Archeologo: Schema di riferimento

Schema B) Professione non regolamentata ma costruita con riferimenti normativi (non cogenti)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PPC4: Archeologo (VI-VII-VIII  Liv. EQF)

L’Archeologo svolge attività di individuazione, ricerca, conoscenza, educazione formazione protezione, tutela, gestione, valorizzazione, comunicazione, promozione, divulgazione, progettazione, programmazione, inerenti i beni archeologici nella loro più ampia valenza di bene d’interesse, contesto, sito e paesaggio antropizzato. Tali attività sono finalizzate alla ricostruzione storica e culturale delle società del passato, sulle basi di fonti di diversa natura che sono uniche e irripetibili, nonché alla tutela, protezione, valorizzazione e fruizione dei beni e dei contesti che formano l’oggetto di queste attività, come secondo gli specifici dettami della L. 110/2014 art.1.
E’ una professione di elevato contenuto intellettuale e di notevole complessità, che si svolge sia presso enti pubblici e privati sia come lavoro autonomo. Essa richiede una formazione culturale, scientifica, metodologica tecnica e etica specifica, ottenuta mediante percorsi di istruzione, formazione e aggiornamento a carattere teorico e pratico.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate
  • DM 244 del 20/05/2019 del MIBACT – allegato 2

Compiti e attività specifiche (dal DM 244 del 20/05/2019)

  • A. Individuare, analizzare, documentare e valorizzare paesaggi siti, monumenti, contesti e beni archeologici, anche subacquei, interpretare i processi di formazione dei depositi archeologici. Partecipare a gruppi di lavoro finalizzati alla pianificazione territoriale e urbanistica. Svolgere attività di consulenza e perizia su siti, contesti e beni archeologici, anche in ambito forense e paesaggistico
  • B. Tutelare conservare e valorizzare siti, contesti, monumenti e beni archeologici del paesaggio storico e il loro significato all’interno della costruzione di nuovi paesaggi.
  • C. Coordinare, nella pianificazione urbanistica, le specifiche azioni previste sui beni archeologici; Svolgere, di concerto con altre figure professionali, attività di organizzazione paesaggistica del territorio.
  • D. Dirigere musei e luoghi della cultura, aree e parchi archeologici e curare collezioni e mostre di beni archeologici
  • E. Svolgere attività di studio, ricerca, e comunicazione dei risultati di detta ricerca in ambito scientifico e divulgativo, formazione, educazione, progettazione, programmazione e comunicazione nel campo dell’archeologia e delle discipline affini e collegate.

Ciascuno di questi compiti caratterizza il profilo dell’Archeologo e raggruppa le attività che il professionista è chiamato a svolgere, con diversi gradi di responsabilità, competenza o specializzazione in base alle tre fasce (I, II, III) nelle quali è stata articolata la qualifica conformemente ai livelli EQF 8, 7 e 6.
È Archeologo, rispettivamente di I, II e III fascia, chi ha un profilo conforme a questi compiti e svolge o ha la preparazione per svolgere con piena competenza almeno una delle attività che caratterizzano la rispettiva fascia.
Lo svolgere attività sotto coordinamento, proprio delle attività caratterizzanti la III fascia, non consente autonomia operativa nell’intervento sui Beni.
Si rammenta che, nell’ambito dell’attività di Archeologo, l’esercizio di alcune specifiche attività è riservato a chi è in possesso di specifiche caratteristiche:
– Esecuzione di Indagini di Archeologia Preventiva con emissione del Documento Finale ex D.Lgs 50/2016 art. 25 (Professionisti in possesso di diploma di laurea e specializzazione in archeologia o di dottorato di ricerca in archeologia.
– Direzione Tecnica di OS25 regolamentato dal DM 22 agosto 2017 n. 154, art 13, co. 3c (Professionisti in possesso di diploma di laurea e specializzazione in archeologia o di dottorato di ricerca in archeologia).
– Collaudo di Scavo Archeologico (OS 25) regolamentato dal DM 22 agosto 2017 n. 154, art. 24 co. 4 (Professionisti in possesso di diploma di laurea con specifica esperienza e capacità professionale coerenti con l’intervento con esperienza almeno quinquennale).

Si fa presente che, ai sensi della valutazione delle Conoscenze, si considerano materie di ambito archeologico le seguenti discipline: L-ANT/01 Preistoria e Protostoria, L-ANT/02 Storia Greca, L-ANT/03 Storia Romana, L-ANT/04 Numismatica, L-ANT/05 Papirologia, L-ANT/06 Etruscologia e Antichità Italiche, L-ANT/07 Archeologia Classica, L-ANT/08 Archeologia Cristiana e Medievale, L-ANT/09 Topografia Antica, L-ANT/10 Metodologie della Ricerca Archeologica, L-FIL-LET/01 Civiltà Egee, LOR/01 Storia del Vicino Oriente Antico, L-OR/02 Egittologia e Civiltà Copta, L-OR/05 Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico, L-OR/06 Archeologia Fenicio-Punica, L-OR/11 Archeologia e storia dell’Arte Musulmana, L-OR/16 Archeologia e Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia Centrale; GEO/01 Paleontologia e paleoecologia.

