Turismo e Marketing Esperienziale: Principi, Casi di Studio, Marchio di Qualità Esperienziale, Competenze e Profili Professionali

di Ignazio Caloggero

 

Pagina di Riferimento: Speciale “Turismo e Marketing Esperienziale” 

Il “Turismo Esperienziale” è un termine a volte utilizzato impropriamente, spesso come mera etichetta, da appiccicare al bisogno, per giustificare i prezzi delle proprie offerte.

Diventa cruciale identificare ciò che differenzia un’autentica offerta esperienziale da una semplice proposta turistica etichettata come tale. Questo è vitale sia per i turisti, nell’effettuare scelte tra numerose opzioni, sia per gli operatori turistici che aspirano a offrire un’esperienza autentica e di qualità. Di conseguenza, emerge la necessità, applicando la metodologia del Quality Management, di fornire una risposta chiara e non ambigua alle seguenti domande:

  1. Che cos’è il Turismo Esperienziale?
  2. Quali sono le caratteristiche che individuano l’offerta esperienziale?
  3. A quali tipologie di attività si possono applicare i principi esperienziali?
  4. Come valutare la qualità delle offerte esperienziali?
  5. Quali sono le competenze professionali necessarie?

Questo libro mira a fornire risposte concrete alle cinque questioni fondamentali, focalizzandosi sui seguenti aspetti, ciascuno dei quali risponde alle domande formulate: 

  1. Definizioni
  2. Principi Esperienziali
  3. Repertorio delle attività esperienziali 
  4. Marchio di Qualità Esperienziale
  5. Competenze esperienziali e Profili Professionali

Questo volume si distingue per essere un ‘libro espandibile’, offrendo la possibilità di ampliare le informazioni tramite dettagli e approfondimenti, anche multimediali, non inclusi direttamente nel testo. Sono presenti link e QR-Code che conducono a schede di approfondimento, accessibili via telefono con lettore QR-Code. Pur avendo circa 300 pagine, il libro offre il contenuto informativo di un’opera di oltre mille pagine, grazie a schede integrative multimediali che includono immagini, video e documenti.

ll libro cartaceo è in commercio (su Amazon, si può anche acquistare con il Bonus Cultura e con il Bonus Carta del Docente.  Per favorire la lettura del volume agli studiosi e alle parti interessate, è possibile scaricare il volume gratuitamente dal sito di ACADEMIA.EDU al seguente indirizzo web:  https://www.academia.edu/108075996

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Chi volesse frequentare i corsi associati al libro, avrà la possibilità di visualizzare gli esempi e i video multimediali di approfondimento direttamente all’interno dei corsi, evitando di utilizzare i QR-Code e i link di approfondimento presenti nel libro.  

SPE100: Introduzione ai Percorsi Esperienziali (25 ore)  (associato alla prima parte del libro)

SPE120: Concetti Base di Turismo e Marketing Esperienziale (28 ore)  (associato alla seconda parte del libro)

Di seguito una sintesi degli argomenti trattati nel libro.

Introduzione

Come descritto in premessa il libro ha l’obiettivo di dare una risposa puntuale alle seguenti cinque domande:

  1. Che cos’è il Turismo Esperienziale?
  2. Quali sono le caratteristiche che individuano l’offerta esperienziale?
  3. A quali tipologie di attività si possono applicare i principi esperienziali?
  4. Come valutare la qualità delle offerte esperienziali?
  5. Quali sono le competenze professionali necessarie?

Il capitolo iniziale mira a rispondere alla prima delle domande formulate nella premessa:

  1. Cos’è il Turismo Esperienziale?

Per farlo, illustra la transizione da un’economia centrata sul prodotto a un’economia delle esperienze, come previsto nel 1999 dagli americani Pine e Gilmore. Si esplora quindi il concetto di ‘esperienza’, descrivendo i principali modelli e ambiti esperienziali e fornendo diverse definizioni, inclusa quella di ‘Turismo Esperienziale’ stesso. Il capitolo prosegue delineando i dieci principi fondamentali delle offerte esperienziali, identificando vari livelli di esperienza in relazione all’applicazione di tali principi e descrivendo un modello esperienziale specifico: lo spettacolo teatrale. Nei sottocapitoli 1.6 e 1.7, vengono esplorati due concetti chiave che sottendono molte esperienze: la Gastrofisica e l’Atmosfera.”

