Linee Guida per la Valutazione della Heritage Interpretation

Interpretare non è spiegare, è svelare. Partecipare non è imparare, è scoprire.

A cura di Ignazio Caloggero  

1. Piccola riflessione

Il patrimonio culturale custodisce, spesso in modo quasi ermetico, un significato profondo che non può essere semplicemente spiegato o trasmesso, ma va svelato. Questo significato, celato oltre le apparenze, richiede un approccio che vada oltre la mera comunicazione di dati, configurandosi come un vero e proprio processo ermeneutico.

La Heritage Interpretation si pone come un ponte rivelatore tra ciò che è visibile e ciò che è latente, tra la forma concreta del patrimonio e il suo cuore simbolico e culturale. In questa prospettiva, il significato autentico è ermeneuticamente nascosto in uno scrigno, e l’interpretazione rappresenta la chiave per aprirlo.

Non si tratta, dunque, di un semplice trasferimento di conoscenza — l’interpretazione non spiega, ma svela — bensì di un’esperienza di scoperta illuminata, in cui il partecipante non riceve solo informazioni, ma viene guidato verso una rivelazione profonda e trasformativa.

Il patrimonio, così interpretato, non è più un oggetto statico, ma diventa una narrazione viva, capace di provocare, emozionare e connettere il visitatore con significati altrimenti inaccessibili.

2. Premessa

L’esperienza interpretativa è un percorso culturale, educativo, ermeneutico e sistemico, che svela i significati profondi delle cose trasformando la comprensione in connessione.

Per questo è essenziale che non solo musei, ecomusei, parchi naturali e siti archeologici, ma tutte le strutture impegnate nella valorizzazione, comprensione e promozione del patrimonio, adottino progressivamente un approccio fondato sui principi dell’interpretazione.

Nel presente documento, a seconda del contesto, potranno essere utilizzati in modo intercambiabile termini come “esperienza interpretativa”, “percorso interpretativo”, “interpretazione” o, più semplicemente, “esperienza”. Il significato specifico sarà sempre desumibile dal contesto.

Le presenti Linee Guida sono attualmente sottoposte a “Inchiesta Pubblica” con l’obiettivo di raccogliere commenti, osservazioni e suggerimenti da parte di tutti i soggetti interessati, al fine di favorire, nelle future revisioni, un consenso il più ampio e condiviso possibile.

AIPTOC e il Centro Studi Helios incoraggiano la partecipazione attiva di tutti gli stakeholder del settore turistico, artistico e culturale — istituzioni, università, musei, enti locali, associazioni culturali e di categoria, organizzazioni di promozione e sviluppo, professionisti, artisti, studiosi e cittadini interessati — affinché possano contribuire all’evoluzione e al miglioramento delle Linee Guida. Chiunque desideri offrire il proprio contributo al miglioramento delle linee guida proposte può manifestare il proprio interesse scrivendo a: info@aiptoc.it

3. Obiettivo delle Linee Guida

Le Linee Guida possono essere utilizzate per:

    • Autovalutazione: Strumento di autovalutazione strutturato per misurare la qualità delle proprie offerte esperienziali.
    • Ottenimento del Marchio Quality Heritage Interpretation:  Marchio di Qualità di Certificazione (™) che attesta il rispetto dei requisiti di Qualità Interpretativa misurata attraverso specifici indicatori.

Nota:  Il Marchio “Quality Heritage Interpretation” rappresenta un’estensione del Marchio di Qualità Esperienziale ed è applicato alle esperienze legate prevalentemente al patrimonio culturale e ispirate ai principi dell’Heritage Interpretation. Si basa sui diciotto principi dell’Heritage Interpretation, i quali non solo includono, ma anche ampliano e approfondiscono i dieci principi esperienziali su cui si fonda il Marchio di Qualità Esperienziale, garantendo così un approccio più strutturato e una visione olistica dell’interpretazione culturale.

4. Definizioni

Partiamo dalla definizione di “esperienza” già presentata in altri sedi:

Esperienza: Evento multisensoriale che attiva i sensi e stimola le emozioni (Ignazio Caloggero 2016 – 2025).

