viaggiatori di connettersi con le loro origini e identità culturali.

2. Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

3. Termini e Definizioni

Il turismo delle radici, noto anche con diverse altre denominazioni come turismo delle origini, di ritorno, ancestrale o genealogico, è un tipo di viaggio unico e significativo. È caratterizzato principalmente dai migranti che ritornano nel loro paese di origine, spesso dopo essere stati lontani per molti anni, o dai loro discendenti che desiderano esplorare e conoscere la terra d’origine della loro famiglia. Il viaggio nelle terre natali si trasforma spesso in un percorso di scoperta personale e di collegamento con il proprio passato e la propria storia familiare.

 Una possibile definizione può quindi essere la seguente:

Turismo delle RadiciIl “Turismo delle Radici” è una forma di viaggio personalizzato e significativo che consente alle persone di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica. Questo tipo di turismo implica visitare luoghi legati alla storia familiare o alle origini culturali, offrendo un’esperienza unica di scoperta personale, riconnessione con le proprie radici e approfondimento della propria identità. Integrando elementi di turismo esperienziale, il Turismo delle Radici unisce l’aspetto emotivo e personale del viaggio con l’apprendimento e l’immersione nelle identità locali, offrendo un’esperienza unica e significativa che va oltre il turismo tradizionale.

I Principi delle Esperienze

  1. Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere attività di tipo multisensoriale (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e laddove possibile, gusto)
  2. Identità locali: Il percorso esperienziale deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
  3. Unicità: il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità
  4. Relazioni umane: il percorso esperienziale deve essere basato sulle relazioni umane
  5. Partecipazione diretta: il percorso esperienziale deve prevedere la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
  6. Apprendimento esperienziale: il percorso esperienziale deve prevedere una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
  7. Approccio tematico: ogni percorso dovrà essere costruito a partire da un tema che lo caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore
  8. Approccio estetico: l’approccio estetico, è uno degli elementi, assieme a quello della partecipazione diretta, alla base del concetto di “immersione”. Gli eventi che costituiscono “la messa in scena dell’esperienza” devono essere progettati in modo da dare importanza a tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, il senso del bello, il luogo scelto per l’esperienza, la trama (sceneggiatura) che deve essere coerente con il tema scelto ed il luogo individuato.
  9. Intrattenimento: il percorso esperienziale dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza.
  10. Immersione: Il principio di immersione è in realtà, la diretta conseguenza dell’applicazione dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta e approccio estetico. Tecniche immersive possono essere implementate al fine di creare un ambiente scenico che vede i partecipanti immersi in un contesto multisensoriale.

Relazione tra principi esperienziali e offerte legate al turismo delle radici.

In relazione ai principi esperienziali, un Manager del Turismo delle Radici deve essere in grado di fondere gli elementi distintivi del turismo delle radici con i principi esperienziali  per creare viaggi a forte impatti emotivo.

  1. Multisensorialità: Il manager deve curare la creazione di esperienze che mirano a stimolare tutti i sensi, collegando gli ospiti alle loro radici attraverso suoni, immagini, odori e sapori tipici della terra d’origine.
  2. Identità Locali: Essenziale per il turismo delle radici, il manager deve enfatizzare e valorizzare gli elementi distintivi dell’identità culturale e storica delle località visitate, permettendo ai visitatori di esplorare e connettersi con le loro origini.
  3. Unicità: Ogni esperienza offerta deve essere unica e personalizzata, riflettendo la storia e le radici individuali del visitatore, rendendo ogni viaggio unico e irripetibile.
  4. Relazioni Umane: Il manager dovrebbe facilitare incontri autentici con la comunità locale, incentivando la condivisione di storie familiari e personali che arricchiscono l’esperienza del viaggiatore.
  5. Partecipazione Diretta: Incoraggiare la partecipazione attiva dei visitatori in attività culturali e tradizionali, permettendo loro di “vivere” anziché solo osservare la cultura del luogo di origine.
  6. Apprendimento Esperienziale: Promuovere attività che permettono ai visitatori di imparare attivamente sulla storia, la cultura e le tradizioni delle loro radici, attraverso workshop, visite guidate, e altri modi interattivi.
  7. Approccio Tematico: Sviluppare percorsi tematici che riflettano i diversi aspetti del turismo delle radici, come la storia familiare, la genealogia o specifiche tradizioni culturali.
  8. Approccio Estetico: Curare l’aspetto estetico degli itinerari e delle esperienze offerte, creando un’atmosfera che rispecchi l’autenticità e la bellezza dei luoghi legati alle radici dei visitatori.
  9. Intrattenimento: Integrare elementi di intrattenimento che siano rispettosi e rafforzino il valore culturale e storico delle esperienze, come la musica tradizionale o rappresentazioni teatrali legate alle storie locali.
  10. Immersione: Utilizzare tecniche immersive per far immergere completamente i visitatori nelle loro radici e nella cultura del luogo, creando un contesto multisensoriale che li connette profondamente alle loro origini.

Esperienze Culturali legate al Turismo delle Radici e livelli di esperienze. 

  • Esperienza Culturale (Primo Livello): “Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali” (principi 1, 2, 3)
  • Esperienza Culturale Autentica (Secondo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 2, 3, 4,5, 6, 7)
  • Esperienza Culturale Piena (Terzo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 )

4. Compiti e attività specifiche

  • T1: Valutare i bisogni e le aspettative degli ospiti: Questo è fondamentale per creare esperienze personalizzate e soddisfare le aspettative dei viaggiatori, essenziale nel turismo delle radici
  • T2: Analizzare il Contesto della offerta legata al turismo delle radici
    • T2.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.2 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate: interne/esterne)
    • T2.3 Individuare e Analizzare le attrazioni territoriali (Patrimonio Culturale territoriale)
  • T3: Analizzare costi e benefici ed effettua l’analisi dei rischi (Risk Management): Cruciali per garantire la sostenibilità e l’efficacia dell’offerta turistica.
  • T4 Ricerca Storica e Genealogica: Raccogliere informazioni e documenti storici per fornire un contesto ricco e dettagliato agli itinerari. Questo aspetto è centrale nel turismo delle radici, poiché fornisce il contesto storico e personale che arricchisce l’esperienza del viaggiatore.
  • T5: Progettare l’offerta turistica: La capacità di coniugare tutti gli elementi in un’offerta coerente e attraente è vitale.
  • T6: Comunicare l’offerta turistica 
  • T7: Realizzare l’offerta turistica 
    • T7.1: Collaborazione con Comunità e Esperti Locali: Lavorare con storici, genealogisti e comunità locali per garantire autenticità e profondità nelle esperienze offerte.
    • T7.2: Pianificare Itinerari Personalizzati: Creare viaggi che riflettano la storia personale e le radici culturali dei clienti, integrando esperienze multisensoriali e interazioni con le comunità locali.
    • T7.3: Definire le procedure e i regolamenti interni
    • T7.4: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T7.5: Coordinare le risorse umane (staff)
    • T7.6: Garantire la corretta esecuzione dell’offerta turistica 
    • T7.8: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T7.9: Monitorare la qualità dell’offerta turistica
  • T8: Migliorare l’offerta turistica (miglioramento continuo)
  • T8: Valutare le offerte turistiche delle radici
  • T9: Innovare le offerte turistiche delle radici

5. Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità 

 Compito T1: Valutare i bisogni e le aspettative turistiche (domanda turistica)

    •  Abilità
      • SQ1: Capacità di analisi
      • SQ2: Capacità di sintesi
      • SQ10: Analizzare i requisiti espliciti, impliciti e cogenti dell’utenza
      • SP15: Analizzare la domanda turistica delle radici 
    •  Conoscenze
      • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
      • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
      • KS3: Turismo Esperienziale
      • KS29: Marketing Turistico
      • KQ33: Quality Management – Tecniche di Analisi dei requisiti (bisogni) delle parti interessate
      • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
      • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
      • KS403: Turismo delle Radici
      • KS17: Il Turismo integrato