Concentrandosi sulla seconda domanda posta nella premessa, il Capitolo Due si immerge in una discussione dettagliata su:

  1. Quali attributi definiscono un’offerta esperienziale?

Questo viene fatto esplorando in profondità il significato dei dieci principi del Percorso Esperienziale, illuminandoli attraverso esempi pratici e casi di studio concreti.

Il Capitolo Tre, d’altra parte, identifica le varie tipologie di attività alle quali i principi esperienziali possono essere applicati, delineando così l’ambito di applicazione delle offerte esperienziali. Da qui emerge quello che ho denominato ‘Repertorio delle Attività Esperienziali’, che può essere percepito come una classificazione delle attività esperienziali stesse. Pertanto, il terzo capitolo si dedica a rispondere alla terza domanda formulata nella premessa:

  1. A quali tipologie di attività possono essere applicati i principi esperienziali?

Ogni attività è descritta in modo esaustivo, con l’aggiunta di esempi pratici e casi di studio reali per fornire un quadro completo.”

 Il quarto capitolo si occupa del concetto di qualità applicato alle esperienze. Tra le mie esperienze lavorative, posso annoverare oltre venti anni dedicati al Quality Management nella qualità di Ispettore per la certificazione ISO 9001, è naturale che tale bagaglio professionale influenzasse i miei studi in materia di Turismo e di Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretaton), ecco quindi la necessità di collegare l’intero discorso alla stessa definizione di qualità:

Capacità di un insieme di caratteristiche inerenti un’entità di confermare le aspettative ad essa riferibili da tutte le parti interessate

Definita cosa sia la qualità bisogna misurarla ma per fare questo bisogna necessariamente dotarsi di un opportuno sistema di rilevazione della qualità, che porta alla individuazione dell’entità a cui va applicato il concetto di qualità, delle parti interessate (chi esprime le aspettative o i bisogni in funzione dell’entità) e dei fattori di qualità.

La Qualità una volta valutata va riconosciuta, ecco quindi un sotto capitolo che descrive il Marchio di Qualità Esperienziale ideato dal Centro Studi Helios.

Il quinto capitolo riguarda il riconoscimento dei professionisti operanti nel settore esperienziale. L’alta specializzazione e il riconoscimento formale delle competenze dei professionisti coinvolti nella Transizione Esperienziale sono di vitale importanza. Quando la nazione di riferimento lo consente, è cruciale che tale riconoscimento sia conforme a una legge nazionale. In Italia, questo è possibile grazie alla legge 4/2013. Per altre nazioni, è essenziale esaminare l’esistenza di leggi specifiche. È importante sottolineare che il riconoscimento formale delle competenze professionali in un paese spesso abilita i professionisti a operare anche in paesi che non dispongono di leggi specifiche.

I professionisti esperienziali che aspirano a lavorare come Professionisti del Turismo o Operatori Culturali, per i quali non esiste un Albo specifico, possono beneficiare delle opportunità offerte dalla Legge 4/2013 e dal DPCM 14/10/2021, pubblicato nella GU 268 del 10/11/2021. È degno di nota che il DPCM 14/10/2021 equipara, ai fini dell’assunzione nella Pubblica Amministrazione, le professioni non ordinistiche a quelle ordinistiche. Infatti, secondo l’Art.1 del decreto, per “professionista” si intende non solo chi è iscritto in albi, collegi o ordini professionali e chi possiede una certificazione UNI, ma anche il professionista in possesso dell’attestazione di qualità e di qualificazione professionale dei servizi, ai sensi dell’art. 7 della legge 14 gennaio 2013, n. 4, rilasciata da un’associazione professionale inserita nell’elenco del Ministero dello sviluppo economico (ora noto come Ministero delle Imprese e del Made in Italy).

Sempre nel quinto capitolo, viene illustrato uno schema di riferimento contenente le competenze dell’Interprete del Patrimonio Culturale, elaborato in conformità allo standard: SP/TAH-CF: Standard Professionale (SP) basato sulle competenze professionali indicate nel Quadro (Framework) di riferimento delle competenze richieste e applicate nel settore Turistico, delle Arti e del Patrimonio Culturale.  

Nel sesto ed ultimo capitolo, si svela la presentazione degli Archivi Multimediali delle Esperienze, i quali sono fondati sulla tecnologia web 3.0 e sono interconnessi tra loro.

 

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