Marchio QE: Schema Dinner Experience
Pagine di Riferimento: Marchio di Qualità Esperienziale / Programma Qualità Esperienziale
Definizioni
Dinner Experience: Un’esperienza multisensoriale che ruota attorno al pasto, combinando non solo il cibo, ma anche l’atmosfera e l’ambiente, che diventano parte integrante del contesto esperienziale.
Questo tipo di esperienza, grazie all’applicazione dei principi esperienziali, mira a coinvolgere attivamente i partecipanti, offrendo opportunità di esplorazione gastronomica e apprendimento esperienziale. Attraverso l’uso sapiente di ambientazioni sensoriali (luce, suoni, profumi) ed estetiche (presentazione dei piatti, arredamento, design del locale), oltre a un tema coerente con la proposta culinaria, la Dinner Experience trasforma il pasto in un evento immersivo e profondamente coinvolgente, che va oltre il semplice nutrimento.
La Dinner Experience mira ad applicare molti di quelli che possono essere considerati i dieci principi esperienziali. Più sono i principi esperienziali applicati, più è elevato il livello di esperienza vissuta dai partecipanti.
Percorso Esperienziale: Processo articolato, in cui l’obiettivo principale è coinvolgere i visitatori in modo integrato attraverso i sensi e le emozioni, considerate le due dimensioni fondamentali del coinvolgimento esperienziale e poste alla base di un’esperienza efficace e trasformativa.
- Coinvolgimento Sensoriale: Capacità dell’esperienza di attivare in modo integrato i sensi all’interno di un sistema coerente che comprende anche la dimensione tematica, l’armonia estetica e la partecipazione attiva. L’attivazione sensoriale non agisce isolatamente, ma contribuisce, insieme agli altri principi, a generare un’esperienza immersiva, viva e memorabile, capace di lasciare un’impronta duratura nella memoria e nella comprensione del partecipante
- Coinvolgimento Emotivo: Capacità dell’esperienza di suscitare emozioni autentiche, stimolare connessioni affettive, evocare ricordi personali e rafforzare il senso meraviglia nei confronti del vissuto esperienziali
Tuttavia, è importante sottolineare che queste due dimensioni non operano in modo isolato, ma interagiscono tra loro, generando sinergie che amplificano l’efficacia e l’efficienza trasformativa dell’esperienza
Ecco i principi esperienziali adattati alla Dinner Experience e suddivisi in base al coinvolgimento sensoriale e emotivo:
I Dieci Principi Esperienziali
Qualità Sensoriale
P1: Approccio Multisensoriale: L’esperienza prevede un coinvolgimento multisensoriale (vista, udito, tatto, olfatto e gusto)?
Nota: Non si tratta solo di gustare il cibo, ma di creare un ambiente in cui i partecipanti possano vivere il pasto attraverso una gamma completa di stimoli sensoriali: la vista nella presentazione dei piatti, il suono dell’ambiente, l’aroma degli ingredienti, il tatto dei materiali utilizzati, e naturalmente il gusto.
P5: Partecipazione Diretta: Il partecipante è coinvolto attivamente durante la Dinner Experience?
Nota: Non si tratta solo di gustare passivamente il cibo, ma di interagire con le persone presenti e se possibile con lo stesso ambiente , partecipare a piccoli momenti di preparazione o degustazione guidata, o contribuire alla scelta dei piatti in base a preferenze e gusti, rendendo i partecipanti co-creatori dell’esperienza culinaria.
P7: Approccio Tematico: L’esperienza è costruita intorno a un tema narrativo, simbolico o concettuale che guida la scelta del menù, degli ambienti, delle musiche e delle modalità di fruizione?
Nota: Ogni Dinner Experience dovrebbe avere un tema coerente che guida il percorso gastronomico, che potrebbe variare dall’esplorazione di una specifica cucina regionale, a una serata dedicata alla cucina sostenibile, fino alla scoperta di sapori esotici e innovativi. Il tema offre una struttura narrativa all’esperienza.
P8: Approccio Estetico: La Dinner Experience pone particolare attenzione all’estetica complessiva dell’esperienza, curando dettagli come la presentazione dei piatti, l’arredamento, l’illuminazione, i colori e i materiali utilizzati, affinché ogni elemento contribuisca a creare un’atmosfera armoniosa e piacevole, elevando l’esperienza culinaria attraverso il senso del “bello”.?
Nota: L’approccio estetico va oltre la pura estetica visiva; abbraccia un’esperienza multisensoriale, dove ogni dettaglio contribuisce a creare un ambiente che sia coerente, armonioso e capace di generare un legame emotivo con l’evento. Dal design degli spazi alla presentazione dei piatti, ogni elemento deve essere pensato per supportare il tema dell’esperienza e stimolare i partecipanti senza sovraccaricarli.
P10: Immersione: L’esperienza è in grado di avvolgere completamente il partecipante, generando una sensazione di sospensione dalla quotidianità grazie alla fusione di stimoli sensoriali, ambientazione e narrazione?