Compito T2: Analizzare il Contesto della offerta turistica

Attività: T2.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore

    •  Abilità
      • SQ1: Capacità di analisi
      • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
      • SP2: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con pertinenza al proprio settore di riferimento
      • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
      • SP4: Individuare e valutare l’applicabilità della Legislazione Turistica
      • SP22: Individuare e valutare l’applicabilità di Politiche di Settore
      • SP25: Valutare l’applicabilità di Programmi, Convenzioni e Riconoscimenti Istituzionali
    •  Conoscenze
      • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
      • KS40: I criteri per la tutela dei beni culturali
      • KS41: I vari livelli di tutela
      • KS43: I Beni paesaggistici
      • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
      • KS48: Il Regolamento europeo 2016/679
      • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
      • KS50: Finanziamenti per la Filiera Turistica e Culturale
      • KS52: Normativa per la tutela del consumatore

Attività: T2.2 Individua e Analizza gli stakeolders (chi sono le parti interessate: interne/esterne)  

    •  Abilità
      • SQ1: Capacità di analisi
      • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici
    •  Conoscenze
      • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
      • KS27: Sistemi turistici locali
      • KS28: Istituzioni e Promozione del territorio
      • KS92: Organismi di tutela e vigilanza
      • KS121: Le relazioni con le istituzioni
      • KS265: Enti e Istituzioni Territoriali
      • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientale (P1)

 Attività: T2.3 Individuare e Analizzare le attrazioni territoriali (Patrimonio Culturale territoriale)

    • Abilità
      • SQ1: Capacità di analisi
      • SQ2: Capacità di sintesi
      • SP94: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico (analizzare, documentare relazionare)
      • SP100: Patrimonio Cuturale e Identità culturali locali (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)

In base alle peculiarità del territorio e del target degli ospiti, le abilità generali indicate dovranno essere particolarmente approfondite nel settore specifico di appartenenza che può essere, ad esempio: Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare, elaborare relazioni storico-comparative, individuare la rilevanza e l’ambito storico-culturale del Patrimonio Culturale e delle Identità Culturali rientranti in uno o più dei seguenti settori (elenco non esaustivo): 

  • SP29: Patrimonio Unesco (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP30: Patrimonio Naturalistico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP31: Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP32: Patrimonio Immateriale (Individuare, analizzare, documentare, relazionare, interpretare)
  • SP33: Patrimonio Enogastronomico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP53: Beni Antropologici (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
    • Conoscenze
      • KS223: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico
      • KS145: Principi, metodi e tecniche di gestione documentale
      • KS194: Attrazioni endogene culturali territoriali
      • KS195: Attrazioni endogene naturali territoriali
      • KS196: Attrazioni indotte territoriali
      • KS240: Storia delle tradizioni popolari
      • KS249: Interpretazione del Patrimonio
      • KS263: Identità culturali locali
      • KT6: Strumenti informatici per la comunicazione e la ricerca online
      • KS352: Elementi del Patrimonio Culturale Materiale e Immateriale
      • KS404: Storia locale e globale
      • KS407: Antropologia Culturale
      • KS408: Dinamiche Socioculturali
      • KS410: Etnografia e Usanze Locali

 

Le conoscenze generali del Patrimonio Culturale devono comprendere sia i beni materiali che immateriali ed essere particolarmente approfonditi sui settori correlabili con il target e il contesto territoriale. Di seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo

  • KTU Patrimonio Unesco
    • KTU1: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Materiale
    • KTU2: La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (WHL)
    • KTU3: Istituzioni Unesco per il Patrimonio Culturale
    • KTU4: I siti a rischio del Patrimonio dell’Umanità
    • KTU5: La Lista Propositiva del Patrimonio Mondiale
    • KTU6: Le procedure per il riconoscimento dei siti Unesco
    • KTU7: Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani di gestione
    • KTU8: Modelli per la realizzazione dei Piani di Gestione
    • KTU9: I Siti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità
    • KTU10: Biosfere e Geoparchi Globali Unesco
    • KTU11: Network Città Creative
    • KTU12: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU13: La Lista Mondiale del Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU14: Altri Programmi di salvaguardia e promozione del Patrimonio Culturale
  •  KTN Patrimonio Naturalistico
    • KTN1: Le Aree Naturali Protette
    • KTN2: Parchi e Riserve Naturali
    • KTN3: Le riserve Naturali
    • KTN4: Rete Natura 2000
    • KTN5: Siti di Interesse Comunitario (SIC)
    • KTN6: Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • KTN7: Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
    • KTN8: Le Zone Umide
    • KTN9: I Geositi
    • KTN10: Strumenti di Gestione delle Aree Naturali Protette
    • KTN11: I Piani Paesaggistici
    • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientali
    • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KTI Patrimonio Immateriale
    • KTI1: Beni demoetnoantropologici (DEA)
    • KTI2: Registri del Patrimonio Immateriale
    • KTI3: Riti e Feste Religiose (Celebrazioni)
    • KTI4: Mestieri, Saperi e Tecniche lavorative tradizionali (Saperi)
    • KTI5: Tradizioni e espressioni orali (Espressioni)
    • KTI6: Arti dello Spettacolo
    • KTI7: Luoghi della Memoria e Luoghi simbolici
    • KTI8: Luoghi del Mito e delle Leggende
    • KTI9: Luoghi del Sacro
    • KTI10: Luoghi degli Eventi storici
    • KTI11: Luoghi delle personalità storiche e della cultura
    • KTI12: Luoghi storici del lavoro
    • KTI13: Luoghi del racconto letterario
    • KTI14: Luoghi del racconto televisivo e filmico
    • KTI15: Patrimonio museale etnoantropologico
    • KTI16: Patrimonio etnomusicologo
    • KTI17: Parchi letterari
  • KTS Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico
    • KTS1: Il Turismo Archeologico
    • KTS2: Parchi e Siti Archeologici
    • KTS3: Paleolitico, Mesolitico e siti di interesse turistico
    • KTS4: Neolitico, Età dei Metalli e siti e siti di interesse turistico
    • KTS5: Principali stili architettonici
    • KTS6: Siti turistici di epoca greco e romana
    • KTS7: Testimonianze della civiltà bizantina e Longobarda
    • KTS8: I siti di interesse turistico del periodo normanno
    • KTS9: Barocco e rococò
    • KTS10: L’Architettura Neoclassica
    • KTS11: Le Testimonianze del Liberty
    • KTS12: I Borghi storici
    • KTS13: Il Patrimonio museale
  •  KTE Patrimonio Enogastronomico
    • KTE1: I Prodotti tipici
    • KTE2: Il turismo enogastronomico
    • KTE3: La certificazione di qualità dei prodotti alimentari DOP, IGP e STG
    • KTE4: I Prodotti Agroalimentari Tradizionali
    • KTE5: Altre forme di riconoscimento dei prodotti tipici
    • KTE6: Le strade del vino
    • KTE7: I disciplinari di produzione
    • KTE8: I prodotti Biologici
    • KTE9: Gli agriturismi
    • KTE10: I Distretti rurali e agroalimentari di qualità

Compito T3: Analizzare costi e benefici ed effettuare l’analisi dei rischi

    • Abilità
      • SQ1: Capacità di analisi
      • SP13: Analizzare e valutare il contesto territoriale per identificare punti di forza e di debolezza
      • SP16: Effettuare Analisi SWOT
    • Conoscenze
      • KS94: Valutazione delle Offerte Turistiche
      • KS95: Progettazione delle Esperienze
      • KS96: Costi di Gestione
      • KS99 Risk Management

 Compito T4: Ricerca Storica e Genealogica

  • Abilità
    • SP47: Utilizzare strumenti e metodologie di ricerca
    • SP92: Ricerca Documentale (applicare tecniche e metodologie)
    • SP102: Saper analizzare il contesto territoriale dal punto di vista dell’offerta turistica delle radici
    • SP131: Ricerca Genealogica (effettuare ricerche approfondite utilizzando una varietà di fonti, tra cui archivi storici, database genealogici online, biblioteche e collezioni private)
    • SP132: Analisi di Documenti Storici (registri civili, archivi parrocchiali, testi antichi, mappe storiche e registri di migrazione).
  • Conoscenze
  • KS404: Storia locale e globale
  • KS405: Genealogia
  • KS406: Tecniche di Ricerca Storica e Genealogica
  • KS407: Antropologia Culturale
  • KS408: Dinamiche Socioculturali

Compito T5: Progettare l’offerta turistica delle radici

    •  Abilità
      • SQ11 Progettare processi e servizi
      • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
      • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
      • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
      • SP17: Contribuire allo sviluppo dell’offerta turistica delle radici 
    • Conoscenze
      • KQ1: Quality Management – La norma UNI EN ISO 9001
      • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
      • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo;
      • KS95: Progettazione delle Esperienze
      • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
      • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
      • KS409: Narrativa e Storytelling