Esperienza CulturaleEvento multisensoriale che attiva i sensi, stimola le emozioni e che permette di approfondire la conoscenza di elementi legati all’identità culturale  (Ignazio Caloggero 2016 – 2025).

 Esperienza Interpretativa: Esperienza culturale, educativa, ermeneutica e sistemica che, attraverso il coinvolgimento sensoriale, emotivo e comunicativo integrato, mira a rivelare il significato più profondo delle cose, trasformando la comprensione in una connessione autentica con il patrimonio culturale. (Ignazio Caloggero 2025)

Nota: Ciò che distingue l’esperienza interpretativa dalle comuni esperienze sensoriali ed emozionali è il suo intento rivelatore, che si fonda su un processo ermeneutico, capace di condurre il partecipante al di là dell’apparenza per entrare in relazione con l’essenza e il valore simbolico e culturale del patrimonio.

Le dimensioni fondamentali dell’esperienza interpretativa

      • Coinvolgimento Sensoriale: L’esperienza interpretativa attiva i sensi in modo integrato e intenzionale, all’interno di un sistema coerente che comprende la dimensione tematica, l’armonia estetica e la partecipazione attiva. La stimolazione sensoriale non è fine a sé stessa, ma contribuisce alla costruzione di significato, rendendo l’esperienza più immersiva, viva e memorabile, e generando una comprensione profonda e duratura.
    •  
      • Coinvolgimento Emotivo: L’interpretazione mira a suscitare emozioni autentiche, evocare connessioni affettive e ricordi personali, e ad amplificare il senso di meraviglia. L’emozione diventa così veicolo di significato, in grado di rafforzare il legame tra il partecipante e il patrimonio, e di trasformare la conoscenza in esperienza vissuta.
    •  
      • Coinvolgimento Comunicativo: L’esperienza interpretativa si fonda su una comunicazione chiara, narrativa ed efficace, che non si limita a informare, ma interpreta e svela. Il linguaggio, i segni e i codici utilizzati sono costruiti per facilitare l’accesso al significato profondo del patrimonio e per generare connessione, comprensione e riflessione.

 Interazione Sinergica delle Dimensioni: È fondamentale sottolineare che coinvolgimento sensoriale, emotivo e comunicativo non operano in modo isolato, ma interagiscono tra loro in una dinamica sinergica, che potenzia l’efficacia rivelatrice dell’interpretazione. Questa sinergia contribuisce a generare un’esperienza trasformativa, in grado non solo di informare, ma di cambiare la percezione del patrimonio, rivelandone il significato più profondo e personale.

Si noterà che, mentre nelle esperienze comuni le dimensioni fondamentali sono prevalentemente quelle sensoriale ed emotiva, nella Heritage Interpretation assume un ruolo centrale anche il coinvolgimento comunicativo, elemento distintivo e determinante nel processo di rivelazione del significato.

5. Repertorio delle Attività e dei Servizi Interpretativi

Il percorso interpretativo, in relazione al tipo di Struttura organizzatrice, agli obiettivi definiti, al tema centrale e al coinvolgimento dei partecipanti, può includere una vasta gamma di attività e servizi. Di seguito è riportato un elenco strutturato in categorie principali. Il repertorio deve essere considerato non esaustivo è flessibile per adattarsi a nuove esigenze e contesti.

    1. Attività Interpretative

1.1 Eventi Espositivi e Ricostruttivi

        • Esposizioni museali ed ecomuseali
        • Esposizioni artistiche e visive
        • Ricostruzioni tematiche di ambienti

1.2 Attività Didattiche e Formative

        • Laboratori didattici 
        • Attività sul campo 
        • Corsi tematici brevi 
        • Laboratori interdisciplinari.

1.3 Attività Partecipative e Interattive

        • Partecipazione a processi produttivi o lavorativi 
        • Esperienze enogastronomiche 
        • Workshop esperienziali 

1.4 Visite Guidate e Passeggiate Interpretative

        • Visite ai luoghi di produzione 
        • Passeggiate tematiche 
        • Visite culturali 

1.5 Attività Ludiche e Ricreative

        • Giochi tradizionali 
        • Rievocazioni storiche
        • Spettacoli dal vivo 
        • Attività di animazione del territorio 

1.6 Attività di Narrazione e Storytelling

        • Spettacoli di narrazione 
        • Racconti performativi 
        • Passeggiate narrative 

1.7 Attività Digitali e Multimediali 

        • Realtà Aumentata e Virtuale 
        • Applicazioni Interattive 
        • Proiezioni e Installazioni Immersive 
        • Laboratori Virtuali e Accesso Remoto 

1.8  Attività di Coinvolgimento Comunitario

        • Incontri con esperti locali
        • Progetti partecipativi
        • Collaborazioni intergenerazionali
    1. Servizi Interpretativi

I servizi interpretativi comprendono tutte le attività necessarie per ideare, progettare e realizzare gli strumenti e i servizi di comunicazione che veicolano contenuti interpretativi senza la presenza fisica dell’interprete. Tra questi rientrano:

  • Cartellonistica e segnaletica
  • Mappe e pannelli illustrativi
  • Opuscoli, guide e volantini
  • Allestimenti espositivi e installazioni multimediali
  • Siti web, applicazioni mobili e percorsi digitali
  • Produzioni audiovisive e postazioni interattive

Tali servizi, detti di interpretazione mediata o non-personale, consentono di arricchire l’esperienza del visitatore attraverso contenuti visivi, sonori, digitali e multimediali.

 La classificazione proposta non va interpretata in senso rigido o esclusivo: una stessa esperienza interpretativa può rientrare contemporaneamente in più categorie, in base agli approcci adottati e agli elementi predominanti.

Per una descrizione dettagliata, si rimanda alla versione aggiornata del Repertorio.

6. Composizione dello schema generale

Lo schema è composto da 3 dimensioni della Qualità (Sensoriale, Emotiva e Comunicativa) e 18 Fattori di Qualità, corrispondenti ai Principi Interpretativi Applicabili

 Nota: I diciotto Principi dell’Interpretazione derivano da una rielaborazione critica e integrata operata da Ignazio Caloggero dei concetti sviluppati dai “padri” dell’interpretazione – Ralph Waldo Emerson, John Muir, Liberty Hyde Bailey, Enos A. Mills e Charles Matthias Goethe – e dei contributi teorici offerti da autori come Freeman Tilden, Donald R. Field, J. Alan Wagar, Sam Ham, Larry Beck, Ted T. Cable e John A. Veverka.

Di seguito un chiarimento sui diciotto principi. Per gli indicatori osservabili si vedano invece gli allegati.

Qualità Sensoriale

Nel contesto della Heritage Interpretation, la qualità sensoriale non si limita alla semplice stimolazione percettiva, ma assume un valore interpretativo, inserendosi in un sistema progettuale coerente, tematicamente orientato e ricco di significati simbolici. I sensi non sono attivati in modo isolato, ma diventano strumenti di rivelazione, capaci di tradurre in esperienza viva ciò che il patrimonio custodisce al di là delle apparenze.

Affinché l’attivazione sensoriale sia realmente significativa, essa deve essere armonizzata con la narrazione interpretativa, curata esteticamente, coerente con il tema e vissuta in modo diretto e partecipativo.
L’immersione sensoriale che ne deriva non è solamente corporea, ma anche mentale ed emotiva: il partecipante non si limita a percepire, ma è stimolato a ricordare, riflettere, connettersi, dando forma a un’esperienza che non si limita a trasmettere informazioni, ma veicola senso e genera connessioni autentiche.

In questa prospettiva, l’interpretazione attraverso i sensi si collega direttamente a diversi principi fondamentali dell’interpretazione, che concorrono a creare un’esperienza multisensoriale, immersiva e trasformativa:

        • P1. Approccio Multisensoriale: L’esperienza attiva in modo integrato più sensi (vista, udito, tatto, olfatto, gusto) per ampliare la percezione e potenziare il coinvolgimento?
        • P5. Partecipazione Diretta: L’esperienza coinvolge i partecipanti in attività esperienziali e concrete consentendo loro di utilizzare attivamente i sensi, rafforzando la presenza consapevole e favorendo il coinvolgimento?.
        • P7. Approccio Tematico: E’ presente un tema centrale chiaro e coerente che agisce come filo conduttore, orchestrando gli stimoli sensoriali in un’esperienza unitaria e significativa?
        • P8. Approccio Estetico; La cura estetica dell’ambiente – nella scelta di colori, forme, materiali, suoni e profumi – rafforza l’armonia sensoriale e contribuisce a creare ambienti evocativi capaci di intensificare l’interpretazione?
        • P10. Immersione: L’esperienza riesce a creare ambienti o situazioni capaci di avvolgere il partecipante, ridurre le distrazioni e generare una sensazione di piena presenza e coinvolgimento attraverso la sinergia dei sensi?

Qualità Emotiva

Nella Heritage Interpretation, la dimensione emotiva non rappresenta solo un arricchimento dell’esperienza, ma costituisce una leva essenziale per la rivelazione del significato. Non si tratta semplicemente di “piacere” o “intrattenere”, ma di attivare connessioni profonde e personali, capaci di generare stupore, empatia, senso di appartenenza e coinvolgimento autentico.

Un’esperienza interpretativa che riesce a toccare le corde emotive del partecipante si radica nella memoria, stimola una riflessione intima, favorisce l’identificazione con i valori del patrimonio e ne amplifica la comprensione. L’emozione, in questo contesto, non è un fine, ma un mezzo per accedere al cuore simbolico e culturale di ciò che si interpreta.

L’emozione agisce come un ponte invisibile che collega il patrimonio culturale alla sfera personale dei visitatori. Un’esperienza emotivamente coinvolgente permette ai partecipanti di stabilire connessioni profonde e durature, trasformando il patrimonio in una esperienza vissuta, significativa e memorabile.

Principali Principi Associati:

        • P2. Approccio Culturale: L’esperienza valorizza identità, valori, tradizioni o espressioni culturali, creando connessioni significative e stimolando empatia e rispetto?
        • P3. Unicità: L’esperienza interpretativa può essere considerata irripetibile, capace di lasciare un’impronta unica nella memoria emotiva dei partecipanti?
        • P4. Approccio Relazionale: L’esperienza favorisce relazioni autentiche tra partecipanti, interpreti e patrimonio rafforzando il coinvolgimento emotivo e la partecipazione attiva?
        • P6. Apprendimento Esperienziale: L’esperienza integra momenti di scoperta personale, stimola emozioni legate alla curiosità e alla crescita interiore?
        • P9. Intrattenimento: L’’esperienza include momenti ludici o di intrattenimento significativo potenzia il coinvolgimento emotivo, rendendo l’esperienza più piacevole, accessibile e partecipata?
        • P18. Connessione Emotiva: La passione autentica dell’interprete si riflette sull’esperienza dei visitatori, trasmettendo entusiasmo, amore per il patrimonio e alimentando una connessione emotiva sincera?

Qualità Comunicativa

La comunicazione è il mezzo attraverso cui i significati, spesso nascosti, del patrimonio culturale, vengono trasmessi e resi accessibili ai partecipanti. Una comunicazione interpretativa efficace non si limita a trasmettere informazioni, ma va oltre, stimolando la curiosità, incoraggia la riflessione e costruisce connessioni emotive.

Comunicare, in questo contesto, significa svelare: dare forma, attraverso le parole, le immagini, i suoni e i segni, a un significato che spesso è nascosto, implicito o sedimentato nel tempo. La qualità comunicativa, quindi, non si misura soltanto in termini di comprensibilità, ma soprattutto nella capacità di trasmettere il significato profondo del patrimonio, traducendolo in un linguaggio accessibile, coinvolgente e trasformativo.

Principali Principi Associati:

Principi Associati alla Comunicazione Interpretativa

        • P11. Rivelazione: La comunicazione interpretativa svela i significati nascosti del patrimonio, trasformando l’esperienza in una scoperta personale che arricchisce il visitatore?
        • P12. Provocazione: L’interpretazione stimola la curiosità attraverso domande, spunti riflessivi e narrazioni che spingano il partecipante a riflettere e a esplorare nuovi punti di vista?
        • P13. Approccio Sistemico: Ogni elemento dell’esperienza, dall’ambiente alla presentazione dei piatti, è   integrato in una narrazione coerente, creando un ecosistema comunicativo che valorizzi il legame tra patrimonio, partecipanti e contesto scenografico?
        • P14. Approccio su Misura: La comunicazione è calibrata sulle caratteristiche del pubblico, rispettandone esperienze, sensibilità e aspettative, per costruire un’esperienza intima e personalizzata?
        • P15. Approccio Creativo: E’ presente l’uso di tecniche narrative innovative, come storytelling esperienziale, teatralizzazione, elementi multimediali o interattivi, che rende l’interpretazione più coinvolgente, dinamica e memorabile?
        • P16. Interpretazione Fondata sui Fatti: La credibilità dell’esperienza interpretativa è garantita da informazioni accurate, verificate e contestualizzate, che supportano la narrazione senza appiattirla in un elenco di dati?
        • P17. Semplicità e Coerenza Comunicativa: Il linguaggio utilizzato è chiaro, accessibile e coerente con il tema individuato e con l’universo culturale che si intende evocare?

7. Attribuzione dei punteggi 

Per ciascun fattore di qualità (principio applicabile), è possibile attribuire un punteggio da 0 a 3 secondo la seguente scala valutativa:

0= Fattore valutato ampiamente negativo

1= Fattore valutato parzialmente negativo

2= Fattore valutato parzialmente positivo

3= Fattore valutato ampiamente positivo

Considerando i 18 fattori previsti, il punteggio massimo ottenibile è pari a 54 punti.

8. Strategie e Indicatori di Qualità

Per facilitare il processo di valutazione, per alcune categorie di esperienze, sono proposti indicatori osservabili (strategie) associabili a ciascun fattore di qualità.
L’adozione di tali indicatori non è da considerarsi prescrittiva né universalmente obbligatoria, ma rappresenta un supporto operativo e flessibile per progettisti e valutatori.

      • Contestualizzazione: Alcuni indicatori potrebbero non essere applicabili a tutte le esperienze interpretative, in quanto dipendenti dalla specifica tipologia, dalle scelte progettuali o dalle modalità di erogazione adottate.
      • Valenza qualitativa: La presenza e l’attivazione di un numero maggiore di indicatori può essere indicativa di un livello qualitativo superiore, poiché esprime una maggiore capacità dell’esperienza di generare impatti sensoriali, emotivi e comunicativi rilevanti.
      • Interconnessione tra i fattori: Alcuni indicatori possono contribuire simultaneamente alla valutazione di più fattori di qualità (principi interpretativi). Per questo motivo, alcuni di essi potrebbero essere riproposti in più sezioni, anche in forma leggermente diversa, per evidenziarne la trasversalità e l’influenza reciproca tra i principi.

Gli indicatori sono riportati in allegati specifici a queste Linee Guida, organizzati in base alla tipologia di esperienza considerata (es. Dinner Experience, Guest Experience, Event Experience, ecc.). In ciascun allegato, oltre agli indicatori, saranno riproposti i principi esperienziali pertinenti alla tipologia trattata, formulati come fattori di qualità.

Per gli indicatori si vedano le Linee Guida settoriali, raggiungibili cliccando nelle schede in basso a questa pagina.

 Importante: Questo non è un sistema rigido o standardizzato di punteggi, ma uno strumento flessibile e orientato al miglioramento continuo,

9. Livelli di Interpretazione

I Livelli Esperienziali rappresentano una scala qualitativa crescente basata sul grado di applicazione dei diciotto principi interpretativi. Ogni livello riflette l’intensità del coinvolgimento sensoriale, emotivo e comunicativo.

      • Interpretazione semplice (primo livello): L’interpretazione semplice si basa sull’integrazione dei principi di Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Rivelazione, Provocazione, Approccio sistemico e Interpretazione basata sui fatti. (Principi 1, 2, 3, 11, 12, 13 e 16). Questo livello fornisce un’introduzione all’interpretazione del patrimonio culturale. Si concentra sull’essenziale ed è una forma di interpretazione diretta.
      • Interpretazione autentica (secondo livello): L’interpretazione autentica si basa sull’integrazione dei principi di Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Rivelazione, Provocazione, Approccio sistemico e Interpretazione basata sui fatti. (Principi 1, 2, 3, 4, 5, 7, 11, 12, 13 e 16). Questo livello va oltre il semplice, incorporando una maggiore interazione e partecipazione da parte del visitatore. Questo tipo di interpretazione è ideale per visitatori che cercano un’esperienza più profonda.
      • Interpretazione piena (terzo livello): L’interpretazione autentica si basa sull’integrazione di tutti i principi:  Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale, Approccio Tematico, Approccio Estetico, Intrattenimento, Immersione, Rivelazione, Provocazione, Approccio sistemico, Approccio su Misura, Approccio creativo, Interpretazione basata sui fatti, Semplicità e coerenza comunicativa e connessione emotiva. (Principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18). Questo è il livello più avanzato e completo di interpretazione. Questo livello è ideale per visitatori alla ricerca di un’esperienza interpretativa davvero unica e indimenticabile.

10. Scelta tra Linee Guida per la Valutazione della Qualità Esperienziale e Interpretativa

Le presenti Linee Guida per la Valutazione della Qualità Interpretativa sono consigliate per le esperienze interpretative concepite con l’obiettivo di educare, informare e promuovere una comprensione autentica, profonda e contestualizzata del patrimonio culturale, ponendo al centro contenuti, significati e connessioni interpretative.

Al contrario, quando l’esperienza assume un carattere prevalentemente commerciale, e gli elementi culturali sono utilizzati principalmente come sfondo tematico o scenografico, è preferibile adottare le Linee Guida per la Valutazione della Qualità Esperienziale, a cui si rimanda per maggiori dettagli.

11. Note metodologiche

Riflessione sul concetto di qualità complessiva nei percorsi esperienziali

È fondamentale sottolineare che la qualità complessiva di un percorso interpretativo  non può essere ridotta esclusivamente agli aspetti direttamente legati all’esperienza vissuta dai partecipanti o alle caratteristiche del percorso in senso stretto. La qualità totale è piuttosto il risultato di un sistema complesso e interconnesso, che comprende una pluralità di fattori, ciascuno dei quali contribuisce alla costruzione di un’esperienza interpretativa autentica, significativa e trasformativa. Tra i principali elementi strutturali da considerare si segnalano:

      • Il contesto organizzativo e gestionale dell’ente promotore o dell’istituzione ospitante;
      • La qualità della progettazione e pianificazione del percorso alla scelta dei metodi e strumenti di comunicazione;
      • Le attività di valutazione, raccolta dei feedback e miglioramento continuo, attivate prima, durante e dopo l’esperienza di visita o di partecipazione.

Lo strumento valutativo proposto in queste Linee Guida si concentra in maniera mirata su tre dimensioni qualitative interne all’esperienza fruitiva, con particolare attenzione ai fattori di qualità sensoriale, emotiva e comunicativa.

Esistono ulteriori dimensioni qualitative, ampiamente riconosciute nei modelli di quality management che non vengono approfondite in queste linee guida, se non in forma indiretta:

      • Qualità Tecnica: competenza professionale, affidabilità, sicurezza, adeguatezza delle infrastrutture e delle attrezzature;
      • Qualità Relazionale: accoglienza, empatia, cortesia, qualità della comunicazione tra operatori e visitatori;
      • Qualità Organizzativa: flessibilità, trasparenza, tempestività operativa, continuità nei servizi, accessibilità, capacità di pianificazione e miglioramento continuo;
      • Qualità Sociale: equità, inclusione, motivazione, accessibilità legata ai bisogni specifici, sostenibilità sociale e ambientale.

Tali componenti della Qualità sono trattati in altri studi e Linee Guida

Allegati
Linee Guida Settoriali 

Per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo ecco una serie di percorsi formativi gratuiti e pubblicazioni settoriali 

Formazione gratuita  

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Libri scaricabili online o acquistabili su Amazon 

Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it

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