Nota: Il principio di immersione è un elemento strategico della Dinner Experience, risultante dall’applicazione sinergica dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta, approccio estetico e tematico. L’immersione non è solo un effetto scenografico, ma il frutto di una progettazione accurata che coinvolge i partecipanti in un’esperienza emotiva, sensoriale e intellettuale completa, rendendo il pasto un evento che coinvolge a livello profondo tutti i sensi e le emozioni.
Qualità Emotiva
P2: Approccio Culturale: L’esperienza valorizza tradizioni gastronomiche, storie locali, usi simbolici del cibo o riferimenti culturali, contribuendo a generare significato e consapevolezza nel partecipante?
Nota: Un’esperienza culturale è di norma associata a elementi di identità locale: luoghi, storie, prodotti tipici, usi, costumi e tradizioni. In questo caso il principio è endogeno. Tali identità possono essere elementi culturali, naturali, storiche o demoetnoantropologiche.
P3: Unicità: La Dinner Experience propone elementi non replicabili altrove (es. luogo esclusivo, interazione irripetibile, menu personalizzati, contesto storico/culturale), facendo sentire il partecipante parte di qualcosa di speciale?
Nota: Ogni Dinner Experience deve presentare caratteristiche di unicità. Ogni pasto deve essere pensato per offrire un’esperienza irripetibile, con un menu, un’ambientazione e un tema unici nel loro genere, offrendo ai partecipanti qualcosa di speciale e distintivo, impossibile da replicare altrove.
P4: Approccio Relazionale: La cena favorisce relazioni autentiche: tra i commensali, con lo staff, con artisti o narratori, stimolando empatia, dialogo e senso di comunità?
Nota: Un’esperienza enogastronomica deve essere caratterizzata da relazioni significative, non solo tra le persone coinvolte, come chi offre l’esperienza (chef e personale di sala) e chi la riceve (gli ospiti), ma anche tra il cibo, le identità culturali rappresentate, la location e gli ospiti stessi. L’obiettivo principale è creare una connessione emotiva e intellettuale tra ciò che si propone (il cibo e le identità culturali) e l’ospite, trasformando la degustazione in un’esperienza trasformativa.
P6: Apprendimento Esperienziale: Il partecipante apprende qualcosa di nuovo attraverso l’esperienza (es. tecniche culinarie, storie del territorio, usi rituali del cibo), in modo attivo e coinvolgente, unendo piacere ed esplorazione?
Nota: La Dinner Experience non è solo nutrimento, ma una possibilità di apprendere nuove tecniche di cucina, conoscere ingredienti in modo più approfondito e comprendere le connessioni tra il cibo e la cultura locale, stimolando la riflessione e l’esplorazione gastronomica.
P9: Intrattenimento e Coinvolgimento Ludico: L’esperienza integra elementi ludici, performativi o sorprendenti (musica dal vivo, storytelling, gioco, interazioni creative) che stimolino il divertimento e arricchiscano l’esperienza emotiva complessiva?
Nota: L’intrattenimento non deve essere invasivo, ma ben integrato nel tema e nell’ambiente della cena, offrendo agli ospiti momenti di svago, relax e divertimento che si fondono armoniosamente con l’esperienza gastronomica.
Livelli di esperienze
I livelli di Esperienza enogastronomica sono legati al livello di applicazione di tali principi.
- Esperienza Enogastronomica Semplice (Primo Livello): Esperienza enogastronomica multisensoriale e culturale, che presenta caratteristiche di unicità. Si basa sull’integrazione dei principi di Multisensorialità, Approccio Culturale e Unicità (Principi 1, 2, 3).
- Esperienza Enogastronomica Autentica (Secondo Livello): Esperienza enogastronomica multisensoriale, culturale, unica e tematica, basata sulle relazioni, che offre momenti di apprendimento esperienziale e interazione con il contesto. Si basa sull’applicazione dei principi di Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale e Approccio Tematico (Principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7).
- Esperienza Enogastronomica Piena (Terzo Livello): Esperienza enogastronomica multisensoriale, culturale, unica, tematica, immersiva, basata sull’approccio estetico e sulle relazioni, che offre momenti di intrattenimento, apprendimento esperienziale e interazione con l’ambiente in cui avviene il pasto esperienziale. Incorpora tutti i principi esperienziali: Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale, Approccio Tematico, Approccio Estetico, Intrattenimento e Immersione (principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10).
Per ogni principio si veda in basso la relativa scheda di approfondimento
Applicazione del Marchio di Qualità Esperienziale
Il Marchio Qualità Esperienziale (QE) è applicato alle esperienze che rispettano almeno 5 principi tra cui necessariamente i principi 1, 3 e 7
Il Marchio Qualità Esperienziale d’Eccellenza (QEE) è applicato alle esperienze che rispettano almeno 8 principi tra cui necessariamente i principi 1, 3, 5, 7 e 8
Se sei interessato ad approfondire altri aspetti della Dinner Experience, visita l’area: Speciale Dinner Experience
I Principi Esperienziali applicati alla Dinner Experience
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