Per una corretta definizione di Turismo Esperienziale: I dieci Principi dei Percorsi Esperienziali
di Ignazio Caloggero
Pagina di Riferimento: Speciale “Verso una Economia delle Esperienze”
L’articolo approfondisce i concetti espressi in un precedente articolo “La nuova economia delle Esperienze“, fornendo una definizione di Turismo Esperienziale e individuando i principi alla base delle Esperienze. Alla luce della diffusione, spesso incontrollata e senza regola del fenomeno che vede in primo piano le “offerte turistiche” , è utile individuare gli elementi che distinguono una reale offerta esperienziale da una semplice offerta turistica che di esperienziale porta solo l’etichetta. Ciò è importante non solo per il turista che deve scegliere tra le innumerevoli offerte presenti nel territorio ma anche per gli operatori turistici che intendono offrire un turismo esperienziale reale e di qualità. Nell’articolo, inoltre, si affronta una possibile classificazione delle Esperienze in funzioni del livello crescente di applicazione di tali principi.
L’articolo, inoltre, rivedi i concetti da me espressi in altri articoli da me scritti negli anni 2018, 2019 e nel libro pubblicato nel 2022″ Percorsi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale Vol. 1: Origini e Principi Teorici”.
Il Turismo Esperienziale
Da alcuni anni si sta affermando quello che viene chiamato “Turismo Esperienziale”. Si assiste ad una evoluzione culturale di ciò che concerne la fruizione turistica. Si passa da un pacchetto turistico dove il turista ha un ruolo da spettatore (passivo), ad una offerta turistica dove il turista diventa attore (attivo) principale della stessa offerta. Nelle nuove forme di turismo, il pacchetto turistico, inteso a volte come insieme di servizi turistici (accoglienza, ricettività, ristorazione, intrattenimento, trasporto, ecc.), è in sostanza costituito dalle stesse emozioni vissute dal cliente. L’offerta turistica tende a trasformarsi sempre di più in una reale esperienza di vita (e educativa), in grado di coinvolgere emotivamente, intellettualmente e fisicamente l’ospite. In sostanza la richiesta turistica si sposta dal classico “cosa mi offri” a “cosa mi fai sentire”.
Potremmo affermare, in linea di massima, che ogni offerta turistica di per sé è in grado di far provare emozioni. Potremmo in teoria affermare che ogni offerta turistica di per sé ci fa apprendere qualcosa. Per cui potremmo classificare tutte le offerte turistiche come “offerte esperienziali” in quanto capaci di coinvolgerci a livello emotivo, fisico e intellettuale o farci apprendere qualcosa (non necessariamente in termini positivi) ma sarebbe solo un modo di accomunare esperienze, che spesso tra di loro hanno poco in comune. In alcuni casi assistiamo ad esperienze che pur nascendo come strumento accessorio per la vendita di beni servizi (Marketing Esperienziale) assumono un richiamo turistico proprio per la loro valenza emozionale.
La bibliografia di settore non fornisce una definizione formale è univoca di turismo esperienziale, proveremo, in questa sede a fornirne una, partendo da alcuni concetti base.
Esperienze: eventi memorabili che coinvolgono gli individui sul piano personale [Pine e Gilmore – 1999].
“Quanto più efficacemente un’esperienza coinvolge i sensi, tanto più sarà memorabile” [Pine e Gilmore – 1999].
Esperienze multisensoriali: Esperienze che vedono un coinvolgimento polisensoriale (coinvolgimento di almeno due o più sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto) (Ignazio Caloggero – 2019-2022)
Esperienza Culturale: Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali”
Offerta Esperienziale: quando l’esperienza costituisce l’oggetto primario dell’offerta.
Turismo Esperienziale: quando l’offerta turistica comprende una o più offerte esperienziali.
Ma è su alcuni principi che vedremo tra poco, che si trova la vera base terminologica e su cui si basa il fenomeno del turismo esperienziale.
Nel proseguo del discorso, verrà usato il termine percorso, preferendolo al termine offerta per sottolineare il fatto che un percorso è un insieme di attività legate tra di loro, che mirano ad uno scopo ben preciso ma che non necessariamente devono configurarsi come una offerta turistica.
I Principi del Percorso Esperienziale
Un percorso esperienziale, al fine di essere considerato veramente tale, dovrebbe rispettare una serie di principi che lo caratterizzano, eccoli:
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- Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere attività di tipo multisensoriale (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e laddove possibile, gusto)
- Approccio Culturale (Identità locali): Il percorso esperienziale deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
- Unicità: il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità
- Approccio relazionale (centralità e unicità delle persone): il percorso esperienziale deve essere basato sulle relazioni umane
- Partecipazione diretta: il percorso esperienziale deve prevedere la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
- Apprendimento esperienziale: il percorso esperienziale deve prevedere una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
- Approccio tematico: ogni percorso dovrà essere costruito a partire da un tema che lo caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore
- Approccio estetico: l’approccio estetico, è uno degli elementi, assieme a quello della partecipazione diretta, alla base del concetto di “immersione”. Gli eventi che costituiscono “la messa in scena dell’esperienza” devono essere progettati in modo da dare importanza a tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, il senso del bello, il luogo scelto per l’esperienza, la trama (sceneggiatura) che deve essere coerente con il tema scelto ed il luogo individuato.
- Intrattenimento: il percorso esperienziale dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza.
- Immersione: Il principio di immersione è in realtà, la diretta conseguenza dell’applicazione dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta e approccio estetico. Tecniche immersive possono essere implementate al fine di creare un ambiente scenico che vede i partecipanti immersi in un contesto multisensoriale.
I livelli di Esperienza sono legati al livello di applicazione di tali principi.
Esperienze (a carattere prevalentemente commerciali)
- Esperienza (Primo Livello): Esperienza multisensoriale, che presenta caratteristiche di unicità”
- Esperienza Autentica (Secondo Livello): “Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che prevedono la partecipazione diretta degli ospiti, e basata su un approccio tematico”
- Esperienza Piena (Terzo Livello): “Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che prevede la partecipazione diretta degli ospiti nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa”
Esperienze Culturali
- Esperienza Culturale (Primo Livello): “Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali”
- Esperienza Culturale Autentica (Secondo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa”
- Esperienza Culturale Piena (Terzo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa”
Tipologia di esperienze e principi applicati
- Esperienze commerciali
- Esperienza: Principi 1, 3
- Esperienza Autentica: Principi 1, 3, 4, 5, 7
- Esperienza Piena: Principi 1, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10
- Esperienze Culturali
- Esperienza Culturale: Principi 1, 2, 3
- Esperienza Culturale Principi 1, 2, 3, 4,5, 6, 7
- Esperienza Culturale Piena: Principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10
Nota: A differenza di quanto da me fatto nel passato, ho voluto distinguere le Esperienze a carattere prevalentemente commerciali da quelle prettamente culturali, a seconda o meno del coinvolgimento, nell’offerta, di aspetti riguardanti le identità locali (Patrimonio Culturale).
Nei prossimi articoli, illustrerò i singoli principi per una loro migliore comprensione. Gli articoli sono tutti raggiungibili dalla pagina: “Verso una Economia delle Esperienze”
Per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo:
Percorsi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale Vol. 1: Origini e Principi Teorici (volume scaricabile gratuitamente)
Corso Base SPE100: Introduzione ai Percorsi Esperienziali (25 ore online) (corso fruibile all’interno del progetto “Turismo Esperienziale e Interpretazione del Patrimonio Culturale” )
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