Compito T6: Comunicare l’offerta turistica esperienziale

    • Abilità
      • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
      • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing turistico
      • ST1: Capacità di comunicare
      • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
    •  Conoscenze
      • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
      • KS30: Turismo e Comunicazione
      • KS31: Il Piano di Comunicazione
      • KS32: Marketing e Promozione online
      • KS33: Tecniche di Web Marketing
      • KS34: Social Marketing
      • KS35: Online Travel Agencies (OTA)
      • KS100: Informatica per la comunicazione

Compito T7: Realizzare l’offerta esperienziale

Attività: T7.1: Collaborazione con Comunità e Esperti Locali

  • Abilità
      • SP133: Networking e Collaborazione (stabilire e mantenere relazioni produttive con una varietà di stakeholder, inclusi storici locali, genealogisti, e rappresentanti della comunità)
      • SP134: Mediazione e Negoziazione (mediare tra diverse esigenze e aspettative, equilibrando gli interessi dei viaggiatori con quelli delle comunità locali e degli esperti.
      • ST1: Capacità di comunicare
  • Conoscenze
      • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
      • KS347: Dinamiche Comunitarie
      • KS411: Cultura e Tradizioni Locali:
      • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
      • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
      • KT29: Branding Personale
      • KS411: Strategie di Networking
      • KT1: Comunicazione

Attività: T7.2: Pianificare le attività dal punto di vista qualitativo e operativo

    • Abilità
      • SQ5: Capacità di pianificazione
      • SQ7: Capacità nel produrre piani di miglioramento
      • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
      • SP41: Saper organizzare la location e la “messa in scena” di eventi culturali inerenti la propria offerta turistica 
    • Conoscenze
      • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio
      • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
      • KS102: Il Teatro come modello di messa in scena delle offerte esperienziali

Attività: T7.3: Definire le procedure e i regolamenti interni

    • Abilità
      • SQ3: Capacità organizzative
      • SQ13: Realizzare Procedure e Istruzioni Operative per la Qualità
    •  Conoscenze
      • KQ4: Quality Management – La Documentazione di Sistema; il Manuale; Procedure e Istruzioni Operative;
      • KS101: Informatica e Telematica di base

Attività: T7.4: Gestire le risorse economiche (budget)

    • Abilità
      • ST9: Utilizzare gli strumenti di amministrazione e contabilità aziendale
    •  Conoscenze
      • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
      • KS96: Costi di Gestione
      • KS97: Gestione Contabile e Fiscale
      • KS103: Economia Aziendale
      •  

Attività: T7.5: Coordinare le risorse umane (staff)

    •  Abilità
      • SQ9: Identificare gap di competenze per la qualità
      • SP18: Identificare gap di abilità e competenze per il settore di riferimento
      • ST1: Capacità di comunicare
      • ST2: Capacità di gestione del gruppo
      • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
      • ST12: Assegnare ruoli e mansioni nei processi di gestione
    •  Conoscenze
      • KQ5: Quality Management – La Gestione delle risorse umane
      • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
      • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
      • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
      • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
      • KT12: Tecniche e metodologie per la gestione delle risorse umane
      • KT24: Leadership e Psicologia di gruppo
      • KS124: Management culturale

Attività: T7.6: Garantire la corretta esecuzione dell’offerta turistica

    •  Abilità
      • SQ3: Capacità organizzative
      • SQ4: Capacità di controllo
      • SP37: Saper pianificare e coordinare la manutenzione delle infrastrutture e delle attrezzature di propria pertinenza
      • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
      • SP41: Saper organizzare la location e la “messa in scena” di eventi culturali inerenti la propria offerta turistica 
      • SP122: Contribuire alla corretta gestione di eventi esperienziali
      • SP123: Contribuire alla corretta gestione di eventi interpretativi
    •  Conoscenze
      • KQ6: Quality Management – Le risorse logistiche: attrezzature, infrastrutture e ambiente di lavoro
      • KQ9: Quality Management – Produzione ed erogazione del servizio;
      • KQ10: Quality Management – Identificazione e rintracciabilità;
      • KS1: Logistica
      • KS111: Sostenibilità degli Eventi
      • KS183: Caratteristiche degli Eventi
      • KS187: Tutela della Location e Luoghi utilizzati per gli eventi
      • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
      • KS233: Progettazione e realizzazione di eventi su tematiche culturali
      • KS349: Principi dei Percorsi Esperienziali
      • KS350: Principi dei Percorsi di Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation)
      • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali

Attività: T7.7: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile

    • Abilità
      • SQ4: Capacità di controllo
      • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
      • SP4: Verificare la corretta applicazione della Legislazione Turistica
      • SP42: Verificare la corretta applicazione  della normativa in materia di Privacy
    •  Conoscenze
      • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
      • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
      • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
      • KS106: Legislazione Turistica

Attività: T7.8: Monitorare la qualità dell’offerta turistica

    • Abilità
      • SQ19: Applicare strumenti di auditing
      • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
      • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
      • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi
    • Conoscenze
      • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
      • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive
      • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi
      • KQ16: Quality Management – Le verifiche ispettive interne (Audit)
      • KQ17: Quality Management – La norma ISO19011
      • KQ19: Quality Management – Conduzione degli audit
      • KQ31: Quality Management – Monitoraggio e audit
      • KQ32: Quality Management – Monitoraggi e valutazione della qualità nelle strutture della filiera turistica

T8: Migliorare l’offerta turistica (miglioramento continuo)

    •  Abilità
      • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
      • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento
    •  Conoscenze
      • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo

 T9: Valutare le offerte turistiche

    •  Abilità
      • SP9: Applicare strumenti per la misurazione e la valutazione della competitività turistica
      • SP10: Applicare strumenti per la misurazione e la valutazione delle offerte turistiche
    •  Conoscenze
      • KS25: Modelli di competitività turistica
      • KS26: Modelli innovativi per la misurazione della competitività turistica
      • KS94: Valutazione delle Offerte turistiche
      • KS107: Modelli territoriali turistici

T10: Innovare le offerte turistiche delle radici

    •  Abilità
      • SQ8: Gestire il processo di richiesta di cambiamenti
      • SP20: Comprendere gli impatti delle nuove tecnologie nei processi del proprio settore
      • SP21: Individuare e fornire supporto per la scelta e l’applicazione di tecnologie Innovative per il settore di riferimento
      • SP35: Analizzare e interpretare le tendenze di mercato
    •  Conoscenze
      • KS22: Cultura, turismo e sviluppo economico
      • KS38: Le nuove tecnologie emergenti
      • KS85: Politiche di settore
  •  
  •  Compiti facoltativi
    • Compito T11: Effettuare Formazione in materia di Turismo delle Radici
    • Abilità
      • SP36: Effettuare formazione e informazione con riferimento alle materie legate alla propria professione
      • SP45: Elaborare Progetti formativi/informativi nel settore di riferimento
      • SP46: Curare e gestire eventi formativi/informativi nel settore di riferimento
    • Conoscenze
      • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
      • KS127: Metodologie e tecniche per la valutazione degli eventi formativi

 Compito T12: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento degli ospiti

    •  Abilità
      • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei propri ospiti
    •  Conoscenze
      • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei propri ospiti

Autonomia e Responsabilità: Settimo livello EQF 

 6Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione di Operatore Esperienziale si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea magistrale e almeno un anno, anche non continuativo, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Almeno 10 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti  ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto

 Strumenti di valutazione dell’Apprendimento Non Formale e Informale

  •  Apprendimento Non Formale

La valutazione della formazione specifica dovrebbe essere effettuata valutando le Conoscenze, le Abilità e le Competenze indicate nella presente scheda profilo, utilizzando, quando possibile, almeno i seguenti elementi di valutazione:

    • Esame scritto per la valutazione delle conoscenze
    • Project work (o tirocinio lavorativo o stage)
    • Esame orale
  • Apprendimento Informale

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

    • Curriculum Vitae
    • Portfolio professionale
    • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
    • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

 

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi tematici sulla Progettazione delle Esperienze

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Corsi con Attestazione Professionalizzante ai sensi della Legge 4/2013