Sceneggiatore:  Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata senza uno schema definito (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

La scheda è messa a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e elementi utili a individuare lo schema inziale. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare la scheda inviando i loro contributi a info@aiptoc.it

Descrizione

PAS14: Sceneggiatore (VI-VII-VIII Liv. EQF)

Lo Sceneggiatore narra i soggetti considerando l’azione teatrale, cinematografica, televisiva e radiofonica. Lo Sceneggiatore possiede l’arte di saper raccontare e riesce a tradurre una narrazione (un testo, un romanzo, un fatto realmente accaduto…) in una storia per immagini, la sceneggiatura, in grado di catturare l’attenzione del pubblico. Il suo lavoro prevede un’interazione continua con il regista durante il processo di produzione dell’opera, che sia un film, uno spot, un documentario o uno spettacolo teatrale, per adattare la sceneggiatura nel migliore dei modi alle esigenze di ripresa.

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Lo SCENEGGIATORE può lavorare in:

Società di produzione cinematografiche

Sono imprese che hanno come attività imprenditoriale principale la produzione di film

Società di produzione televisive

Sono imprese specializzate nella creazione, produzione e adattamento di format di intrattenimento che includono diversi generi: factual, entertainment, reality, game shows, lifestyle, documentary, talk shows, drama, comedy e kids shows o format cinematografici come fiction

Società di spettacoli teatral

Sono imprese la cui attività principale è produrre spettacoli ed eventi teatrali

Uno SCENEGGIATORE deve essere sufficientemente flessibile da riuscire a lavorare per società di produzione che realizzano prodotti anche molto diversi quali ad esempio spot pubblicitari, rappresentazioni teatrali, film drammatici o commedie.

Generalmente lo SCENEGGIATORE si specializza in determinare tipologie di opere: nella scrittura di copioni di film, telefilm, commedie teatrali, commedie radiofoniche, fiction…

Quali sono le condizioni di lavoro?

Indipendentemente dall’ambito di lavoro, che sia un teatro o una società di produzione di film, video o programmi televisivi, lo SCENEGGIATORE è normalmente un libero professionista. Nel caso di grandi produzioni accade che una sceneggiatura sia realizzata a più mani. In questo caso il suo lavoro si svolge all’interno di un team più o meno numeroso.

Lo SCENEGGIATORE lavora spesso a casa o in studi messi a disposizione dalla produzione e i suoi orari possono protrarsi anche di notte. Questa figura si relaziona continuamente con il Produttore nella fase di scrittura e con il Regista in fase di realizzazione, il quale spesso apporta modifiche estemporanee al testo per esigenze di regia.

Attività e competenze

Lo SCENEGGIATORE deve essere in grado di:

ATTIVITA’

COMPETENZA

Progettare una sceneggiatura

  • Cogliere i significati più profondi di un testo
  • Comprendere cosa si aspetta il committente (in generale il produttore dell’opera)
  • Definire in funzione della tipologia del soggetto le dinamiche emotive da utilizzare (es. empatia verso i personaggi nel caso di una serie televisiva, curiosità nel caso di documentari…)

Realizzare una sceneggiatura

  • Definire gli elementi che compongono la sceneggiatura secondo una priorità gerarchica
  • Strutturare la narrazione per fasi (inizio, parte centrale e il finale)
  • Elaborare il testo per step successivi (soggetto, scaletta, trattamento)
  • Utilizzare meccanismi di costruzione del racconto attraverso una calcolata distribuzione delle informazioni (per tenere sempre vigile l’attenzione dello spettatore)
  • Stesura della sceneggiatura vera e propria (può essere volutamente più sommaria se deve essere sviluppata in seguito da dialoghisti; può essere molto dettagliata e tecnica) ovvero una struttura narrativa ben definita con annotazioni tecniche puntuali (scene, inquadrature, illuminazione e movimenti macchina)

Adattare la sceneggiatura in fase di produzione

  • Collaborare con il regista per adattare la sceneggiatura alle esigenze di realizzazione
  • Apportare modifiche e miglioramenti alla scenografia in funzione degli input raccolti dal set di produzione (attori, regista, produttore…)

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Tecniche di scrittura: dall’idea al soggetto alla scaletta fino alla stesura finale.
  • Tecniche di scrittura: la funzione della scena, la sequenza, motivazione esteriore ed interiore dei personaggi.
  • Teoria della sceneggiatura: la struttura del film, il conflitto drammatico, i personaggi, il dialogo

Conoscenze generali

  • Struttura narrativa del prodotto televisivo
  • Elementi di sceneggiatura (cinematografica, teatrale, radiofonica)
  • Tecnica del linguaggio cinematografico
  • Elementi di costo produzioni audiovisive
  • Principi della sceneggiatura: fondamenti di scrittura creativa tra immaginario, miti e archetipi.
  • Analisi di sceneggiature e modalità di adattamento da testi letterari.
  • Efficacia dei dialoghi e logica delle scene.
  • Produzione e mercato: il ciclo produttivo, finanziamenti, presentazione di un progetto

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare tecniche di scrittura  – riuscire ad esprimersi con un linguaggio semplice, efficace e conciso
  • Applicare tecniche di scrittura – saper far parlare, ovvero immaginare le parole degli attori in modo che sembrino naturali, spontanee e adeguate al contesto storico e sociale dei personaggi
  • Possedere una visione cinematografica di ciò che si descrive, saper immaginare tutte le scene e intuire quale sarà il loro effetto sugli spettatori

Abilità generali principali

  • Applicare le regole basilari di ripresa e montaggio
  • Utilizzare il linguaggio tecnico del set
  • Applicare i principi della sceneggiatura (stesura di una sceneggiatura dal soggetto alla scaletta al trattamento alla scena)
  • Utilizzare a livello base le macchine da presa per la sperimentazione in prima persona della messa in scena e della pratica del linguaggio audiovisivo.

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Creatività

ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Fonte provvisoria: Atlante delle professioni (Università degli Studi Di Torino)

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate (Italia)

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa, professionale o artistica (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa, professionale o artistica può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

Nota: Il livello EQF assegnato (VI, VII o VIII livello) è legato ai risultati della valutazione finale che terrà conto complessivamente dei Titoli di studio, Formazione Specifica ed Esperienza lavorativa, professionale o artistica

  • I Professionisti che hanno frequentato corsi in cui è rilasciato il titolo di diploma accademico di I o II livello correlabile alla figura professionale in oggetto, rilasciato da un Istituto di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM);

Oppure

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy  (MIMI ex MISE) e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa, professionale o artistica nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento
  • Ai fini dell’inserimento sono inoltre riconosciuti i seguenti registri ed elenchi:

    • Registri del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema; 
    • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy  (MIMI ex MISE) purché riferenti alla competenza in oggetto
  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

     

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione