Museo ed Ecomuseo a confronto alla luce della definizione ICOM di Museo del 2022
di Ignazio Caloggero

Pagina di Riferimento: Speciale Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation) 

L’articolo è estratto dal volume “Ecomusei e Interpretazione del Patrimonio Culturale Verso i Centri di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio (CEIP)”

Definizione di Museo (ICOM 2022)

Il 24 agosto 2022 nell’ambito dell’Assemblea Generale Straordinaria di ICOM a Praga, è stata approvata la nuova definizione di museo, frutto di un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo. Viene così modificato l’Art. 3 dello Statuto di ICOM.

Museo (ICOM – Praga 2022)

Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che compie ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio culturale, materiale e immateriale.

Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità.

Operano e comunicano in modo etico e professionale e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.

Confrontiamo la definizione ICOM di museo del 2022 con quella del 2007

Le novità della definizione ICOM 2022 rispetto alla definizione di museo del 2007 

  • Il museo non si limita ad essere solo aperto al pubblico ma deve essere anche rispettoso dei principi di “accessibilità” e “inclusività”.
  • Il termine “collezione” sostituisce il precedente “acquisizione”. Tale termine come afferma ICOM Italia, si adatta meglio al patrimonio intangibile o diffuso e segna una distanza rispetto alla necessità di proprietà/possesso del bene.
  • Viene introdotto il concetto di “Interpretazione del Patrimonio Culturale”. Tale concetto era stato già inserito da ICOM nella Carta di Siena 2.0 del 2016.
  • Si chiarisce che il Museo ha la funzione di promuovere la diversità e la sostenibilità
  • Viene fatto un richiamo esplicito all’etica ed alla professionalità
  • Viene chiarito la necessita di coinvolgere le comunità. L’importanza del concetto della Partecipazione concetto già esplicitato nella Convenzione di Faro del 2005 e nella Carta di Siena 2.0 su “Musei e paesaggi culturali” del 2016
  • Viene introdotto il concetto di “Offerta Esperienziale”

Definizioni di museo interpretativo 

Rivediamo la definizione di ecomuseo data nel precedente articolo “Per una nuova definizione di ecomuseo: l’ecomuseo interpretativo”

Ecomuseo

Istituzione al servizio della comunità, orientato allo sviluppo locale sostenibile, risultato di un processo interpretativo e partecipativo, che mira a valorizzare, tutelare, rendere accessibile, il patrimonio culturale di un territorio, riferibile ad una specifica comunità patrimoniale.

Tabella di comparazione Ecomuseo/Museo

L’attività di interpretazione, comporta, ricordiamo, il rispetto di una serie di principi che giustificano le cose dette nella prima colonna della tabella precedente, in particolare rivisitando alcuni dei principi dell’interpretazione: approccio culturale (2), centralità dei partecipanti (4), partecipazione (5), apprendimento esperienziale (6), comunicazione ermeneutica (11), approccio olistico (13), approccio su misura (14), l’interpretazione fondata sui fatti (16), la semplicità e coerenza comunicativa (17) possiamo giustificare quanto affermato e anche, probabilmente il rispetto del principio di inclusività indicati nella definizione di museo. (per la descrizione dei principi di interpretazione si veda l’articolo “I Principi dell’Interpretazione del Patrimonio Culturale“)

Per quanto riguarda il target di riferimento (comunità o società), considerando che se è vero che gli ecomusei nascono “da e per una comunità” è altrettanto vero che devono necessariamente aprirsi ai turisti e quindi anche gli ecomusei sono in effetti al servizio della società.

Per quanto riguarda invece il richiamo esplicito all’etica ed alla professionalità, ricordiamo che tale definizione è inserita in uno statuto, e del tutto normale che ci sia, ma ritengo che l’etica professionale, più che una caratteristica strutturale dovrebbe essere un principio applicabile in qualunque contesto anche se non esplicitamente richiamato.

Rimane probabilmente una certa differenza per quanto riguarda lo status giuridico dell’istituzione ed il diverso livello di partecipazione della comunità, di norma molto più profondo e istituzionalizzato negli ecomusei, teorico e ancora poco profondo nei musei tradizionali.

L’assenza di lucro anche se non presente nella definizione di ecomuseo da me data, è comunque un requisito, di norma, obbligatorio nelle normative regionali.

La differenza sostanziale è probabilmente legata al processo costitutivo, un ecomuseo è il risultato finale di un processo interpretativo e partecipativo. Un museo, anche se, una volta costituito, rispetta i principi di interpretazione e partecipazione, può nascere per motivi diversi. 

A questo punto è altrettanto chiaro come il confine tra museo ed ecomuseo si fa sempre più sottile fino a quasi, almeno in alcuni contesti, a scomparire.

In sostanza sia i musei che gli ecomusei, se rispettano i principi fondamentali dell’Interpretazione, sono da considerare “Centri di Interpretazione del Patrimonio Culturale”

Articolo estratto dal corso: Corso Base di Ecomuseologia

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