Per le attività si rimanda all’Allegato 2 del DM 244 ARCHEOLOGO

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate.

Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali. 

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze  relativi alla professione, si allega quanto indicato dal DM 244

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione si allega quanto indicato dal DM 244.

Archeologo I Fascia 8 livello EQF

Laurea quadriennale in Lettere o Beni Culturali o Conservazione dei beni culturali, con indirizzo archeologico, integrata dal successivo III livello di Formazione, diploma di perfezionamento o specializzazione in Archeologia (triennale) o conseguimento di Dottorato di ricerca in discipline Archeologiche (DM 60/09)2, più almeno 12 mesi, anche non continuativi di documentata esperienza (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

OPPURE

Laurea Specialistica o Magistrale in Archeologia anche interclasse (S/2 o LM/2+), integrata dal successivo III livello di Formazione, diploma di perfezionamento o specializzazione in Archeologia (biennale) o conseguimento di Dottorato di ricerca in discipline Archeologiche (DM 60/09)3 o due anni di formazione post-lauream (Master di ricerca o di secondo livello di durata biennale con elaborato finale, ovvero due Master universitari annuali di cui almeno uno di II livello con elaborato finale in campi applicativi delle discipline archeologiche), più almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

OPPURE (requisito transitorio, riservato a chi è in possesso dei requisiti alla data di pubblicazione del bando)

Essere in possesso di uno dei seguenti titoli: – Laurea quadriennale in Lettere o Beni Culturali o Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archeologico; Laurea Specialistica o Magistrale in Archeologia (S/2 o LM/2); Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali (11/S-12/S o LM/11), in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità (15/S o LM/15), in Scienze Storiche (LM 84), purché con un numero 90 CFU in materie di ambito archeologico4 conseguiti nell’arco degli studi; Laurea Specialistica o magistrale in discipline connesse con la ricerca archeologica di settori scientifico disciplinari di ambito BIO e GEO e di altri SSD affini e integrativi già presenti come materie caratterizzanti nelle tabelle ministeriali delle classi di laurea S/2 e LM 2 non espressamente comprese nei SSD sopra elencati, purché con un numero 90 CFU in materie di ambito archeologico conseguiti nell’arco degli studi;

integrato dal successivo III livello di Formazione, consistente in:

– diploma di perfezionamento o specializzazione in Archeologia più almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza professionale (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

– conseguimento di Dottorato di ricerca in discipline archeologiche (DM 60/09) o con tesi di argomento archeologico più almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

– due anni di formazione post-lauream (Master di ricerca o di II livello di durata biennale con elaborato finale, ovvero due Master universitari annuali di cui almeno uno di II livello con elaborato finale in campi applicativi delle discipline archeologiche) più almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza (nel cui computo rientrano anche i tirocini compiuti in detta formazione di terzo livello nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo).

– un anno di perfezionamento o specializzazione o master annuale in Archeologia, più almeno quattro anni di esperienza professionale o di ricerca a seguito di concorsi o contratti pubblici di ambito archeologico presso un’istituzione pubblica o di docenza di archeologia o di discipline collegate presso università e istituti di Alta formazione.

– cinque anni anche non continuativi, di documentata esperienza professionale o di ricerca a seguito di concorsi pubblici o contratti di ambito archeologico.

Archeologo II Fascia 7 livello EQF

Laurea quadriennale in Lettere o Beni Culturali o Conservazione dei beni culturali, con indirizzo archeologico, integrata da almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza professionale o di ricerca a seguito di concorsi pubblici o contratti di ambito archeologico.

OPPURE Laurea Specialistica o Magistrale in Archeologia anche interclasse (S/2 o LM/2+), integrata da almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza professionale o di ricerca a seguito di concorsi pubblici o contratti di ambito archeologico.

OPPURE (requisito transitorio, riservato a chi è in possesso dei requisiti alla data di pubblicazione del bando) Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali (11/S-12/S o LM-11) o ancora in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità (15/S o LM/15) e Scienze Storiche (LM 84) con un minimo di 90 CFU nei settori sopra elencati oltre che in quelle connesse con la ricerca archeologica di Settori scientifico disciplinari di ambito BIO e GEO e di altri SSD affini e integrativi già presenti come materie caratterizzanti nelle tabelle ministeriali dei corsi di laurea S/2 e LM 2 non espressamente comprese nei SSD sopra elencati, integrata da almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza professionale o di ricerca a seguito di concorsi pubblici o contratti di ambito archeologico.

Archeologo III Fascia 6 livello EQF

Laurea triennale in discipline archeologiche, Classe 13 ordinamento DM 509/99 o classe L1 D.M. 270/04 con indirizzo archeologico con un numero di crediti minimi nelle discipline storico-archeologiche corrispondenti a 60 CFU, più almeno 12 mesi, anche non continuativi, di documentata esperienza professionale, nell’ambito delle attività caratterizzanti il profilo.

 

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

    Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PPC4

    Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PPC4

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione